Filippo Bubbico Vice Ministro all’Interno

Caro Filippo alla fine sei riuscito nuovamente a stupirmi; ci eravamo sentiti appena ieri mattina e mi era parso che all’orizzonte avessi altri progetti, mentre apro il giornale questa mattina e scopro della tua nomina a Vice Ministro all’Interno.

Auguri sinceri anche questa volta, come tutte le volte che hai ricoperto un ruolo importante per le nostre Istituzioni, nonostante i nostri innumerevoli contrasti politici che ci hanno visto qualche volta discutere anche aspramente e con toni elevati. Discussioni le nostre che pur dure non hanno mai messo in dubbio la reciproca stima e il rispetto reciproco che ha sempre contraddistinto i nostri rapporti si da quando tornato da Roma, dove ti eri laureato, ti vedemmo varcare per la prima volta la sezione del PCI.

All’ingresso della sezione un grosso tabellone di quattro metri con l’effige di Ernesto Che Guevara indicava tutta la nostra volontà e la nostra determinazione di giovani Comunisti, allora, nella ricerca di un mondo nuovo dove gli ideali di giustizia, fratellanza e solidarietà sociale potessero essere le fondamenta sulle quali costruire la società del futuro.

Nell’85, alle elezioni regionali,  se ben ricordi, spinti proprio da quell’entusiasmo, insieme provammo e ci riuscimmo, a scompaginare i programmi e le aspettative della Federazione provinciale del PCI che avrebbero voluto eleggere l’allora sindaco di Irsina Consigliere Regionale invece che te, ma la nostra determinazione e quella dei giovani comunisti dei comuni del materano fecero si che invece per la prima volta venisse eletto uno che non provenisse dall’apparato ma che fosse l’espressione di una spinta rinnovatrice in quella Basilicata comandata da sempre da Emilio Colombo e dove la Democrazia Cristiana raccoglieva oltre il 60% dei voti.

Due anni dopo eri segretario provinciale del PCI e insieme ci inventammo la festa nazionale dell’unità sui centri storici nei Sassi di Matera, ridotti dall’incuria e dall’abbandono ad un cumulo di immondizia e di detriti, covo di serpenti, ratti e malattie di ogni genere.

Due mesi interi a spalare e raccogliere letame con le cariole per fare una straordinaria festa che riportò alla ribalta nazionale il problema dei Sassi e del suo recupero funzionale.

E’ giusto che lo si sappia, se oggi i Sassi di Matera sono quel gioiello, patrimonio mondiale dell’UNESCO che tutti ci invidiano, è grazie alla determinazione dei giovani comunisti e di Filippo Bubbico che in prima persona spinse e lavorò per l’adozione di una legge speciale sui Sassi e per il suo finanziamento. (magari sarebbe auspicabile che Travaglio durante la sua elencazione delle tante cavolate, qualche volta raccontasse anche questi episodi).

Il rilancio della Sanità in Basilicata, la battaglia contro le scorie nucleari di Scanzano Ionico, l’acqua pubblica, sono storia recente.

Oggi assumi un ruolo molto più importante di tutti i precedenti: Vice Ministro all’Interno. Un ministero chiave per la nostra Repubblica; in esso è racchiusa la lotta alla Mafia, la sicurezza del nostro territorio, la lotta alla criminalità, e anche se il Governo di cui fai parte, credo tu lo immagini, non sarà mai un mio Governo, sono contento che per quel ruolo sia stato scelto tu. Vero è che questo è un Governo che vede insieme PD e PDL; vero anche il fatto che il PD ormai non si possa più definire un partito di sinistra ma che somiglia sempre più alla vecchia Democrazia Cristiana; vero è anche il fatto che almeno per quel che riguarda il tuo lavoro sono molto fiducioso. Fiducia che mi viene dal fatto che conoscendoti bene posso essere certo che il Che Guevara che campeggiava davanti alla nostra sezione con tutti gli ideali e i valori che esso rappresentava, non hanno mai abbandonato i tuoi ricordi e se anche è passato tantissimo tempo i valori di giustizia, fratellanza e solidarietà non possono essere svaniti.

Auguri e in bocca al lupo, con una raccomandazione particolare: Ricorda che la sicurezza dell’Italia è affidata ad uomini che ogni giorno rischiano la vita sulle strade con poche centinaia di euro di stipendio spesso senza strumenti e senza benzina per le macchine per poter fare al meglio il proprio dovere. 

Tonino Ditaranto


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7 Commenti

  1. tm

    Grazie Corvo e scusami davvero tanto se nel tracciare le lodi ho dimenticato di pubblicare una altrettanto commovente fotografia in cui Tu e il Neo ViceMinistro addentate una morbida pizza. Naturalmente è una battuta

      1. tm

        Caro Ezio nessun sarcasmo. Come già ho avuto modo di dire il Governo di cui fa parte Bubbico non è il Governo che condivido per tutta una serie di ragioni che credo abbia spiegato ampiamente in altri miei interventi, questo però non fa venire meno in me la stima che ho per Bubbico nonostante le tantissime divergenze politiche che ci dividono. Certamente tu o altri potete dissentire o dare un giudizio diverso sull’operato politico di Filippo Bubbico, ma come dice Corvo in un altro commento citando Salvemini occorre avere onestà intellettuale di riconoscere i meriti di altri, e fino a prova contraria il mio parere è che Bubbico è il miglior Governatore che la Basilicata abbia mai conosciuto. Sicuramente in futuro forse avremo governatori migliori, ma nulla a che vedere con i cialtroni (consentimi il termine) che governano ora la basilicata

        Un caro saluto

  2. Montescaglioso

    ROMA – A margine del giuramento che hanno prestato nella giornata di venerdì 3 maggio, i dieci viceministri ed i nuovi sottosegretari del Governo Letta, il corrispondente Gianluca Boezio ha incontrato il senatore Filippo Bubbico, nominato viceministro agli Affari Interni. “Occorre rimettere in movimento il Paese recuperando il tempo perduto” ha dichiarato Bubbico “Bisogna innanzitutto fare presto perché la situazione è complicata ed occorre dare priorità al lavoro. Da quello che si perde a quello che non c’è, fino alla cassa integrazione”. E sull’attentato a Piazza Colonna “è necessario lavorare per creare un clima di serenità, pur comprendendo la disperazione ed il disagio diffuso in tutto il Paese, ma la garanzia della sicurezza per i cittadini, le famiglie e le imprese deve costituire un ulteriore fattore che ci consentirà di moltiplicare i risultati di uno sforzo che tutti insieme dobbiamo compiere”. E sul Mezzogiorno? La risposta del ministro è chiara: “L’Italia crescerà se cresce il Mezzogiorno”.

     

    © 2006-2013 Trm Radiotelevisione del Mezzogiorno.

    Articolo completo: http://www.trmtv.it/home/politica/2013_05_04/49655.html

    Fonte TRM

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