Che cosa è la REDUS

REGIONE BASILICATA: IL SISTEMA REGIONALE REDUS (RETE DI EDUCAZIONE ALLA SOSTENIBILITÀ

Dall’educazione ambientale all’educazione alla sostenibilità

L’educazione ambientale ha trasformato in questi anni il suo approccio preminentemente conservazionista, scientifico, naturalista, in una visione sistemica delle relazioni uomo – ambiente, affermando il limite dell’azione educativa estesa solo alle scuole  e ribadendo la necessità di estendere l’educazione ambientale ai contesti informali, all’extrascuola, all’educazione agli adulti, e di coniugarla con il concetto di sostenibilità.

 

Grancia di Brindisi (2206): bandiera verde alle scuole lucane. Fiera dei Parchi (TO): i CEA lucani. 

 

Il percorso nazionale

In Italia, in seguito all’Accordo di Programma, nel 2001, con il Ministero dell’Ambiente si sono rapidamente sviluppati organizzazioni reticolari, presenti in modo diffuso e capillare sui territori regionali. In tale prospettiva nasce il Centro Regionale di Coordinamento del Sistema REDUS (Rete Educazione alla Sostenibilità), come evoluzione del Sistema Nazionale  InF.E.A. L’obiettivo è quello di costruire un Sistema Nazionale per l’educazione alla sostenibilità, che “trasformi le educazioni ambientali che si sono realizzate in Italia in una rete per l’educazione alla sostenibilità”.

Il Sistema Regionale REDUS

Con D.G.R. n. 489 del 03/04/2006 è stato approvato il “Disciplinare per la definizione e l’attuazione del Sistema Regionale REDUS (Rete per l’Educazione alla Sostenibilità)”. Il disciplinare costituisce un insieme di principi e di regole da seguire al fine di ottenere l’accreditamento e la certificazione, da parte di soggetti, definiti come nodi della REDUS, mediante l’applicazione del Sistema di Indicatori di Qualità della Regione Basilicata (SIQUAB), approvato con D.G.R. n. 223 del 21/02/2006. La REDUS è articolata in un Centro Regionale di Coordinamento ed una serie di nodi, distribuiti sul territorio, costituiti da Centri di Educazione Ambientale per la Sostenibilità (C.E.A.S.), Osservatori Ambientali per la Sostenibilità (O.A.S.), Centri di Educazione Ambientale (C.E.A). Il Centro Regionale di Coordinamento predispone programmi; propone progettualità e partnership interregionali ed internazionali;  definisce l’accreditamento dei nodi alla Rete, valuta azioni, iniziative e progetti educativi, formativi, informativi,, per la concessione di finanziamenti; cura la comunicazione ed i rapporti con l’esterno; coordina, promuove ed alimenta il lavoro della Rete.

I Centri di Educazione Ambientale per la Sostenibilità (C.E.A.S.) operano con funzioni relative alla proposta educativa ed alla progettazione territoriale. Pertanto costruiscono processi di partecipazione alla pianificazione e gestione del territorio, coinvolgendo e sensibilizzando amministratori, portatori di interessi e cittadini per una modifica dei modelli e delle strategie di governo del territorio e di comportamenti e stili di vita, in una visione di sostenibilità. Gli Osservatori Ambientali per la Sostenibilità (O.A.S.) alimentano il confronto, le relazioni, le interazioni, la condivisione, la ricerca; verificano e documentano le modifiche dei comportamenti sul territorio, in direzione della sostenibilità.I Centri di Educazione Ambientale operano all’interno delle funzioni educative. Sono impegnati principalmente in attività progettuali e didattiche ambientali, culturali, per la sostenibilità. Curano  l’offerta educativa e formativa sul campo, rivolta alle scuole, alle famiglie, alle associazioni, ai cittadini.  

Testo: Paolo Baffari (Coordinatore regionale REDUS).


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