NON SENTO, NON VEDO, NON PARLO

rimosso dall’autore 


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9 Commenti

  1. torrevetere

    da quello che si sente in giro pare che della società che prenderà in gestione il servizio di accertamento dei ruoli della tarsu faccia parte un tecnico locale molto vicino all’amministrazione comunale e che la società esterna sarebbe solo un prestanome.

    Qualcuno sa dire se tutto ciò corrisponde a verità?

  2. tm

    visto il notevole interesse suscitato dall’argomento e la grande attenzione dimostrata un po da tutti verso i problemi legati al clientelismo nel nostro paese ho deciso di rimuovere il post.

    buona giornata a tutti

    tonino

    1. ciffo

      Che senso ha rimuovere il contenuto?
      Ti autocensuri? Ti immagini la Gabanelli di Report che dopo anni di denunce e storture portate in prima serata rinnega tutte le sue inchieste?
      Il poco interesse è la naturale conseguenza della nostra stessa natura. Siamo tutti furbi, chi più chi meno, abbiamo tutti (più o meno) ammirazione per chi ha saputo farsi strada anche a scapito di gente onesta, spesso chi si indigna lo fa più perché non è riuscito lui stesso a prendere un pezzo di torta piuttosto che per la spartizione stessa, e i pochi che rimangono forse hanno già abbastanza problemi per inimicarsi i tanti colpevoli.

      Rimanendo abbastanza in tema invito tutti a vedere la puntata di REPORT di domenica scorsa. In un’ora sono stati riassunti con chiarezza tutti gli inciuci e le storture che hanno permesso all’impero mediaset e a re silvio di diventare quello che sono pur non avendo alcun merito.
      E purtroppo per molti queste storture sono cose fatte bene, cose di cui andar fieri, motivi in più per adorare il sultano. 🙁
      Qui il video di REPORT

      ITALIA COMMISSARIATA!

    2. ciffo

      E se il disinteresse generale dei montesi ti lascia perplesso leggiti questo interessante post del solito Vulpio sugli inciuci che hanno permesso a Taranto di diventare la città più inquinata d’Italia e, contemporaneamente, la più disastrata dal punto di vista economico:

      Oggi vi raccontiamo una cosa che probabilmente, ancora per molto tempo, non leggerete su nessun giornale, che non ascolterete su nessuna televisione e su nessun canale radio. Vi parleremo di un fatto che, invece, una informazione libera e responsabile dovrebbe titolare a nove colonne sulle sue prime pagine o dovrebbe dare come prima notizia nei telegiornali e radiogiornali. Oggi noi vi parleremo di Taranto.
      Taranto, si è scoperto qualche tempo fa, è la città più inquinata d’Europa per emissioni industriali.

      Taranto produce il novantadue per cento della diossina italiana.

