Campo Sportivo del Littorio

Il 1927 è l’anno in cui per la prima volta a Montescaglioso si pronunciano le parole “campo sportivo”.

In data 25 settembre 1927 una circolare della Prefettura di Matera, infatti, “impartisce disposizioni per la istituzione, a cura dei Comuni,” dei Campi Sportivi del Littorio.

In realtà si parla inizialmente di “Boschi del Littorio” riferendosi ad una precedente circolare del 1° giugno 1927, sempre inviata dalla Prefettura di Matera, con la quale si richiama un’altra circolare del capo del governo. Nel documento, che si allega, è possibile leggere frasi del tipo “opera essenzialmente fascista perché opera di giovinezza”, scritta con scarso senso del ridicolo poiché si trattava soltanto di convincere i podestà di ogni comune ad acquistare, se non lo avessero già in dotazione, un terreno da adibire a “bosco del littorio”.

Qualche mese dopo, con la circolare citata all’inizio, il “bosco del littorio” diventa “campo sportivo del littorio”, se il terreno acquistato fosse pianeggiante e in prossimità delle case. “Che c’azzecca!” avrebbe esclamato un magistrato ormai in pensione, ma il cambiamento serviva ad assecondare “il costante sforzo del Governo Nazionale diretto a formare, attraverso i quotidiani esercizi, la nuova giovinezza Italica, fisicamente e moralmente preparata ad assolvere i compiti che l’attendono.” Chiedendosi quali saranno stati mai i compiti attesi dalla nuova giovinezza italica non si può fare a meno di sottolineare gli insondabili misteri della logica fascista.

La stessa frase, con poca fantasia, è scritta da Turati, segretario del P.N.F. quando nel 1929 sollecita la costruzione dei campi sportivi perché “opere di pubblica utilità” e perché concorrono addirittura al “miglioramento fisico della razza”!

Eppure, già il 23 agosto del 1928 Francesco Venezia, podestà del Comune di Montescaglioso, forse infastidito dalle continue pressioni ricevute anche dall’Ente Sportivo della Federazione Provinciale Fascista di Matera, scrive al presidente dell’Ente in questione assicurando, probabilmente confondendosi con l’area comunemente denominata, ancora oggi, “pallone”, che il nostro Comune era “già fornito di un vasto campo sportivo”.

E proprio allo spiazzale denominato “pallone” sul quale si eseguivano le esercitazioni sportive si riferirà qualche mese dopo il commissario prefettizio che, sollecitato dal prefetto di Matera, gli scrive assicurando che provvederà al ritrovamento di un appezzamento di terreno adeguato alla costruzione del campo sportivo e chiede poco dopo all’Ente Sportivo di inviargli un “progetto-tipo” e “le norme e le istruzioni indispensabili per la costruzione del campo stesso”.

Il 3 ottobre 1929 Menzano Vito, Menzella Rocco Luigi e Menzano Nicola cedono al Comune di Montescaglioso i terreni di loro proprietà siti in contrada S. Lucia-Carrera al prezzo di lire 4.250,00 perché possa essere costruito il campo sportivo del littorio.


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