NOI ITALIANI POPOLO CHE DORME!!!!

IN UNA NAZIONE DOVE OGGI VA TUTTO A ROTOLI E DOVE LA GENTE SI LAMENTA DI COME VA LA VITA POSSIBILE CHE IN NAZIONI EUROPEE CHE STANNO PEGGIO DI NOI IL POPOLO SI DA DA FARE E NOI STIAMO COMODAMENTE SEDUTI A GUARDARE?

BENE,NOI ITALIANI SIAMO IL POPOLO CHE SA SOLO LAMENTARSI E NON METTE IN ATTO IL PROPRIO DIRITTO,LA PROPRIA DIGNITà è CALPESTATA DA POLITICI CHE RUBANO E NON VENGONO ACCUSATI,MENTRE NOI CITTADINI SE RUBIAMO SIAMO CONDANNATI ED ETICHETTATI COME LADRO E DELINQUENTE…

DAGLI ULTIMI AVVENIMENTI SUCCESSI A ROMA,E SPECIALMENTE IN REGIONE, SONO SPARITI MILIONI DI EURO E QUINDI IL REATO è FRODE ALLO STATO MA NESSUNO DEI COLPEVOLI è STATO CONDANNATO A PAGARE.

NON SIAMO STANCHI DI VEDERE IL NOSTRO PORTAFOGLIO SEMPRE PIU’ LEGGERO E LA BUCA DELLE LETTERE SEMPRE PIù STRACOLMA DI TASSE DA PAGARE?

NELL’ULTIMA SETTIMANA IN SPAGNA IL POPOLO HA DETTO LA SUA SCENDENDO IN PIAZZA ACCOMPAGNATO DALLA POLIZIA E ALTRE ISTITUZIONI,E NOI?

NOI LA SERA SIAMO COMODAMENTE SEDUTI SUL DIVANO A GUARDARE LA TV,POI LA MATTINA CI ALZIAMO E ANDIAMO AL BAR E DINANZI AD UN CAFFè CI LAMENTIAMO CHE NON ARRIVIAMO A FINE MESE…

ECCOLO IL POPOLO ITALIANO SI FA RUBARE DAI POLITICI E POI CHE FA? DORME

DICEVA UN MITICO ATTORE IL CARO PRINCIPE ANTONIO DE CURTIS AL SECOLO TOTO’ “E IO PAGO”, MA NON SIETE STANCHI DI COPRIRE CON LE TASSE QUESTE VORAGINI CHE I NOSTRI POLITICI CI LASCIANO?

è ORA DI DIRE BASTA NO?

ALLORA PERCHè NON METTIAMO IN ATTO LA NOSTRA SOVRANITà DI POPOLO FACENDOCI SENTIRE DA CHI DI DOVERE?

SONO STANCO MA TUTTO CIO’ NON PUO’ ESSERE FATTO DA UN SINGOLO UOMO MA DA TANTI UOMINI PERCHè L’UNIONE FA LA FORZA…

E VOI COSA NE PENSATE? CI PRENDONO ANCHE IN GIRO,GUARDATE LA FOTO IN ALLEGATO…

FACCIAMOCI SENTIRE

UN ABBRACCIO CON AFFETTO IL VOSTRO EZIO


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7 Commenti

  1. torrista

    Probabilmente il tuo è uno sfogo, resta il fatto che lo trovo un po’ privo di senso, in quanto non ha alvuna ricaduta pratica.

    “SONO STANCO MA TUTTO CIO’ NON PUO’ ESSERE FATTO DA UN SINGOLO UOMO MA DA TANTI UOMINI PERCHè L’UNIONE FA LA FORZA…”

    Ezio Auditore fammi capire, cosa vorresti fare? Una rivoluzione?

    Mettere d’accordo per es. 20 uomini è già molto difficile ma per fare quello che, molto vagamente, dici tu, ce ne vorrebbero decine di migliaia (ad essere ottimisti). 

    Pensi di essere in grado di organizzare un’operazione del genere?

    Non prendiamoci in giro.

    Nella stragrande maggioranza dei casi abbiamo a cuore unicamente la nostra situazione personale e infatti smettiamo “misteriosamente” di lamentarci allorché le cose cominciano a girare bene per noi stessi. A quel punto della “povera Italia” non ci interessa più.

