NATURARTESUD. Peppe Voltarelli in concerto

Montescaglioso

NATURARTE SUD

Domenica 28 Dicembre 2014 – MONTESCAGLIOSO

Ore 21.30 Abbazia Benedettina. Sala del Capitolo

 

PEPPE VOLTARELLI

 

 

 

Il Monumento

 Il monumento è il nuovo spettacolo di Peppe Voltarelli: tredici canzoni che chiudono la ‘trilogia sull’identità’, iniziata con il suo esordio da solista nel 2007 con il CD Distratto ma però (tra i cinque finalisti per la Targa Tenco come Migliore Opera Prima) e proseguita con il fortunato Ultima notte a Mala Strana, Targa Tenco 2010 come migliore Opera in Dialetto, mai assegnata in precedenza a un artista calabrese.

 

 

Il lavoro di Peppe sulla meridionalità e sull’impegno civile è più che ventennale. Cantante e autore, nel 1990 fonda Il Parto Delle Nuvole Pesanti, gruppo che mescola rock e musica popolare calabrese; con loro realizza sette dischi e nel 1999 prende parte al progetto La Notte Del Dio Che balla, ideato da Teresa De Sio che, dopo la realizzazione del disco (al quale partecipano tra gli altri Vinicio Capossela, Daniele Sepe e Agricantus), porta la band in tournée, arrivando a calcare il prestigioso palco del 1° maggio in Piazza San Giovanni a Roma. Del 2000 è l’incontro con i fratelli Cauteruccio della compagnia teatrale Krypton con cui Peppe mette in scena Roccu u Stortu, storia di un soldato calabrese che si ammutina sul fronte della Grande Guerra. In seguito a un viaggio-tournèe negli Stati Uniti con l’attore e poeta calabrese Totonno Chiappetta, nel 2001 nasce il recital su Domenico Modugno dal titolo Voleva fare l’Artista. Dall’incontro con il regista calabrese Giuseppe Gagliardi nasce Doichlanda, film-documentario nei luoghi dell’emigrazione italiana in Germania, che vince il Premio della Giuria al Torino Film festival del 2003. Nel novembre dello stesso anno Peppe è parte di una carovana di artisti italiani in viaggio in Iraq per un concerto a favore della pace. Il viaggio diventa anche un film-documentario dal titolo Sotto il cielo di Bagdad. Nel 2005 è attore protagonista nel film di Gagliardi La vera leggenda di Tony Vilar, pellicola per la quale firma anche la colonna sonora originale. Il 2006 è l’anno della svolta: Peppe esce da Il Parto Delle Nuvole Pesanti per intraprendere un percorso artistico autonomo. Tantissime le collaborazioni prestigiose all’attivo per il poliedrico Peppe, per citarne alcune, oltre alla già citata Teresa De Sio: Claudio Lolli (con il quale nasce il progetto Ho visto Degli Zingari Felici), Davide Van De Sfroos, Roy Paci, Carlo Muratori e molti altri.

 

Linee guida dello spettacolo sono i legami tra le persone, le fughe, le condivisioni, le separazioni, la consapevolezza che l’amore è un fatto comunitario, un diario collettivo, un mare grande con sopra delle zattere che cercano disperatamente di avvicinarsi tra loro. Il cantato è sospeso tra italiano e dialetto calabrese, è un canto politico e di protesta, che racconta di uomini disarmati ma maturi per nuove riflessioni. La canzone è una luce che rinfresca e che pretende di essere seducente. La ‘santificazione dell’identità’ questa volta avviene attraverso un monumento, una grande opera d’arte pubblica che celebra la terra d’origine. Un monumento conteso, che dà origine a polemiche e discussioni che sottolineano la forte necessità di avere simboli e riferimenti a cui guardare. Il bisogno della comunità cantato da Voltarelli è laico, di ispirazione socialista meridionalista, ma critico, amaro e appassionato, nel solco dei grandi maestri del novecento: da Corrado Alvaro a Saverio Strati. La parte testuale del nuovo spettacolo è ispirata a Il Caciocavallo di bronzo, nuovissimo romanzo autobiografico di Peppe edito da Stampa Alternativa.


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