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Risposta a Franco Lomonaco

Caro Franco,

ho appena preso visione del tuo invito a partecipare all’incontro, in un vicolo il cui nome è tutto un programma, perché così si possono proporre “cose” per Matera 2019 e non per Matera 5019.

Ti confesso che non sono stato colpito dal dubbio morettiano (nel senso di Nanni) se venire e mettermi in disparte o se non venire. Ho subito deciso di non venire e ti spiego i motivi.

Noi ci conosciamo da molto tempo.

Io so come lavori tu e tu sai come lavoro io. Fin dai tempi delle cooperative ne abbiamo proposte di “cose” (anche se preferirei parlare di “programmi”, di “progetti”, di “interventi” a largo respiro) puntualmente attuate da altri con elargizioni milionarie ed affidate a personalità che alla fine hanno dimostrato le loro incapacità (vedi, per esempio, il corso sul linguaggio cinematografico per gli insegnanti organizzato dalla Regione Basilicata e tenutosi un po’ di anni fa al Mediafor, durante il quale al sottoscritto gli insegnanti hanno chiesto di prendere il posto dei docenti perché venivano continuamente messi di fronte alle loro impreparazioni. Oppure quello, pomposamente riservato ai “manager culturali”, al quale hai partecipato anche tu e che alla fine abbiamo gestito da docenti e non da discenti realizzando anche un video per il quale erano tutti impreparati).

Ora, se permetti, sto alla finestra, libero di criticare, con cognizione di causa, il Comitato Promotore di cui fanno parte il Comune di Matera, il Comitato Matera 2019, la Lucana Film Commission di Basilicata e la Sopraintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici della Basilicata (qualcuno vorrebbe aggiungerne altri?) che altro non sa fare che proporre la proiezione de Il vangelo secondo Matteo di Pasolini in tutti i Comuni della Basilicata non certo per farlo conoscere a tutti ma per rimpinguare di milioni di euro il sempre furbetto Gaetano Martino, patron della Cineteca Lucana, che mette a disposizione una copia restaurata del film. Angelo Cotugno, consigliere del Comune di Matera, docet.

E libero anche di criticare, ancora una volta, la Cineteca Lucana finanziata con i soldi nostri dalla Regione Basilicata (a proposito qualcuno sa quanto versa annualmente la Regione?) ed ubicata in uno sconfortante deserto nelle campagne di Oppido Lucano.

Soprattutto libero di realizzare artigianalmente “cose” e di regalarle, senza chiedere il permesso a nessuno,  come ho fatto per il video su Chet Baker che ha riscosso un notevole successo. Inutile dire che lo spirito che anima tutto questo è quello di fornire a tutti, gratis, un documento unico prima che qualcuno possa appropriarsene dichiarando che è di sua proprietà, come è già successo e tu lo sai molto bene.

Ripeto, di “cose” ne abbiamo fatte tante. Una per tutte, il video di montaggio sui film girati in Basilicata, al quale abbiamo dato il titolo di Prendimi, un video che, nonostante metta insieme spezzoni di film,  commuove ad ogni proiezione. Ebbene una Film Commission seria, preparata, dovrebbe conoscere queste realtà e se le conosce e sono di suo gradimento dovrebbe chiamare a sé chi ha realizzato tali progetti, sia pure con pochi mezzi, fornire loro le attrezzature adeguate e richiedere di realizzarne un altro più completo e più articolato. Ad un proposta del genere io risponderei che ci lavorerei gratis.

In conclusione, caro Franco, preferisco guardare con occhi nuovi bianche e soffici nuvole, “straziante meravigliosa bellezza del creato” come le definisce il burattino Totò-Iago, nel film breve Che cosa sono le nuvole di Pier Paolo Pasolini. Sempre per rimanere in tema.

Un abbraccio, Franco

Franco Mazzoccoli:

View Comments (1)

  • La tua lucida panoramica sullo "Stato delle cose" la condivido in pieno. Intanto ti ringrazio per quello che fai per la "condivisione" delle tue ricerche. Grazie davvero, anche a nome di tutti coloro che apprezzano e non commentano.

    Che dire del "restare alla finestra".

    Io ... preferisco guardare con occhi nuovi bianche e soffici nuvole, “straziante meravigliosa bellezza del creato” .... e scendere per strada a "Cantarlo nelle piazzette in cui si incontra la gente" 

    Un abbraccio. Grazie!

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