Irsina

Irsina: cattedrale  Irsina: centro storico Irsina: campanile cattedrale Irsina: acquedotto rupestre

Tema itinerario: Centri storici della Basilicata.

Lunghezza: km 6. Tempi: mattino e primo pomeriggio eventuale prolungamento di un pernottamento per visita a Matera. 

Pernottamento: strutture ricettive di Irsina, Montescaglioso e Matera.

Pranzo: a sacco o presso locali tipici di Irsina.

Cena: presso locali tipici di Irsina, Montescaglioso o Matera.

Guida ed assistenza: operatori CEA Montescaglioso ceamonte@katamail.com ( tel. 334.8360098, fax 0835.201016).

Uno dei più importanti centri storici della Basilicata. Sorge lungo il Bradano all’incirca a metà del corso del fiume. Da una sommità orografica fortificata controlla le valli del Bradano e del Basentello. Sul finire del sec. XIX, cambia l’antico nome Montepeloso nell’attuale, Irsina, derivante dal vicino Monte Irso, sul quale si conservano i resti di un abitato medievale abbandonato. La cittadina è stata sede di un vescovado ed ancora oggi condivide con Matera la titolarità dell’omonima diocesi. Il centro storico sorge sul sito di un abitato indigeno. Le prime attestazioni medievali risalgono al secolo X. E’stata sede di una importante abbazia benedettina, S. Maria dello Juso, appartenuta all’abbazia francese della Chase – Dieu ( Clermont Ferrand ) soppressa nel 1452. sede di un importante feudo normanno, Irsina, nel 1133 è distrutta da Re Ruggero, durante una rivolta del baronaggio appulolucano. Nel XVI, con l’infeduamento ai Riario-Sforza ed ai Grimaldi e con i ripristino della sede vescovile, diventa un importante centro culturale.

Visita:

– Cattedrale: campanile medievale eretto dai monaci di S. Maria dello Juso; statua di S. Eufemia attribuita al Mantegna e statua della Vergine  (bottega dell’artista veneto). Cripta con resti di elementi scultorei medievali. Battistero in porfido su capitello medievale riutilizzato. Statuetta medievale della Madonna di Monte Irso.

– Convento e chiesa di S. Francesco. Chiostro cinquecentesco. Chiesa con facciata principale settecentesca e facciata laterale trecentesca. Notevole copertura a volta della chiesa e cripta affrescata con dipinti di scuola giottesca.

– Palazzi del centro storico. Notevole sequenza di residenze patrizie, spesso con portali scolpiti. Negli interni, cortili con cisterne e ingresso alle cantine. Di particolare qualità i palazzi Damato e Janora.

– Bottino di via Gravina. Un acquedotto rupestre scavato nella roccia che alimenta una monumentale fontana ottocentesca. Le gallerie, in parte ancora inesplorate, si sviluppano per circa 200 metri e sono percorribili e visitabili.

Varianti: da collegare ad una visita a Matera o nei centri storici limitrofi.

 


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