A tutela del FALCO GRILLAIO

Un’ importante iniziativa a tutela del falco grillaio (falco naumanni), il piccolo rapace simbolo del Parco Murgia Materana, che fra poche settimane tornerà a volare sul cielo di Montescaglioso. La situazione di drastica riduzione della popolazione di grillai in Europa ha indotto molte associazioni e istituzioni a realizzare progetti finalizzati alla tutela del rapace. Tra questi l’importante progetto che riguarda Matera, Montescaglioso e la Murgia, realizzato dall’Amministrazione Provinciale di Matera in collaborazione con i Comuni di Matera e di Montescaglioso ed il Parco della Murgia Materana, finalizzato alla tutela del grillaio nelle nostre zone. Una bella iniziativa che vede ( una volta tanto )insieme tutti gli enti territoriali dell’area a protezione dei nostri piccoli amici. Tra l’altro acerrimi nemici nonchè predatori delle cavalette che speriamo non ci invadano anche quest’anno. 

Falco grillaio (maschio)

Foto di M. Visceglia tratta dall’opuscolo del CEA ” La Murgia e la Difesa San Biagio a Montescaglioso “.

I falchi arrivano nei territori di Matera, Montescaglioso ed altri centri della Murgia (metà febbraio), dopo aver affrontato un lungo viaggio, dal Nordafrica, dall’Arabia. Ripartono alla fine dell’estate. In Europa sono censite circa 15.000 coppie nidificanti, in drastica diminuzione. I due terzi della popolazione europea sarebbero concentrati nell’area mediterranea. In Italia la specie è presente prevalentemente in Basilicata, Puglia, Sicilia, Sardegna, Toscana e Lampedusa. Secondo i dati di ricerche effettuate nel 2001 le maggiori concentrazioni del rapace erano a Matera con 693 coppie, Altamura 629 coppie, Gravina 649, Santeramo 456 coppie. A queste sono da aggiungere poco meno di centinaio di coppie a Montescaglioso ove le colonie sono in continua espansione. Il nucleo più importante nidifica nell’abbazia di S. Angelo sulla Chiesa Madre e su S. Agostino oltre che degli edifici più alti del paese.

Il maschio si distingue dalla femmina per le dimensioni di poco più grandi e per il riflesso bluastro della testa. Ha un volo spettacolare e sfrutta al meglio le correnti d’aria riuscendo a restare praticamente immobile controvento sospeso a mezz’aria. Da qui anche il nome in dialetto montese “ scorzlaviend “ovvero con una traduzione approssimativa “ sbuccia vento “. La sopravvivenza del grillaio è messa in crisi dalle modifiche dell’ambiente da ove trae nutrimento e dalle trasformazioni nei centri storici, ove lo smantellamento dei tetti antichi e la chiusura di buche e fori, minaccia la possibilità del rapace di nidificare.

Di seguito il bel sito del progetto già on – line

http://www.liferapacilucani.it/partner.html

Franco C.

 


Commenti da Facebook

14 Commenti

  1. ZODD
    Franco solo a casa mia o meglio nel omplesso abitativo dela mia famigli aci sono almeno 6 coppie di falchi grillai, di cui 3 coppie si ha piena visibilità dei loro nidi e di tutto cioche fanno.
    da parte nostra che siamo amanti degli animli cerchiamo di aiutarli offrneo loro briciole o pezzi di pane assieme a delle vaskette di acqua , che gradiscono molto 🙂
    c’è anche da dire che molti di loro nidano anche sui tetti delle scuole elementari carlo salinari. che dirti un falco c’è sempre nella mia vita…
    Falco ndo stai? 🙂
    notte a todos
    1. Ape Maya

      W il falco grillaio!!! Esiste un modo per addomesticarne uno in maniera tale da fargli creare un nido vicino casa mia? Gli farei fare il guardiano di cavallette.. Sarei finalmente libera di uscire di casa in tutta tranquillità d’estate.:)

  2. Franco Caputo

    Se da casa tua hai la possbilità di incontri ravvicinati con i grillai, sei fortunato. Non perdere l’occasione per scattare qualche foto o video. Ma attenzione a non disturbare il nido e non accostarti troppo. I rapaci sono diffidenti ed al minimo sentore di pericolo possono abbandonare il luogo, compreso uova e nidiate. Infine non abituarli troppo a trovare cibo sotto casa, cioè sotto il nido. Possono perdere l’abitudine e l’attitudine alla caccia, ed allora sono condannati.

