La Cavalcata del Borbone

La Cavalcata del Borbone.

Corteo storico e rievocazione in costume storico dell’arrivo a Montescaglioso nel 1735 di Carlo di Borbone, Re di Napoli e di Sicilia.

Manifesto edizione 2003.  Manifesto edizione 2004.   Manifesto edizione 2008 Pubblicazione illustrativa.

 

PROSSIMA EDIZIONE: 9 agosto 2015.

INFO 334.8360098


L’idea-progetto.

Alcune ricerche effettuate negli archivi di Stato di Napoli e Matera, hanno permesso di rintracciare il resoconto del soggiorno Carlo di Borbone a Montescaglioso nel 1735. I documenti raccontano con dovizia di particolari l’arrivo, il soggiorno e la partenza del Re. E’ possibile conoscere addirittura cosa il giovane monarca mangiò in alcune delle cene offerte dai monaci. Utilizzando i documenti rintracciati ed  i risultati di altre ricerche, il CEA ha progettato per il Comune di Montescaglioso un evento che ricostruisce il soggiorno del Re. La prima edizione è stata organizzata nell’anno 2000. Successivamente la complessità dell’evento ha reso necessaria la creazione di una associazione “ La Cavalcata del Borbone “, espressamente dedicata all’organizzazione dell’evento. Nel frattempo la manifestazione si é sviluppata fino a diventare uno dei principali eventi proposti da Montescaglioso.

La storia.

Nel 1735 Juan Carlos di Borbone, infante di Spagna, figlio secondogenito di Filippo V di Borbone Re di Spagna e di Elisabetta Farnese, Duchessa di Parma, conquista il Regno di Napoli e porta il paese all’indipendenza dopo due secoli di dominio spagnolo ed austriaco. Qualche mese dopo l’insediamento a Napoli, il Re inizia un lungo viaggio verso la Sicilia ove cingerà anche la Corona dell’isola riunificando, il Meridione, come al tempo dei Normanni e degli Svevi, in un unico stato.

Nel percorso verso la Sicilia, Carlo attraversa la Campania e la Puglia, sosta ad Altamura e giunge a Montescaglioso ove, ospite per tre giorni nell’Abbazia di S. Michele, festeggia il suo diciannovesimo compleanno. 

 

Carlo di Borbone.  Insegne borboniche su C. Repubblica. Il Re a cavallo lungo C. Repubblica. La corte del Re nel chiostro dell'abbazia. Il corteo reale nella chiesa di S. Angelo.

 

Il corteo.

Il corteo storico rievoca, con le necessarie modifiche giustificate dall’ambientazione nei nostri tempi, le vicende di quel lontano evento riproponendo figure ed accadimenti così come raccontate dai documenti riemersi dall’archivio dell’Abbazia benedettina di S. Michele Arcangelo di Montescaglioso.

L’evento prevede la sfilata un lungo corteo formato dai nobili, i monaci benedettini ed il popolo di Montescaglioso che accolgono il Re e la Corte seguiti da reparti dell’esercito spagnolo.

La formazione del corteo.

Apre il corteo un gruppo di teatranti di strada, mangiafuoco e trampolieri che precede i popolani ed i borghesi di Montescaglioso con i doni che porgeranno al Re in segno di benvenuto. Vestono gli abiti dei mestieri dell’epoca: l’oste, il formaggiaio, le lavandaie,  il fortunello o venditore delle carte della fortuna, la scrivana.

Segue, vestito di broccato  e con in mano il bastone del comando, il Magnifico Don Giovanni Battista Andriulli, Sindaco della Università di Montescaglioso che porta l’omaggio dell’intera comunità di Montescaglioso e consegna al Re le chiavi della cittadina. Il Sindaco è seguito da rappresentati delle famiglie nobili di Montescaglioso tra cui Salinari, Giagni, Selvaggi,

Subito dopo sfila un gruppo di monaci benedettini guidato dal priore Don Placido Caparelli, Cancelleriere dell’Ordine Cassinese sotto la Regola di S. Benedetto, dal padre cellerario Don Giovanni Venusio da Matera e dal vicario Don Michele Leone da Montescaglioso.

L’omaggio della comunità benedettina femminile della SS. Concezione è portato dalla Reverendissima Madre Badessa, Donna Emilia Cattaneo della nobile famiglia dei Marchesi di Montescaglioso. Questa è rappresentata da Don Antonio Cattaneo e Donna Lavinia Cattaneo figli del Marchese di Montescaglioso. Seguono Donna Adriana Cattaneo e Donna Giovanna Cattaneo, patrizie genovesi e sorelle del Marchese di Montescaglioso. Infine, l’illustrissimo Don Camillo Cattaneo, patrizio genovese, Marchese di Montescaglioso e la consorte, la Marchesa Donna Paola Cattaneo.

 

Precedono e scortano  il Re come guardia personale, drappelli di dragoni , del Real Esercito di Sua Maestà Imperiale Filippo V di Spagna che aveva conquistato Napoli ed il Regno al comando del Duca di Montemar, sconfiggendo definitivamente gli Austriaci nella battaglia di Bitonto il 26 maggio del 1734. Il passo di marcia dei reparti è scandito da tamburi e gaite. Alla testa del corpo di guardia, con divisa rossa e bianca, marcia Don Lelio Carafa, della nobile famiglia italiana dei Carafa di Maddaloni, Comandante della guardia personale del Re. Segue il reparto di dragoni del glorioso “ Reggimento di Sicilia “, detto  “ El valoroso “ del Real Esercito spagnolo.  Fondato nel 1556 ha partecipato alla difesa di Malta nel 1565 dall’assedio turco.  Di seguito il glorioso reparto “ Tercio Viejo de la Armada del Mar Oceano de Infanteria Napoletana “  che nel 1571 aveva partecipato alla vittoriosa battaglia di Lepanto, contro i Turchi. Accompagnano il Monarca il confessore del Re e Cappellano Maggiore, il patriarca Galiani, ed il Conte spagnolo Don Emanuel Benavides di Santo Stefano rappresentante personale a Napoli di Re Filippo V di Spagna e della Regina Elisabetta Farnese ed i Principi Corsini ed Acciajoli a cavallo.

Evento organizzato da: Associazione ” La Cavalcata del Borbone “. Collaborano: CEA Montescaglioso; CooperAttiva; Comune di Montescaglioso; Parco Murgia Materana.

Testo: Francesco Caputo (CEA Montescaglioso). Foto: F. Caputo, Giuseppe Ditaranto (fotografo). Grafica dei manifesti: Mauro Bubbico.

Testi e foto liberi da copyright: si prega di citare la fonte.

 


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