mercoledì 24 Aprile 2024

MINE VAGANTI attraverso i cinque sensi

Com’è l’ultimo film di Ferzan Ozpetek? Divino come tutti i suoi film. Io vi racconto quello che ci ho visto aldilà della trama.

Olfatto: ho respirato gli odori di una terra assolata, del mare, del vento quando soffia fra gli ulivi.

Udito: ho sentito le voci delle donne pettegole dei paesini, le voci delle coscienze, che urlano imprigionate in un corpo che non gli appartiene. Ho sentito troppi cuori palpitare in maniera diversa, per amore di un figlio o di un nipote, cuori di uomini e donne oltre all’essere uomini o donne. Li ho sentiti battere e soffrire per il dolore, in nome di un’idea, un ricordo, per una scelta altrui, per un’amara accettazione.

Gusto: ho assaggiato la pasta, gialla, lunga, corta, morbida e calda, ubriacandomi di nocino e abbuffandomi di dolci, fino a morirne sazia.

Vista: ho intravisto una punta d’invidia negli occhi di Tommaso e Antonio, moderni Caino e Abele in lotta per la libertà di affermazione del proprio sé. L’ho intravista nella splendida e triste Alba, per un amore impossibile; nella madre che non sarà nonna; nella serva per non essere padrona. Ho intravisto anche la fierezza, l’orgoglio, l’accettazione della delusione, l’indecisione, il timore, la gelosia.

Tatto: ho toccato la sabbia, fine e fresca, le scarpe, la pietra gialla di tufo e le zolle brune, la morte e la penna per scrivere queste cose e riconoscere che le emozioni sono universali.


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2 Commenti

  1. vince_ditaranto

    Sweden, come al solito non deludi mai, poche volte ti affacci su Monte.net ma lasci sempre il segno Surprised.

    Mi è piaciuta tantissimo la tua recensione. Mi sa che ti devo scritturare per la mia rubrica di cinema Wink.!

    Ci vediamo presto in via delle Marcinelle…!!!!!!!

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