    Ai grillai sono legati tanti ricordi. Ai tempi delle elemenatri e scuola media (oibhò quanti anni orsono) ero chierichetto nella chiesa madre e con tanti si frequentava quotidianamente il grande campanile. Era una gara continua sul chi doveva suonare le campane. Ma era anche l’occasione per raccogliere nei nidi a portata di mano, grillai e colombi (col senno di poi, pessima abitudine). Ma il sacrestano, ce li requisiva perchè usava passarli in brodo o in padella (grillai compresi). Ed allora si inventava di tutto per contrabbandare i poveri uccelli. Dal campanile li si calava ai complici in strada appesi ad una cordicella, ma più spesso, si infilavano i pulcini nelle mutande. Con qualche spiacevole conseguenza in presenza di un esemplare di grillaio un pò più adulto. Quella del grillaio era una vera passione ed ancora oggi, il primo richiamo dei primi arrivi,  all’alba di un qualsiasi giorno all’inizio di febbraio, per me è il segnale che l’inverno comincia a finire. Anche se quest’anno non è manco iniziato. Franco C.

    1. falco

      Anch’io ho gabbato “Nunzio Luigi il sacrestano” portandomi via sotto l’ascella un pulcino di “scorzolavento”.

      L’ho cresciuto con lumache (cuzzavul).

      Purtroppo volò via dopo un pò di tempo.

      Franco, erano quasi estinti per via degli insetticidi utilizzati in campagna. Ma ora

      con la crisi del settore cerealicolo si stanno ripopolando.

      In effetti quando li guardo, come te, mi ricorda l’infanzia passata alla Chiesa Madre e a tutte le marachelle lì combinate.

      Falco

       

       

  3. ZODD
    Ho avuto modo oggi, di poter vedere i primi esemplari di Falco Grillaio, in una zona compresa dalla dogana , direzione matera passando x il casello 90.
    all’incirca erano una quindicina di coppie sparse tra pali alberi o tetti di casolari della zona. colore marroncino chiaro kon testa color blu e la punta della coda bianca , penso sia proprio lui.
    ho anche notato che è aumentato il numero dei rapaci nella zona , assistendo addiritura a una lotta tra due grossi flachi o stole ,di preciso nn so perdonatemi, e ho riconosciuto i gue esemplari . l’intruso proveniente dalla casa cantoniera di contrada giannini era giunto nei luoghi della ex cooperativa San Rocco , andando a disturbare l’altro suo koetaneo ke viveva li. passando di li li vidi tutti e due in volo e all’improvviso si sn azzufati x aria cadendo a tonfo sul suolo per poi proseguire nella lotta . fermandomi x poter ammirare meglio questo spettacolo della natura ho potuto notare ke se fossero dei lirici avrebbero avuto il loro applauso , a una distanza di circa 20 metri le loro grida erano assordanti 🙂
    tacci loro 😛
    di li ho deciso di dividerli lanciando un sasso nella zona rossa ( l’intruso aveva la peggio abbuskava di brutto) , dividendo i due rapaci ke spikkando il volo si inseguivano fino alla confine (molto notevole dire) . l’intruso ora vive presso l’azienda contangelo ,spada . ritornando ai grillai forse me venuta n’ideazza . ma ve la diro se andra’ in porto.
    a voi CEA alla prossima
  4. CEA

    Parte la fase del progetto di salvaguardia del grillaio con la collocazione di un centinaio di nuovi nidi sui tetti di Montescaglioso. Luoghi privilegiati: centro storico ed i grandi edifici, abbazia, conventi, chiese e grandi palazzi. Anche i privati possono chiedere di collocare nidi. Si accettano prenotazioni. Seguiranno sopralluoghi per verificare l’idoneità. L’area di pimro impianto è intorno al centro storico, cioè il luogo ove già nidificano. Le condizioni per collocare il / i nidi:

    – Un tetto o terrazzo accessibile per poter controllare e seguire la nidiata;

    – Sicurezza rispetto ai bambini sempre tentati di prelevare i pulcini ed i gatti;

    – Consapevolezza circa le naturali necessità intestinali del grillaio (facilmente gestibili e non invadenti come i colombi).

    – Disponibilità per effettuare controlli periodici.