    Quindi, se una persona è veramente interessata alla res publica non ha che da avvicinarsi ad una organizzazione politica oppure, se ha le idee così chiare e la necessaria intraprendenza, può provare a fondare una nuova associazione politica per conto proprio (cosa ovviamente difficilissima e che nella maggior parte dei casi non porta a niente).

    In ogni caso l’obiettivo finale dovrebbe essere quello di diventare amministratore, ovviamente a livelli alti, e quindi bisognerà partire dal basso presumo…

    Non dico che sia facile o altro, ma mi sembra l’unica via percorribile, al di là di tutte le fantasticherie che si possono accarezzare.

    Un saluto da Torrista, Antidoto, Oroscopando e chi più ne ha più ne metta! 😀

    1. Ape Maya

      Secondo me invece questo sfogo è da leggere più come una riflessione sull’inerzia dell’italiano medio… e non solo. Non credo che il problema sia l’assenza di qualcuno che organizzi le forze, ma la totale assenza di motivazione in ogni cittadino che, se davvero fosse in una situazione di indigenza per via dell’aumento delle tasse, non se ne starebbe comodo a vedere la tv, ma si opporrebbe in qualche modo al sistema, senza aspettare una guida in grado di mettere d’accordo 20 persone per far sentire la propria voce: l’accordo vien da sé quando la situazione è grave e condivisa da molta gente. Evidentemente questa situazione più di tanto non c’è, vuoi perché si aspetta sempre che gli altri facciano rivolte per noi, vuoi perché si è soliti affidarsi sempre alla furbizia per evitare molti problemi (come l’evasione fiscale dimostra). Da qui la seconda riflessione che si può trarre dallo sfogo di Ezio Auditore: l’ipocrisia della gente, che al bar si lamenta (forse per conformarsi agli altri e per dissimulare il proprio modo di fare) ma poi non agisce (forse perché più di tanto non ha bisogno di sollevare polvere).

      Detto questo, farei una terza riflessione sui commenti al suo post: sono da leggere come semplici constatazioni sul fatto che l’opposizione sembra ormai fuori dalla portata di ognuno di noi oppure come reazioni irritate di quell’italiano medio messo sotto accusa per l’ennesimo commento idealista che tende a smascherarlo? Considerata l’inerzia del montese medio, penso si tratti più della seconda opzione…

      1. torrista

        Ape Maya sull’incoerenza della gente che al bar si lamenta  e poi non fa nulla siamo perfettamente d’accordo.

        Infatti anche io suggerivo ad Ezio Auditore un’ipotetica via da seguire per agire in prima persona, anche per questo non capisco il senso dell’ultima parte del tuo commento. Se ti riferivi a me, ritengo quanto segue:

        “semplici constatazioni sul fatto che l’opposizione sembra ormai fuori dalla portata di ognuno di noi”: io ho detto il contrario, solo che la via è difficile.

        “come reazioni irritate di quell’italiano medio messo sotto accusa per l’ennesimo commento idealista che tende a smascherarlo?”: francamente non so se sono un’italiano (e montese medio), non mi va di giocare a “chi sono io e chi sei tu” perché non me ne frega nulla. 

        Non trovi che la via più concretamente realizzabile sia quella del sistema politico stesso? Sennò quale sarebbe l’alternativa per una persona interessata a “cambiare le cose”? Sempre che uno sia interessato davvero a qualcosa in più del proprio orticello personale (cosa tra l’altro legittima).


  2. Ezio Auditore

    a Roma ci saro’,

    caro torrista io non voglio nè una rivoluzione nè una guerra,voglio dei cambiamenti,delle verità su cui fondare qualcosa di utile e leale,voglio le cose giuste, la mia frase non era una chiamata alle armi ma una chiamata alla riflessione e cioè che si inizia dalle piccole cose per arrivare alle grandi,e come al solito qui si capisce altro nelle parole di chi sta scrivendo,non ho intenzione di fondare nessun partito o associazione politica xè non andrei da nessuna parte,e il mio non è uno sfogo ma quello che si vede realmente in tv e di cio’ che tutti noi parliamo davanti ai bar o con gli amici….

    non facciamo sempre commenti assurdi e che non portano a nulla…

    alla fine chi paga siamo sempre e solo noi e ti garantisco che se le cose girano bene a noi stessi siamo sempre e comunque schiavi di questo assurdo mondo di ladri

    un abbraccio il vostro Ezio

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