L’angelo sterminatore

Siamo in piena, tiepidissima (almeno per come appare a chi non è addentro ai palazzi), campagna elettorale dagli esiti, a dire dai pronostici, scontati.

Che Dio non voglia che si realizzino!

Ma per quanto invochiamo e speriamo, pare che dobbiamo rassegnarci a riavere Lui, neanche tanto sotto mentite spoglie. Non mi sembra che i partiti che gli si oppongono facciano gran che per far cambiare idea agli italiani. Soprattutto non lo fa il PD che – nel solco di una lunga tradizione che gli viene dal PCI – sembra non trovi di meglio che ricorrere a qualche pompiere per venire a patti con l’avversario senza che si versi sangue.

Il ruolo dei combattenti giustizieri lo hanno assunto in cambio le Iene che vanno scoprendo gli altarini dei 5 Stelle, quello che si diceva sarebbe stato il partito vincitore. Per usare una metafora ospedaliera, è come se a fare delicati interventi chirurgici fosse il giornalaio o un inserviente dell’ospedale.

Ovviamente nessuno si chiede neanche più perché non siano i politici a denunciare le malefatte della politica. Neanche quelle della parte avversa. Ci saranno pure degli onesti fra loro, ma non vedono, non sentono e, soprattutto, non parlano.

Si dirà che le Iene strumentalizzano, ma il fatto è che danno le prove di ciò che denunciano. Perché non l’hanno fatto altri.

 

 


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