BREAK the MAFIA

Ieri sera, insieme a corvo, mio compagno di indignazione, ci siamo recati alla serata organizzata a Milano da un gruppo di liberi cittadini senza alcuna bandiera se non quella della voglia di aggregazione contro tutte le mafie.
BREAK THE MAFIA era il titolo della serata che, con l’intermezzo di 2 piacevolissimi momenti di BREAK DANCE ad opera di giovani e giovanissimi ballerini di strada, ha visto importanti personaggi dei movimenti antimafia raccontare le loro storie al folto pubblico che riempiva il teatro Carcano di Milano.
Avrebbero dovuto esserci Clementina Forleo e Luigi De Magistris. Entrambi non sono potuti venire a causa delle vicende che li vedono in questi giorni impegnati a difendersi davanti il CSM. De Magistris ha telefonato durante la serata per un saluto e, oltre alle scuse di rito, ha voluto che tutto il pubblico in sala sentisse chiaramente dalla sua voce al telefono una sola frase: “comunque vada col CSM il mio futuro non prevede la politica: io voglio solo fare il magistrato”. Evidentemente è sempre più forte il tentativo di delegittimare il suo lavoro di magistrato anche attraverso fantasiose ipotesi di una sua discesa diretta in politica.
Erano presenti sul palco 2 giornalisti che di mafia se ne intendono, Gianni Barbacetto e Antonella Mascali. C’era poi Aldo Pecora, ventunenne calabrese leader del movimento Ammazzateci tutti, Sonia Alfano, figlia del giornalista Beppe ucciso dalla mafia nel 93 e Pino Masciari, coraggioso imprenditore calabrese che 11 anni fa decise di denunciare tutti i suoi aguzzini e che, da allora, vive come se fosse lui il mafioso, costretto ad abbandonare il suo paese e la sua famiglia per costruirsi una vita in un luogo segreto.
E’ stato proprio Masciari la persona che più mi ha colpito ieri sera. Un cittadino normale, una storia assurda. Vi invito ad approfondire. Non sto qui a raccontare tutto quello che si è detto. Chi è realmente interessato troverà facilmente in rete le storie emblematiche di queste persone. Certo è un peccato che debba essere un blogger a raccontarle e che bisogna cercarsi da soli informazioni mentre tutti i giornali e le trasmissioni di approfondimento parlano solamente dei delitti di Perugia o di Cogne.
Tra il pubblico c’era anche il ministro Di Pietro. Corvo da buon incursore è riuscito a superare tutte le difese ed è riuscito a farsi 2 chiacchiere col ministro su CSM e giustizia. Grande corvo! Riconosciuto da tutti Di Pietro è stato invitato a dire la sua. Senza mezzi termini il ministro delle infrastrutture ha detto che la situazione della giustizia in Italia è completamente degenerata. Alle urla indignate del pubblico che chiedeva l’intervento del governo l’ex PM ha risposto senza mezzi termini che questo governo non avrebbe fatto assolutamente nulla e che lui stesso nulla può fare se non schierarsi apertamente con i “giusti” perché l’alternativa a questo governo (Berlusconi) sarebbe ben peggiore. Platea divisa, buhh di disapprovazione e alla fine la sensazione netta che l’unica cosa sacrosanta sono le parole dei giovani che dal pubblico urlano e invitano tutti a farla finita con l’indignazione. E’ l’ora di fare qualcosa in prima persona.
Ed eccomi qui a scrivere l’ennesimo post ignorato da tutti. Avanti ieri non l’avrei fatto certo com’ero che fosse tutto inutile. I ragazzi della break dance mi hanno fatto cambiare idea. Un balletto che ha visto ragazzi vestiti di bianco, i buoni, “combattere” a colpi di spettacolare break dance contro ragazzi vestiti di nero, la mafia, con 2 bambini di non più di 7 anni a fare da star. I neri sembrano vincere, poi i bianchi recuperano, all’improvviso alcuni bianchi indossano maglie nere, tutto sembra mischiarsi e poi alla fine uno dei 2 bimbi decide di togliere il bianco e indossare il nero. Triste finale ma che aiuta a riflettere. Insomma… se non facciamo capire alle nuove generazioni l’importanza di certi ideali allora è proprio finita.


Commenti da Facebook

1 Commmento

  1. vince_ditaranto

    Buongiorno a tutti. Il buon Ciffo ha già raccontato sapientemente i momenti salienti della interessante serata di ieri.

    Sempre toccanti le parole dei personaggi ormai noti, ahimè, per il loro impegno contro la mafia, da Alfano a Pecora passando per Masciari. Gradevole il momento della coreogragfia di break dance, davvero centrata.

    Dopodichè di riflesioni e commenti se ne possono fare una miriade, ma non vorrei annoiarvi. Sinceramente sono rimasto un po deluso dall’assenza di Forleo e De Magistris, ma sarà per la prossima volta.

    Vi racconto le poche parole che sono riuscito a scambiare con Di Pietro.

    Dopo essermi avvicinato mentre stavamo uscendo dal teatro e avergli fatto i complimenti per la sua coerenza politica (relativa all’assenza di coerenza degli altri, sia chiaro) gli ho chiesto se potevo rubargli 30 secondi, lui mi ha fatto un cenno affermativo e gli ho fatto una domanda….anzi “la domanda”: “Lei che di giustizia se ne intende, come vede la posizione di De Magistris? Lo trasferiranno?”. Lui, senza parlare, mi ha guardato e ha fatto di si con la testa, sinceramente rammaricato. Allora io ho incalzato e gli ho chiesto: “Come si fa a parlare di un CSM autonomo se ci sono membri laici eletti dal Parlamento, che prendono in mano le impugnazioni contro questo o quel magistrato, come nel caso Forleo di pochi giorni fa?”. Lui mi guarda e con gesto di assenso mi dice:”Ti sei risposto da solo!”.

    Che dire, bella esperienza. Cercheremo di intercettarne delle altre.

     

    Buona giornata

     

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