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  1. ant

    Un altro articolo interessante in tema di bullismo l’ho trovato sulla “Gazzetta della Basilicata” di Domenica scorsa. Riassumo brevemente perchè non sono in grado di creare un link con la pagina desiderata. In pratica è stato avviato nel materano, precisamente a marconia, una campagna di sensibilizzazione nelle scuole promossa dall’Asl n.5 contro il bullismo. Gli incontri si terranno anche con la compartecipazione di assistenti sociali e psicologi. L’articolo mette in risalto un altro dato che non conoscevo assolutamente e cioè il fenomeno del bullismo è circoscritto nei ragazzi dalle elementari fino ai 16 anni e che dopo tale età tende a regredire e molto spesso a scomparire. Quella della compartecipazione al sondaggio anche da parte di assistenti sociali e psicologi del Comune potrebbe essere un’idea interessante captabile anche per il vostro caso.

    1. titus

      vedendo questa mattina la rassegna stampa, cosa mi trovo due belle notizie….
      Due scuole, dei Bravi ragazzi… che hanno fatto uno ha buttato una bottiglietta d’acqua piena, colpendo in testa l’insegnate e nell’altra uno studente ben ripreso dall’onipresente cellulare, ha buttato un’astuccio in faccia alla sua insegnate….
      Questi sono fenomeni di bullismo o sono ragazzi ineducati????
      non Maleducati Ineducati… gente che scambia la libertà per il libertinaggio!!!!!!
      Ma dove si vive…. sembrano che la scuola sia diventata una zona franca tipo quel film di fine anni ottanta “The Principal” dove gli studenti sono liberi di spadroneggiare all’interno della scuola…..
      Ma quensto non è un film, dove il preside con ciacca di pelle stivaletti da centauto riporta l’ordine… nel suo istituto….
      ma i genitori di sti idioti che fanno…. forse bisognerebbe aprire i campi di “rieducazione sul modello dei Khmer rossi cambogiani” ( citazione che serve esclusivamente a rievocare i campi di rieducazione, come stutture e concepimento ma non nei contenuti… specifico ulteriormente similitudine retorica)….
      altro che decreti per evitare i cellulari a scuola, qui bisognerebbe intervenire sugli “studenti”.
      la mia domanda è: ma in tutto questo i genitori o le famiglie ma dove stanno????? a si fanno come quei genitori a bari che hanno assalito il prof…
      bella società…
      allora è vero che u pesc afftesc sempr da cap (non conosco bene il dialetto).
      sempre + indignato che mai.
      è poco ..SCHIFATO….

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