      Taranto è ammorbata da sostanze cancerogene teratogene come gli idrocarburi policiclici aromatici come il mercurio, l’arsenico, il piombo,
      tutte sostanze che vengono dalle sue principali industrie che non sono industrie di poco conto, ma sono industrie che si chiamano Ilva, la più grande acciaieria d’Europa, si chiamano Eni e la sua raffineria, che si chiamano Cementir,
      laddove si produce cemento. Queste tre industrie, che sono le più grandi, oltre che ammorbare Taranto e a contribuire in maniera pesante all’aumento dei tumori, delle malattie leucemiche, quindi ad uccidere i tarantini come mosche, non pagano l’Ici al comune di Taranto fin dal 1993, anno in cui l’imposta comunale sugli immobili venne istituita per Legge.
      L’Ilva, per esempio, ne paga solo una parte, circa tre milioni e mezzo, l’Eni non paga circa sette milioni di Ici ogni anno, la Edison,
      altra industria, non paga due milioni e duecentomila euro l’anno di
      Ici. Poi c’è la Cementir che non paga circa centomila euro l’anno, ma questa somma, rispetto alle altre, rischia soltanto di apparire una multa un pochino più salata. In quindici anni, fino al 2007, tutte queste industrie non hanno pagato complessivamente centosettantadue milioni di Ici fra imposte, interessi e sanzioni.
      Questo significa che ogni tarantino ha pagato ottocentodieci euro a testa, quello che potremmo tranquillamente chiamare il “pizzo” che la città di Taranto ha pagato a questi, diciamo, nuovi Casalesi?
      Le cose sconvolgenti sono due: la prima che questa Ici non verrà più pagata per il suo ammontare perché dieci anni, dal 1993 al 2002, sono coperti
      dalla prescrizione, cioè di questi 172 milioni, all’incirca 120 milioni, non potranno più entrare nelle casse del comune di Taranto.
      La seconda cosa sconvolgente è che per la prima volta, dopo quarantotto
      anni, la nuova giunta comunale che si è insediata a Taranto diciotto
      mesi fa, anche per merito di un nuovo assessore, una signora che si
      chiama Fischetti ,che è un tecnico prestato alla politica proveniente dall’Agenzia delle entrate, ha disposto assieme al sindaco Stefàno un accertamento fiscale.
      Ma ci viene da ridere, scusate, perché abbiamo scoperto che questa è la prima ispezione fiscale
      che ha subito l’acciaieria più grande d’Europa in cinquant’anni ed è la
      prima ispezione fiscale che hanno subito anche le altre industrie di
      cui stiamo parlando.
      Noi abbiamo anche scoperto che questo è accaduto per una ragione molto
      semplice: fino all’anno scorso, il servizio dell’Ici è stato appaltato
      a una società di Taranto che si chiama Emmegi s.r.l., che sta per Mimmo Greco, titolare di questa società, che simpaticamente a Taranto chiamano il papa.
      Questa società ha riscosso per conto del comune l’Ici. Come mai non ha
      fatto nessun controllo? Questa è una bella domanda che tutti dovremmo
      porci, perché intanto l’Ici è una tassa che si autocertifica, quindi
      cosa facevano queste industrie? Autocertificavano l’Ici che passavano
      alla società che aveva appaltato il servizio e che questa, a sua volta,
      girava pari pari al comune di Taranto.
      Mai nessun controllo e poi si scopre, per la prima volta, che vi è questo grande ammanco.
      Un’altra cosa molto grave è che la città di Taranto è il comune che ha
      fatto registrare in tutta la storia d’Italia il più grande buco
      finanziario: ha dovuto dichiarare fallimento per l’astronomica cifra di
      un miliardo e duecento milioni di euro.
      Voi capite bene come, andando a scovare fatti come questo, si capisce un po’ meglio perché un comune fallisca.
      Tutto questo è davvero allarmante, però noi abbiamo voluto dirvelo
      perché io, facendo il giornalista, ho scritto un’inchiesta su tutto
      questo, e sto aspettando, d’accordo col mio giornale, che l’inchiesta
      venga pubblicata. Non credo che ci saranno ragioni per non pubblicarla,
      però siccome l’interesse pubblico di questa cosa è molto alto e siccome
      questo servizio è già da tempo realizzato, è stata una bella idea
      quella di venire qui con Daniele, che in questo momento mi sta
      inquadrando e sta ascoltando le cose che io dico, sotto il cavallo della Rai, perché questo splendido esemplare di equino possa correre e sbizzarrirsi libero per i prati, come dovrebbe essere l’informazione pubblica, a cui tanto noi teniamo, compresi i nostri colleghi direttori dei telegiornali della Rai, Mediaset e di La7, che tutti quanti insieme potessimo un giorno raccontare al mondo com’è che Taranto, che è in Italia e in Europa, sia la città più inquinata d’Europa per emissioni industriali e com’è che soltanto a Taranto vi possa essere un quartiere come il Tamburi,
      chiamato il quartiere dei morti che camminano, perché l’esempio di un
      sobborgo industriale di una città sulla quale poi è sorta l’industria
      come neanche, forse, in Pakistan accade non è una mia battuta.
      Sono sicuro che questa storia la ascolterete nei telegiornali, la vedrete sui giornali e la sentirete anche in radio.
      "

       

      1. tm

        Caro Felice ho rimosso il post non per autocensurarmi ma perchè credo che sia arrivato il momento che altri si assumino la responsabilità di denunciare il malcostume diffuso che investe Montescaglioso.

        Ogni volta che scendo incontro sempre qualcuno che mi vuole raccontare la sua vicenda, mi parlano di ciò che avviene nei meandri della politica, di come si assumono parenti e amici stretti e di come si tace per complicità o semplicemente perchè un consigliere comunale ha un parente stretto interessato a una sistemazione o a una assunzione.

        Forse si aspettano che quello che pubblicamente non si ha il coraggio di dire a Monte lo possa fare io da Fidenza scrivendo sulle pagine di Monte.net.

        A questi nostri amici voglio dire rimuovendo il mio post che questo è il modo più sbagliato di affrontare i problemi.

        Quello che io scrivo resterà sempre senza risposta perchè nell’immaginario colletivo sarà sempre visto come una mustazzata. Mi duole ammetterlo ma è cosi:

        Quante risposte da parte degli interessati hanno avuto i miei post? Nessuna.

        Io posso continuare  ma le mie denuncie non sortiranno mai alcun effetto, diversamente ritengo che gli effetti si potrebbero vedere se a scrivere fossero i diretti interessati, quelli che si vedono sorpassare nelle graduatorie dai raccomandati di turno, quelli che si vedono togliere il diritto di partecipare ai concorsi, quelli che sono disoccupati e con figli da mantenere e vedono assumere persone che economicamente stanno meglio o che hanno altri familiari che lavorano. A quelle persone, a coloro che mi fermano e aspettano che sia io a denunciare certi fenomeni voglio dire che sono loro i primi responsabili della loro vita e loro la devono difendere a denti stretti contro tutti gli abusi e le angherie di poltici corrotti che hanno fatto del loro potere un meschino strumento per i loro malaffari.

