Politica e raccomandazioni, capitolo N

Ieri, in una conferenza stampa, i consiglieri regionali del PDL hanno denunciato presunti favoritismi della sinistra lucana, con particolare riferimento all’IDV, nelle assunzioni fatte per alcuni contratti a tempo determinato. Pure essendo stati richiesti profili ad hoc ad agenzie interinali, casualmente, i profili segnalati hanno portato all’assunzione di persone molto vicine a importanti esponenti della politica lucana.

In allegato ci sono gli articoli del Quotidiano e della Nuova.

Tra i vari “fortunati” c’è anche il nostro compaesano Cosimo Franco, neo assessore alla formazione del comune di Montescaglioso, che – ho scoperto oggi – sarebbe stato l’autista dell’assessore Mastrosimone, prima di essere assunto in un ‘ufficio collegato all’assessorato della Mastrosimone stessa, e di essere indicato – in quota IDV – come assessore del nostro comune.

Questa è la politica lucana. Sono sempre più schifato.
In un paese normale domani stesso ci sarebbero tutti i partiti di maggioranza e opposizione, tutti gli esponenti locali, le persone coinvolte a discutere di questi argomenti, a dire la loro e a cercare di far vedere la questione sotto vari punti di vista. Ci sarebbe insomma una discussione politica, magari con ammissioni di colpa, magari con retromarce di qualcuno in caso di accuse sbagliate. Niente di tutto questo accadrà.

Non ha più senso parlare di queste cose con le istituzioni o i rappresentanti dei partiti tradizionali. Sappiamo tutti come andrebbe a finire: appelli nel vuoto! Ammesso e concesso che si riuscisse a coinvolgere qualcuno in queste discussioni portandoli fuori dalle sezioni dove se la cantano e se la suonano, negherebbero anche l’evidenza parlando in politichese stretto. Noi saremmo semplicemente gli antipolitici, quelli che non sono mai contenti, ecc. Allora mi viene solo da dire: basta chiacchiere!

Faccio quindi un appello a tutti quelli che, come me, pensano che la Basilicata e anche Montescaglioso sono malati terminali. Uniamoci e facciamo qualcosa senza più aspettare nessuno. Vediamoci questa estate e creiamo qualcosa di alternativo!


Commenti da Facebook

9 Commenti

  1. SpigaVacand

    “Purtroppo anche nella vita dei Partiti molto spesso e’ difficile individuare, prevenire, tagliare aree infette sia per la impossibilita’ oggettiva di un controllo adeguato, sia talvolta, per l’esistenza ed il prevalere di logiche perverse. E cosi’ all’ombra di un finanziamento irregolare ai Partiti e, ripeto, al sistema politico, fioriscono e si intrecciano casi di corruzione e di concussione, che come tali vanno definiti trattati provati e giudicati. E tuttavia, d’altra parte, cio’ che bisogna dire, e che tutti sanno del resto, e’ che buona parte del finanziamento politico e’ irregolare od illegale. I Partiti specie quelli che contano su apparati grandi, medi o piccoli, giornali, attivita’ propagandistiche, promozionali e associative, e con essi molte e varie strutture politiche e operative, hanno ricorso e ricorrono all’uso di risorse aggiuntive in forma irregolare od illegale. Se gran parte di questa materia deve essere considerata materia puramente criminale allora gran parte del sistema sarebbe un sistema criminale. Non credo che ci sia nessuno in quest’aula, responsabile politico di organizzazioni importanti che possa alzarsi e pronunciare un giuramento in senso contrario a quanto affermo: presto o tardi i fatti si incaricherebbero di dichiararlo spergiuro”.

    – tratto dall’ultimo discorso di Bettino Craxi alla camera dei deputati nel 1992 –

    Prendo esempio dall’ultimo tratto del discorso succitato;  credo che nessun consigliere regionale tra coloro che hanno indetto quella conferenza stampa e denunciato i favoritismi possa giurare di non aver mai favorito, raccomandato o come si suol dire oggi, segnalato qualche amico, amico di amici o parente nella propria carriera politica !

    Detto questo, possiamo incontrarci, confrontarci, organizzarci ma senza farci strumentalizzare da chi alla fine parla e sparla ma sotto sotto fa parte del SISTEMA

    1. ciffo

      Hai fatto bene a marcare questo concetto. Non credo che nessuno dei partiti tradizionali possa vantare una patente di “pulizia”. Lo abbiamo visto anche a Monte quando era governato dal PDL che amici e parenti vengono sempre prima degli altri. Onestamente vedo molto remota la possibilità che ci possano strumentalizzare.

