Il feudalesimo del Pd lucano

Il feudalesimo del Pd lucano: “Polese mi ha contattata per ricostruire il Partito con Calenda”

Donatella Pascale, che si era dimessa da assessore, risponde: La proposta mi ha indignata come donna e cittadina lucana

Ieri sono stata contattata da Mario Polese (segretario Pd Basilicata ndr) e suoi collaboratori. Mi rivelano l’intenzione di ricostruire il Partito Democratico, a guida Calenda, con un rifacimento della attuale segreteria regionale proponendomi un ruolo nella Direzione del partito e portando fuori Vito Santarsiero e Piero Lacorazza così da rifarsi, evidentemente, una nuova faccia, ma dove la sostanza non cambierebbe.Una foglia di fico davanti all’ennesimo tentativo di perpetuare una politica fondata su logiche clientelari.

Pensavo che le mie dimissioni, contrassegnate da un forte disaccordo su questa politica dei privilegiati, fossero state chiare invece sono state chiuse fuori la porta della loro arroganza.

Come se non avessimo già dato abbastanza noi giovani lucani: ci hanno rubato il futuro, desertificato il territorio, represso ogni capacità e merito.

Loro che sono stati la rovina del territorio ora chiedono il salva-gente, oggi che stanno affogando nel mare di quella indifferenza, depressione economica e culturale che loro stessi hanno creato con barche di promesse.

Proposta che non suscita nessuna lusinga, anzi, la mia è profonda indignazione, in primis come donna, per aver sottovalutato la mia forza, secondo come lucana per aver ignorato la mia determinazione e coerenza.

Rispondo: no, grazie! Questo è il feudalesimo della Basilicata: non imparate mai.

Donatella Pascale


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