        Non serve continuare a lamentarsi se poi non si ha il coraggio di urlare tutta la propria rabbia in faccia a coloro che ci stritolano e annullano la nostra dignità.

        tonino

        1. vince_ditaranto

          Ciao Tonino,

          devo purtroppo concordare con te sulle motivazioni che ti hanno spinto a rimuovere il post. E’ avvilente vedere come chi DAVVERO dovrebbe chiedere trasparenza e chiarezza non muove un dito.

          "Fammi stare zitto, magari la prossima volta va bene a me…..". Credo che considerazioni di questo tipo regnino nelle discussioni che le famiglie montesi consumano intorno alla tavola. Con il capo famiglia che "crede" di istruire i figli su come si sta al mondo, su come si deve essere più furbi degli altri…ecc ecc….insomma si vuole applicare imperterriti quel pragmatismo di cartapesta che "gli anziani" (non solo anagraficamente) credono ancora che paghi. Purtroppo non si capisce che tali atteggiamenti alimentano solo sottomissione.

          Devo però ribadirti caro TM che i pochi commenti non c’entrano tanto con quanti hanno effettivamente letto il post. Infatti vedo che tantissimi hanno letto….ma pochi hanno commentato. Ovviamente i soliti che scrivono non avranno voluto ribadire ancora una volta il loro sbigottimento. Per chi scrive da tempo sembra ribadire sempre lo stesso concetto, serebbe stato interessante registrare commenti da gente "nuova". Cmq…..la cosa importante e che alcune cose vengano dette……può sembrare non serva a niente, ma credo un piccolo mattoncino nella consapevolezza di ognuno di noi può averlo messo.

          A presto tonino….e rimetti il post 😉 

          1. tm

            Avvilente? sai cosa è davvero avvilente caro Vincenzo essere fermati per strada da persone veramente incazzate per quello che succede e leggere la disperazione di chi si sente impotente di fronte a tanta sfacciataggine di coloro che impunemente continuano a fare della cosa pubblica una cosa a loro esclusivo uso e consumo.

            E’ avvilente parlare con esponenti del coordinamento del PD o con consiglieri di maggioranza e sentirli inveire contro i loro capi nei discorsi privati e invece comportarsi come le pecore quando all’interno delle loro sedi sono chiamati a dire la loro e invece preferiscono restare muti come dei pesci.

            E’ avvilente constatare che le dichiarazioni pubbliche del Coordinatore del PD sul problema dei COCOCO restano parole al vento perchè qualche suo consigliere comunale ha posto dei veti:

            E’ avvilente vedere persone che restano fuori da supplenze alla scuola per mancanza di punteggi e ritrovarle dopo una settimana di nuovo dentro dopo l’intervento del politico di turno.

            E’ avvilente vedere la fila di parenti illustri che affollano le corsie dell’ospedale di Matera.

            E’ avvilente vedere consiglieri comunali che hanno fatto la loro campagna elettorale contro il clientelismo e ora vederli con il tappo in bocca perchè sono essi stessi fruitori di pratiche clientelari.

            Tutto ciò è avvilente caro Vincenzo e tante altre cose ancora, ma la cosa più avvilente è vedere la rassegnazione con cui una intera comunità accetta tutto questo senza la più piccola reazione.

  3. For Peace

    Concordo a pieno con ciffo, tutto. Caro TM ti premetto che mi sento ancora parte di un pensiero politico, cioe’ quello del caro Vendola un pò più Verdeggiante, sento però una solitudine offertami proprio dai miei stessi inquilini cosiddetti di sinistra. Non credo che tu da uomo di sinistra possa ergerti a paladino della trasparenza, potresti farlo da uomo e basta, non credere di dare lezioni di moralità. Se vogliamo davvero cambiare dobbiamo essere disposti a costruire. Le trasmissioni di rai tre, i vari Travaglio ecc fanno il loro ottimo lavoro, questo però non lo dobbiamo confondere con la poilitica. Speriamo solo che il progetto di Vendola possa essere attuato e che anche a Monte si possa ritornare a sperare di vincere. Di certo non possiamo farlo con il disfattismo.Evviva Vendola, evviva la democrazia.

    1. tm

      caro for peace solo per puntualizzare io non mi voglio assolutamente ergere a paladino di nulla, le mie battaglie le faccio sia a titolo personale sia come uomo di sinistra perchè credo profondamente in quello che dico. Per quanto riguarda Vendola forse ti è sfuggito ma sono uno dei protagonisti insieme a Vendola e a tanti altri compagni della svolta di <Chianciano e ho aderito fin dal primo minuto al progetto di Vendola perchè lo ritengo l’unico che possa dare la spinta per la ricostruzione di una sinistra ormai allo sbando.

      con affetto tonino

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