      Il “sono tutti uguali” però non mi piace. In ogni partito – anche quelli tradizionali – credo ci siano tante persone intelligenti e responsabili capaci di autocritica che andrebbero coinvolte. A piccoli passi si potrebbero ottenere tanti risultati.

  2. yuri

    Ciao…

    Sarà retorico dire che “lo sapevo” e come me tanti altri:si sapeva del ruolo svolto dal nostro neo-assessore,si sapeva di una candidatura fatta solo in termini opportunistici (anche perchè in quota IDV era candidato anche Piero Ditano,che ha più esperienza e non era la sua prima volta da candidato).I risultati elettorali però dicono che il neo-assessore ha preso 176 voti(più o meno) e quindi bisogna capire quanti di questi voti siano stati dati in buona fede e/o in mala fede.

    Adesso bisogna vedere cosa verrà fuori nei prossimi giorni e come si comporterà la persona interessata,se sarà coinvolta direttamente nella faccenda.

    Il rammarico mio,e penso di tanta altra gente che come me vive lontano dal paese,è quello di non poter tornare,dopo anni passati via a studiare e lavorare,perchè non ci sono possibilità nella nostra regione;chi resta e non emigra invece,in molti casi,non si preoccupa di meritarsi un lavoro,ma preferisce sottomettersi al potente di turno,perchè in fin dei conti il merito non si acquista leggendo libri o facendo attività politica dalla base.

    Ciao…

     

    1. giusi

      Attualmente quello che conta non è la cultura, o l’essere in gamba, ma saper “leccare” il fondoschiena di qualcuno importante che ci sistemi nella v ita.Ecco perchè in Italia va tutto male; le persone che contano vengono messe da parte e vanno avanti gli ignoranti, che avranno anche una laurea, ma conquistata come? E noi poveri illusi a sperare di conquistare un posto di lavoro lealmente.

  3. piovasco

    Mi piace giocare d’azzardo.

    Punto un euro sulla eventualità che entro un anno viene bandito un concorso per soli interni e i nostri fortunati vengono assunti a tempo indeterminato.

    Quanti dipendenti di questo rango continuamo a mantenere nei vari uffici regionali e provinciali?

    Non esiste più neanche la vergogna.

  4. edwards

    Cari compaesani qui abbiamo a che fare con gente che invece di pensare a cosa fare e non fare x Monte pensa a come portarsi a casa le panchine che sono state appena tolte dalla piazza…cosa c’è di peggio???

  5. Minnie61

    Ci sono quelli che hanno i favoritismi nella regione Basilica … e ci sono quelli che sistema la Propria famiglia e loro stessi nella vicina ….Puglia.

    Prima di parlare dovrebbero farsi un profondo esame di coscienza. 

    Per quanto riguarda la regione Basilicata avrei piacere se mi spiegassero quali meriti e quali competenze per le nomine in commissione regione,

    in special modo per la commissione Pari – Opportunità ?   Buone Vacanze

  6. Jacobsen

    Ragazzi,

    queste notizie fanno cadere sempre le braccia. Anche se ne abbiamo sentite in passato di tutti i colori sembra che al peggio non ci sia fine.

    Pensavo…Ma il buon Tonino Di Pietro, che in TV si patte il petto contro il regime Berlusconiano, lo saprà come si comporta localmente l’Italia dei “Valori”?

    Ah Tonìì..ma che c’azzecca?? Forse i voti non hanno odore…Tonì???

    Comunque se in Estate si organizza un incontro dò la mia disponibiltà (dopo il mare e la controra si intende Cool). Più siamo meglio stiamo

    A presto

     

