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trentennale del terremoto dell’80

Il trentennale del terremoto dell’80 sarà ricordato nelle provincie di Salerno e di Avellino, con diverse manifestazioni, convegni e mostre. In particolare il 24 Novembre vi sarà il raduno dei volontari che all’epoca si prodigò per portare aiuto alle popolazioni colpite. A queste ricorrenze sono stati invitati con molta insistenza diverse persone di Montescaglioso che il 23 novembre dell’80 si recarono in Irpinia per soccorrere i feriti, realizzare baracche e purtroppo scavare anche dei morti. Il gruppo di Montescaglioso si distinse per l’efficenza e la generosità con la quale si prodigò nei soccorsi, ricevendo all’epoca la gratitudine delle popolazioni del posto.

A distanza di trenta anni quelle stesse popolazioni si sono ricordate dei montesi, e hanno cercato i nomi di quei ragazzi allora ventenni, contattandoli uno per uno per invitarli alle celebrazioni ed esprimere ancora oggi a distanza di trenta anni la loro gratitudine.

Peccato che di quei giovani di allora si ricordano gli altri e se ne dimentica la nostra Amministrazione che organizza la visita dal Papa per il trentennale e non si degna di contattare nessuno di coloro che in nome della solidarietà scrissero il nome di Montescaglioso trà i comuni che si distinsero per i soccorsi.

A nome mio, e dei tanti che con me vennero in Irpinia in quella triste circostanza rivolgo un grazie all’amministrazione comunale di montescaglioso per essere stati ignorati, dal momento che il nostro vero riconoscimento lo abbiamo avuto in quei giorni leggendo sul volto della gente del posto la vera gratitudine.

Il programma del trentennale lo trovate per intero su facebook cercando il gruppo "trentennale terremoto dell’80"

 

MANIFESTAZIONE

"L’ITALIA CHE TREMA

 23 NOVEMBRE 1980 – 06 APRILE 2009 "

                  

La memoria. La denuncia. La speranza. Sono le tre direttrici lungo le quali prende forma e si snoda la manifestazione "L’Italia che Trema", organizzata dalle associazioni Senza Periferie, Gli amici di Eleonora e Il Cratere in occasione dei trent’anni dal terremoto che ferì mortalmente la provincia di Salerno e l’intera Campania e parte della Basilicata. 

La memoria di ciò che è stato.

La denuncia di ciò che non avrebbe dovuto essere.

La speranza di ciò che potrà essere.

La manifestazione "L’Italia che trema" si svolgerà in due momenti differenti.  A Salerno dal 20 novembre al 30 novembre 2010. All’Aquila, in collaborazione con le istituzioni locali, nel mese di aprile in occasione dell’anniversario del terremoto che nel 2009 ha colpito la popolazione abruzzese.

La manifestazione "L’Italia che trema" è un occhio appassionato che guarda al passato per tenere alta l’attenzione sul presente e rappresentare così un monito per il futuro. Un viaggio doloroso fatto di immagini video, fotografie e testimonianze che attraverserà la nostra regione fino a giungere in terra abruzzese, all’Aquila, comune sconvolto nell’aprile di un anno fa da un terribile evento sismico. Il tutto per sancire anche un gemellaggio tra le due comunità. Un abbraccio solidale tra chi è stato  costretto non solo a fare i conti con la forza devastante della natura ma anche con gli effetti, altrettanto devastanti e drammatici, della sciattezza e della incapacità dello Stato. E questo non tanto, e non solo, nella gestione dell’emergenza. Sciattezza e incapacità soprattutto nel governare la successiva e delicata fase per il ritorno alla normalità: le lungaggini della cosiddetta "ricostruzione", le troppe zone d’ombra nell’azione della macchina pubblica, il confine tra la legalità e l’illegalità sempre più sottile e quasi impercettibile hanno ammazzato, pur essendo ancora in vita, l’esistenza di tutte quelle persone che non erano finite sepolte dalle macerie. Donne, uomini e bambini costretti a sopravvivere per decenni in abitazioni provvisorie divenute permanenti. Per molti di loro veri e propri containers della vergogna che inesorabilmente si sono trasformati nell’unico tetto possibile. Per troppo tempo.

 La manifestazione "L’Italia che Trema"  ha l’obiettivo di avviare un vero e proprio percorso socio-culturale-politico che porti la città di Salerno e quella dell’Aquila ad un gemellaggio partendo dall’esperienza tragica del terremoto che ha, nei fatti, accomunato le due comunità. Questo percorso è stato già avviato con la manifestazione del 13 luglio 2010, a Salerno, organizzata dalle associazioni  Senza Periferie e Gli Amici di Eleonora.  In quella occasione la città capoluogo ha ospitato nell’ambito di un convegno che si è svolto presso l’Ave Gratia Plena, nel centro storico, Stefania Pezzopane, già presidente della Provincia dell’Aquila ora assessore alla Cultura, alle Politiche sociali e alle Ricostruzione presso il Comune dell’Aquila.

La manifestazione "L’Italia che trema" vuole da un lato riportare alla luce storie e avvenimenti legati al terremoto del 1980. E questo intende farlo dando voce a quelle persone che ancora oggi, a distanza di trent’anni dal sisma, non hanno ricevuto da parte delle istituzioni soluzioni appropriate alla gravità della situazione. Dall’altro intende invece denunciare quella "ricostruzione"  umana e materiale che resta in molti casi ancora incompiuta o quantomeno gestita senza  la doverosa e adeguata tutela della popolazione.

La manifestazione "L’Italia che trema" si pone come strumento di analisi sociale, politica e culturale. Attraverso il racconto e le fotografie di vita privata e quotidiana di chi ha vissuto da protagonista-vittima gli anni del post-terremoto, si svilupperà una riflessione profonda su ciò che si è consumato non solo nei momenti immediatamente successivi alla scossa del 23 novembre del 1980. La riflessione sarà incentrata soprattutto sugli anni che hanno fatto seguito a quel drammatico momento. Gli anni infiniti e dolorosi della ricostruzione che hanno stravolto l’esistenza e le aspettative di vita di milioni di persone

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