Anteprima: Abbazia S.Michele Arcangelo

E’ ormai di dominio pubblico il fatto che il cuore storico di Montescaglioso, ovvero l’abbazia S. Michele Arcangelo, è chiusa al pubblico.

Molti di voi si chiederanno cosa sta succedendo lì dentro, come sarà l’ennesima opera che cambierà (o no?) il volto della nostra amata e illustre, anziana signora. Bene, dobbiamo ringraziare il Responsabile dei lavori, il Geom. Donato Cifrese, che ci ha permesso di poter prendere visione, in anteprima, di quelli che sono i lavori in corso! Consideriamoci privilegiati…

Voglio descrivervi un pò quali sono state le mie sensazioni mettendovi piede, ed ecco, spalancato il pesante portone che sembra volerla proteggere dallo scorrere del tempo, apparirmi uno scenario emozionante, le impalcature, gli attrezzi, gli operai, i materiali e tutto il resto, passano subito in secondo piano, ciò anche un occhio inesperto come il mio nota, è la maestosità della luce rimbalzare contro le arcate luminose, i fregi ricostruiti, le colonne restaurate, il cemento che la violentava sparita, i segni delle vecchie finestre sono lì a testimoniare le mutazioni che ha ricevuto nei secoli…

Parlando con il direttore tecnico di cantiere, il disponibilissimo Donato, vengo a conoscenza di molti dettagli tecnici, a cominciare dal Cocciopesto e dalle malte prettamente idrauliche, che adesso ricoprono le pareti! Il materiale che l’ha tenuta in piedi per tutti quei secoli, e che è stato applicato al posto del cemento, è frutto di un duro lavoro, che ha impegnato Donato per mesi, spingendolo a mandare campioni dei vecchi materiali in laboratori di ricerca per poter comprendere come muoversi di fronte a tanta storia, e come poter restare il più coerente possibile con il restauro conservativo. (Solo più tardi mi confiderà che in questo progetto, lui, ci ha messo il cuore, da montese purosangue)

E ancora, camminando nel primo chiostro, noto subito l’assenza del prato, e meraviglia, sotto di essa si celava una mattonata, costruita, m’illustra Donato, per impermeabilizzare le sottostanti cisterne. L’acquasantiera, ancora in corso di completamento sembra prendere vita nella roccia, un minuzioso restauro frutto del lavoro dei bravissimi restauratori.

Passo al secondo chiostro, e subito, qualcosa non mi quadra, niente paura, sono i barbacani, quelle tre gigantesche “colonne” che ricoprivano gli archi, costruite per supportare il peso dei secoli, adesso sono state, ridimensionate, tagliata la parte superiore è possibile ammirare la maestria di tanti anni di duro lavoro negli splendidi archi.Il cornicione prende vita, minuziose stuccature gli conferiscono quell’aurea immortale…

Passeggiando, capisco sempre di più che ho di fronte una persona competente e che ama il suo mestiere, ma soprattutto riconosce nell’ Abbazia la coscienza storica di Montescaglioso! La sacralità dei gesti con cui si avvicina, tocca, e mi mostra le delizie architettoniche, anche le più minuziose, la dice lunga su ciò che rappresenta per lui!

Le foto, rendono in minima parte l’idea di ciò che sarà quando rimuoveranno i soppalchi, le impalcature, gli attrezzi.

Giriamo per le stanze del piano terra, la differenza ti colpisce, le volte, sono state ritirate fuori, a vista, incoerenti pareti di tufo sono state abbattute, e tirano fuori una parte di un caminetto semicoperto, e meraviglia, in una di queste stanze, scavando, è emersa la parte più antica di monte, il cuore da dove è partito tutto!

Il bello del lavoro realizzato, è che hanno permesso la lettura materica, ai profani, la lettura dei materiali necessaria a capire i mutamenti che le strutture hanno avuto nel tempo, una chicca per gli esperti, e qui sono andati i complimenti della sovrintendenza ai beni culturali, a Donato e alla socetà presso cui lavora.

Inebriato, sfinito, estasiato, ma ancora curioso, chiedo di andare al piano di sopra, il luogo dove la ditta presso cui lavora Cifrese, la Costruzioni S.r.l., non interviene… e bene si, il resto è ancora calce e cemento gettato decenni fà a “preservare”… il primo piano, i sotterranei (immensi) e il tetto, sono lasciati all’usura del tempo… allora gli chiedo: “quando sarà compiuta?”

tristemente Donato scuote il capo… il compito affidatomi si ferma qui, putroppo!

A giorni ci saranno le prove lumino-tecniche, i lavori sono al 70% circa, ma la stragrande maggioranza della struttura è inaccessibile, in futuro spero di poter pubblicare qualche altra fotografia, nella versione notturna magari.

Nel frattempo, ci chiediamo, quanto tempo ancora dobbiamo aspettare, ora come mai prima, nella storia, monte ha bisogno di un identità, nonostante il benessere che ci ha toccati, la gente continua ad andare via, abbiamo bisogno di un senso comune! Oggi, la nostra società, non fà altro che produrre senso, ogni istante, nelle pubblicità, nei film, nei prodotti, compriamo il senso superficiale delle cose, quando invece avremmo bisogno, di un ben più profondo e radicato senso storico comune…

Andando via, Donato, mi diceva: << ma immagina, qui, per secoli, i nostri avi, venivano a comprare tutto ciò che gli serviva, le menti si formavano qui, la cultura era qui, il centro del nostro micromondo era qui, in quanti lo conosciamo? e in quanti lo conosceranno? >>

Ringrazio Donato Cifrese (in fotografia con lomfra)

a nome di tutta Montescalioso.net per la disponibilità, la gentilezza e soprattutto la pazienza con cui ci ha portato a conoscenza della realizzazione dell’intevento. Grazie.


Commenti da Facebook

5 Commenti

  1. ciffo

    Bell’articolo. Ho avuto la sensazione di essere lì con te e Donato (grazie anche a lui!). Ma ho capito bene? In una stanza hanno trovato qualcosa? In che senso? Resti archeologici più antichi dell’abbazia stessa?
     
    LomFra hai anche notizie della ditta appaltatrice? Ha già fatto lavori del genere? I bravi restauratori di cui parli che curriculum hanno?

    1. LomFra

      se hanno esperienza???

      Palazzo Barberini a Roma ti dice niente???

       

      e in più Donato segue vari cantieri in italia… tra cui un palazzo settecentesco a Vibo Valentia di cui ho anche qualke testimonianza fotografica…  

      ho detto tutto… la ditta è la Costruzioni s.r.l. Di altamura

       

      Cmq la stanza è la seconda sul lato sinistro quando entri… ho una foto ma si vede solo un soppalco e sotto di esso resti molto antichi ma poco chiari… cmq la cosa la segue la sovrintendenza a quanto ho capito…

       

       Ramingo errante

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