    – Controllo della curiosità: avere il nido non significa stare sempre col naso nel nido; 

    X ZODD. L’arrivo è imminente. In questo periodo, però, potresti aver avvistato coppie di gheppi che sono stanziali e molto simili, fino a confondersi con i grillai. Più grandicelli, preferiscono la campagna. Franco C.

    1. aleph zero

      Homo Sapiens nello spazio

      ieri, andando in macchina per contrada Pantano per cazzi miei, oltre alle altre spece che credo dovevano essere migrate, credo di aver intravisto un grillaio,(non era un gheppio, ne sono certo perche ne ho visti parecchi motlo da vicino), erano più o meno le 17, ho avuto le traveggole o forse il grillaio era rinc…? insomma gli sconvolgimenti climatici e le alte temperature possono aver confuso il volatile?

       

      e poi è possibile fare una bella documentazione fotografica della zona? se si quali sono i  posti appropriati?

    2. ZODD
      gheppi? ma che gheppi ne sapevo iomo 🙂
      we mi sembravano loro me so sbagliato.
      ok facciamo cosi nhe ho parlato anche con l’ammiraglio del sito per questo mio progetto , ora nhe discuto con mr Alfa , sperando in un nuovo strumento eletronico.
      se la risposta è favorevole a breve avremo molte visite sul sito 🙂
      🙂 🙂
  5. angelo lospinuso

    Caro ZODD,

    penso che l’azzuffata a cui hai assisstito, di questi due grossi rapaci, forse due nibbi reali o poiane, non era altro che la fase di corteggiamento.

    E’ bellissimo vederli volteggiare, per poi colpirsi-avvicinarsi……la prossima volta non rovinare l’intimità Wink

    1. ZODD
      se tu dici che era un approccio , io ci rimmarei sbalordito, nel vedere uno a spalle a terra ke kon un ala erka di togliersi l’altro ke lo tiene kon una zampa sul petto e kon il bekko gliene dava di santa ragione.. ma nn essendo un esperto la prossima volta mi faccio i fatti miei ….cmq credo ke facevano kustione i due volatili , almeno che nn sn abbiano anche loro delle mode di fare l’amore…. ma come si dice la Natura è Naturalmente naturale ….
  6. CEA

    Stamattina ore 7,07 avvistamento dei primi grillai intorno all’abbazia. Due maschietti, già in lotta con le taccole per la concorrenza sui nidi. Nei prossimi giorni la colonia montese poco alla volta giungerà a contare un centinaio di esemplari provenienti dal Nordafrica. I rapaci arrivano ovviamente stremati dal lungo viaggio e in questa fase si registra una certa mortalità. Però ci si può anche imbattere in esemplari, sfiniti ma ancora in grado di riprendersi. Pertanto un invito: se dovesse capitarvi di raccogliere un grillaio caduto, ferito o stremato, contatte il CEA. Provvederemo a consegnare eventuali esemplari in difficoltà ai centri di recupero della fauna selvatica. F. Caputo.    

  7. Franco Caputo

    Nuovi nottambuli per le vie di Montescaglioso. A tarda sera, dalle 21,00 / 22,00 in poi sono possibili strani incontri, anche ravvicinati. Ben oltre il campo illuminato dai lampioni e nel più totale silenzio, individuabili solo dal biancore delle grandi ali, uno o due enormi gufi (forse una coppia) hanno la bella abitudine di introfularsi tra i rami del grande pino di Piazza Racamato o tra i lecci piantati davanti a S. Lucia. Sono attirati dai numerossissimi passeri che dormono tranquilli tra i rami e ignari del triste destino che li attende passano direttamente dal sonno allo stomaco dei rapaci. Quasi ogni sera è possibile assistere allo spettacolo segnalato dalla crescente agitazione dei passeri. Quando si accorgono del pericolo è ormai tardi ed alcuni sono già pappa per il gufo. L’ultimo avvistamento qualche sera a P. Racamato. Intorno alle 22,00, il veloce ma silenziosissimo planare di due gufi sul pino. Attimi di silenzio, la fuga di pochi passeri ed a cena terminata, con l’emerita coppia ormai sazia a riposo su un ramo, un pandemonio e la fuga di tutti i passeri e, sorpresa, anche di un incredibile numero di grillai che hanno eletto da poche settimane il grande pino a dimora notturna. Franco C.  

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