    1. RAVILO

      BASILICATA: ASSUNTI IN REGIONE UN EX ASSESSORE IDV, IL NIPOTE DI BELISARIO E L’AUTISTA DELLA MASTROSIMONE, ASSESSORE DIPIETRISTA ALLA FORMAZIONE. ECCO IL VERO VOLTO DELL’IDV. A ROMA SI INDIGNA PER I PRIVILEGI DELLA CASTA, POI A POTENZA, COME A BOLOGNA, O COME IN QUALUNQUE ALTRA CITTA’ D’ITALIA, AL RIPARO DA SGUARDI INDISCRETI, PROSEGUE NELLA SUA POLITICA CLIENTELARE E FAMILISTA. ASSUNTA ANCHE UN EX DEPUTATA DI PRC. Don Felice Belisario, l’intramontabile leader dell’Idv lucano, trova anche il coraggio di parlare di questione morale in Basilicata, accusando il Pd di avere scheletri nell’armadio che lui naturalmente non ha. E attacca il partito alleato accusandolo di voler escludere i dipietristi dalla spartizione di poltrone per paura della loro severa vigilanza etica. Nel frattempo su temi come la sanità i tre consiglieri regionali dell’Idv hanno tre posizioni diverse…. Share “In Regione gli amici di Idv”, titola il Quotidiano della Basilicata. “Negli elenchi anche l’autista di Mastrosimone e un nipote di Belisario”. La vicenda coinvolge un ex assessore provinciale Idv e riguarda l’assunzione, probabilmente a tempo determinato, negli uffici regionali attraverso una chiamata diretta e su segnalazione di agenzie interinali, di alcuni personaggi noti, tra cui spiccano Angela Lombardi (ex deputata del Prc), Antonio Vitucci, ex assessore provinciale Idv, Domenico Telesca, nipote acquisito per parte di moglie del Senatore Belisario, e Cosimo Franco, autista dell’assessore Idv Rosa Mastrosimone. A dare asilo a cotanti professionisti è, guarda caso, il dipartimento alla Formazione, quello che dopo una roboante telefonata di Tonino Di Pietro al Governatore De Filippo, fu assegnato proprio alla ex mastelliana Mastrosimone che, non essendo stata eletta consigliere, sarebbe rimasta al palo. E dire che solo pochi giorni fa, nel giorno del suo sessantaduesimo compleanno, in una sconcertante intervista al Quotidiano, don Felice discettava di scheletri e di armadi, dilettandosi, travestito da ghostbuster con il suo passatempo preferito, quello cioè di attaccare gli alleati per creare clima di sospetto e di ricatto: “…i lucani non si accontentano più, la politica non riesce a dar risposte –sentenziava il senatore – …lo sguardo della politica lucana tutta è molto corto. Poi la questione morale da noi è tutta in piedi. C’è una contiguità tra politica e affari…. Io non ho scheletri nell’armadio e posso parlare”. E ancora, riferendosi al motivo del tentativo del Pd di escludere Idv da certe spartizioni, Belisario tuonava: “E’ una pregiudiziale preconcetta sulla nostra vigilanza etica…Noi dei partiti dobbiamo fare un passo indietro. Bisogna coinvolgere la gran parte della società lucana… Non possiamo essere partiti zombie… E non mi accusi di antipolitica perché la mia posizione è esattamente opposta. E’ la posizione di chi si propone di governare l’Italia in modo diverso”. E per la verità in modo diverso (diverso dalla coerenza che il Toninismo d.o.c. continua a voler spacciare come propria qualità etica e politica), almeno in Basilicata i dipietristi stanno governando. Cosa c’è di più diverso, infatti, dei tre punti di vista differenti espressi nel gruppo consiliare regionale dell’Idv in merito all’ambita nomina alla direzione generale del San Carlo, il più grande ospedale della Basilicata? Don Felice ha “non” spiegato: “Forse nel gruppo la comunicazione non è molto concertata. Ma a ben vedere le posizioni sono legittime. Mazzeo Cicchetti è presidente dell’Ordine dei medici di Potenza. Porta il punto di vista di una categoria mortificata dalla scelta e dalle numerose bocciature ricevute. Autilio ha difeso la scelta della giunta e Benedetto ha assunto una sua posizione attendista”. Ben detto, Senatore! Le posizioni sono legittime per chi non ha altro ideale che un antiberlusconismo di facciata, altro fine che la sopravvivenza del proprio pseudo partito, altro richiamo che la spregiudicata trombetta da suonare cavalcando ogni cavallo. “Da sempre, in politica, patrocinare la causa del povero è stato il mezzo più sicuro per arricchirsi”- scriveva Nicolás Dávila che forse presagiva la tattica populista della ditta Di Pietro. Ma Belisario appare ancora più raffinato; c’è chi vocifera, infatti, che il suo attacco sconsiderato al Governatore De Filippo (“non è l’uomo più stimato della nostra regione, tanto meno il più amato”) sia finalizzato a far fuori proprio la Mastrosimone, in omaggio alla sua tecnica consolidata di servirsi prima di discussi portatori di voti ed eliminarli non appena questi mettono a rischio la propria posizione di nominato privo di consensi elettorali. L’elenco lungo delle “vittime” di don Felice questa volta ce lo risparmiamo; anzi esprimiamo solidarietà alla Mastrosimone della quale continuiamo a non condividere nulla, ma proprio nulla, ma oltre il nulla. Tuttavia siamo costretti ad ammettere che persino inciucisti, intrallazzisti, squinternati e trasformisti hanno una dignità maggiore di certi peregrini acchiappafantasmi a corrente alternata.

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