Le mani del governo sul petrolio lucano

Ho appreso oggi questa notizia uscita 5 giorni fa su un sito www.asca.it un agenzia di stampa quotidiana nazionalee un po mi viene lo sdegno e perciò vorrei condividerla con voi …se divido lo sdegno con voi a me resta meno sdegno e cosi mi sento meglio Undecided:

13-05-2009

BASILICATA: REGIONE, LE MANI DEL GOVERNO SUL PETROLIO LUCANO (ASCA)

 Potenza, 13 mag – ”Gli abitanti della Basilicata trattati allo stesso modo di paesi come la Nigeria, l’Angola o la Guinea Equatoriale: da oggi, per estrarre il petrolio dal sottosuolo nella nostra regione e’ sufficiente un accordo fra il Governo e le multinazionali, alle quali bastera’ andare a Roma e contrattare con il ministro Scajola. Alla Basilicata nessuno dovra’ chiedere nulla o dare in cambio qualcosa: sono saltate le garanzie per la salvaguardia del territorio e quindi ogni possibilita’ per la Regione di negoziare benefici per il suo territorio e i suoi cittadini”. Lo spiega il Dipartimento Ambiente della Regione Basilicata in relazione al disegno di legge approvato in Senato che modifica le norme per l’estrazione degli idrocarburi. ”Questo meccanismo perverso e’ il risultato di un’operazione in cui sono complici e conniventi il Governo di destra e le grandi multinazionali del petrolio: sono gli effetti del disegno di legge approvato oggi al Senato chiamato ”Sviluppo e internazionalizzazione delle imprese”, sulla base del quale i permessi di ricerca e le concessioni per l’estrazione di idrocarburi possono essere rilasciati senza l’Intesa Stato-Regione, bensi’ con un procedimento unico in capo all’Amministrazione dello Stato. Si torna indietro di dieci anni privando la Regione del suo potere di autodeterminazione e riducendola, appunto, a colonia. Come se non bastasse – prosegue la nota – la legge cambia anche le norme sulla Valutazione di impatto ambientale, che sarebbe richiesta soltanto per le attivita’ di perforazione dei pozzi e sarebbe affidata ora all’Unmig (Ufficio nazionale minerario per gli idrocarburi e la geotermia), un organismo statale periferico del Ministero per lo Sviluppo economico, neanche di quello dell’Ambiente. Speravamo che almeno in questa occasione il ministro Prestigiacomo difendesse le prerogative del suo dicastero senza farsi fagocitare, come accade anche per il nucleare, dal collega dell’Economia. In pratica, e’ stata messa a punto una joint venture in cui Governo e compagnie gestiscono un’iniziativa comune per poi dividerne gli utili. E non fa niente se per agevolare le imprese si impoverisce una regione. Sono anche questi, in fin dei conti, gli effetti del federalismo, per cui cio’ che appartiene alla Lombardia (il gettito fiscale delle imprese, ad esempio) resta nelle casse di quella Regione, mentre cio’ di cui dispone la Basilicata, gas, petrolio e risorse naturali, viene espropriato”. res-rus/cam/ss


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