Il numero 7 – appunti di numerologia

Ciao montenettiani!

Come intermezzo alle immancabili discussioni politiche e alle lezioni di grammatica mi permetto di riportare un mio elaborato di argomento numerologico, in particolare sul numero 7.

Come qualcuno forse ricorda, mi interesso da anni di tematiche esoteriche e mistiche e ogni tanto vi diletto con le mie fantasticherie 😀

Magari qualcuno si incuriosice e ha voglia di approfondire, in tal caso avrò raggiunto il mio scopo 🙂

Ma andiamo al sodo!

Il Numero è un essere del piano spirituale, un Idea-Forza che svolge il ruolo di Intermediario tra i piani invisibili e il piano visibile. La sua essenza è circondata dalla Cifra, il suo ‘abito’, che riveste un’importanza relativa.

Tutti i numeri emanano dall’Uno, la Luce Spirituale, in un processo metamorfico di progressivo allontanamento dal dominio dello Spirito verso il dominio della Materia (fa eccezione il numero 10 che rappresenta l’1 in una nuova serie). I primi dieci numeri appartengono tutti al Mondo dello Spirito, sono i meno materializzati. 

Il numero 7, dispari, maschile, attivo, indivisibile, è un numero sacro in quasi tutte le teogonie poiché si compone del ternario e del quaternario, è il sanctum regnum di cui si parla nella clavicola di Salomone.
La sua radice essenziale spirituale sec. Saint-Martin (1+2+3+4+5+6+7) è 28 ed è interessante notare che i il primo versetto biblico (Genesi 1,1) “In principio Dio creò il cielo e la terra”, si compone in ebraico di sette parole e il numero totale delle lettere che lo formano è di 28 (che tra l’altro si riferisce alla durata del mese lunare).

Non a caso Schwaller de Lubicz in Studio sui numeri (pag. 24) dice “I numeri 1, 3, 5, 7, sono i numeri creatori, perché non racchiudono in sé stessi delle forme procreate, sono i numeri primi o incomposti; in altri termini sono generatori di tutte le figure e di tutte le forme e, nei confronti della manifestazione concreta, giocano lo stesso ruolo giocato dall’Uno irriducibile nei confronti del mondo astratto”.
 

Il ritorno all’Uno del numero 7 si fa ancor più evidente allorquando si applica il processo di riduzione teosofica (addizione con la quale si ‘risale’ il più possibile verso lo Spirito) alla sua radice essenziale, che abbiamo detto essere 28, ottenendo 10 (2+8) ovverosia 1. 
La grande importanza del 7 e del settenario viene fatta presente anche da Rabbi Hyra quando dice “Tutto ciò che è settenario è superiore. Il settimo giorno in alto (in Cielo) sovrasta e domina gli altri sei, proprio come accade per i giorni qui in basso (in Terra). Il trono di Salomone aveva sei scalini ed allora il grande sapiente ne fece innalzare un settimo. In alto vi sono sette corone e Salomone aveva sette nomi: Salomo, Yedidyah, Agour, Ben Yaqa, Lamouel, Ithiel, Quheleth”.

Ci sono tre sistemi di settenari:


– settenario fisico: 6+1, i due triangoli intrecciati contenenti al centro l’Unità. Esso è la chiave della circolazione delle forze divine nella Natura (sono sette, secondo il Lemegeton o Piccola Chiave , i nomi segreti con cui Salomone costrinse i demoni nell’anfora di rame).

 

 

In sostanza è il Sigillo di Salomone (o Scudo di Davide) nella sua raffigurazione più pura.

 

– settenario astrale: 5+2, l’Uomo sul piano terrestre, la sua mano con la doppia polarizzazione positiva e negativa.


 
– settenario psichico: 4+3, la vittoria definitiva dello Spirito sulla Materia, il triangolo che sovrasta il quadrato (simbolismo della piramide).

Proprio quest’ultima è forse la corrispondenza grafico-geometrica principale del Numero 7 e che si ricollega al suo senso sefirotico, Netsah, la Vittoria, l’Eternità e alla settima Lama del Tarocco, il Carro.
In quest’ultimo troviamo spesso raffigurato un guerriero con un triangolo sulla corazza (il ternario), ritto sopra un cubo, un carro, (il quaternario), a cui sono aggiogate due sfingi. La corazza è la scienza delle cose divine che rende il saggio invulnerabile agli attacchi, indossata dall’Uomo che troneggia sulla pietra filosofale. In molte raffigurazioni egli brandisce in mano la Spada Fiammeggiante, simbolo della Vittoria. 

La ricorrenza del numero 7 nei testi sacri e nella letteratura esoterica è straordinaria: le gerarchie angeliche, i giudici di Israele, i doni che il Cristo fa ai suoi discepoli, i bracci del candeliere, i chakra, i sette saggi, i sette raggi di A.Bailey (la prima differenziazione della divina triplicità Spirito-Coscienza-Forma, essi provvedono l’intero campo d’espressione alla Divinità manifesta, i sette gruppi di anime (o energie egoiche) della teosofia, le sette seconde cause di Tritemio, i sette tipi di oro alchemico (vedrete sette tipi di Oro susseguirsiuno dopo l’altro nell’Opera [AeschMezareph 1714, p. 14], fino a che il Settimo si sarà consolidato per Conquistare e Colorare tutti i Metalli imperfetti) fino alla Rivelazione di Giovanni che vede “nella mano destra di Colui che era assiso sul trono un libro a forma di rotolo, scritto sul lato interno e su quello esterno, sigillato con sette sigilli.” (Apocalisse 2,1) 

 

Un saluto da Torrista 😀


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