Premio alla genialità montese

Slowfunding vince 25 mila euro per accelerare il proprio progetto d’impresa

Slowfunding, progetto imprenditoriale  sul crowfunding immobiliare ideato da Innocenzo Langerano, Domenico Dimichino, Felice Cifarelli e Lia Brisacani, tre ragazzi materani e una pugliese plurititolati – tra laurea e dottorati – e tutti appassionati di architettura, è stato selezionato tra i 40 talenti (dei 1300 candidati) di Working Capital Accelerator, iniziativa di Telecom Italia, aggiudicandosi un grant di 25 mila euro. Prima di tagliare il traguardo di Working Capital, il team di Slowfunding ha lavorato sodo ed ha fatto tesoro dei consigli e del supporto tecnico ricevuto da Bi Cube, l’incubatore di Basilicata Innovazione, per arrivare a definire un progetto d’impresa che fosse innovativo ma anche e soprattutto fattibile.

Slowfunding è una piattaforma web che mira a valorizzare e recuperare i beni immobiliari di prestigio in stato di abbandono, spesso localizzati in piccoli borghi, mettendo in contatto i proprietari con più potenziali investitori privati e creando meccanismi di acquisto basati sul crowdfunding, data l’entità degli investimenti richiesti, poco accessibili al singolo investitore. L’idea ha avuto anche accesso a TechGarage Basilicata 2014, finalissima della business plan competition Start Cup Basilicata , aggiudicandomi i due “premi speciali SiamoSoci e Bird&Bird.

Guarda il servizio del TGR dedicato a Slowfunding (dal minuto 9.25 circa), andato in onda nell’edizione delle ore 14 del 17 luglio.

Bravo il “chiodo” di Felice…..te lo sei tenuto “cit cit”…complimenti e buon lavoro.

A presto per sperimentare iniziative a Montescaglioso.

http://www.basilicatainnovazione.it/news/slowfunding-vince-25-mila-euro-per-accelerare-il-proprio-progetto-dimpresa/


Commenti da Facebook

1 Commmento

  1. ciffo

    Il termine genialità mi sembra un po’ esagerato, meglio chiodo Occhiolino

    Grazie mille! Slowfunding è già incubata da alcuni mesi a Milano negli uffici della Telecom. Speriamo di riuscire nell'”impresa”.

    L’articolo parla di una pugliese e – genericamente – di 3 materani. Per la precisione Lia è di Noci, Innocenzo è di Tricarico e gli altri 2 sono montesi DOC. Oltre me c’è anche Mimmo Dimichino che è il vero ‘papà’ di Slowfunding.

    Chissà che, tra qualche tempo, non si riesca a valorizzare anche qualche immobile di Montescaglioso!

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