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Archeologia a Montescaglioso.

Si è conclusa in questi giorni la prima annualità della campagna di ricognizione archeologica del territorio di Montescaglioso, progettata ed organizzata dalla ” Scuola di Specializzazione in Archeologia di Matera ” (Università di Basilicata) d’intesa con la Soprintendenza Archeologica della Basilicata. Alla realizzazione del progetto ha collaborato il Centro di Educazione Ambientale di Montescaglioso che ha reso disponibile per la ” Scuola “, una serie di dati storici sul territorio acquisiti negli anni scorsi, nonché il supporto logistico. La collaborazione tra Scuola di Archeologia e CEA, sarà una costante delle ricerche da svolgere nei prossimi anni, poiché è ormai prossima la sottoscrizione, in tal senso, di un protocollo d’intesa tra i due soggetti. Al progetto hanno partecipato un cospicuo numero di allievi della Scuola e tra questi alcuni studenti di Montescaglioso. L’attività è un progetto pluriennale della Scuola di Archeologia che si sviluppa su basi tecnologiche molto avanzate: informatizzazione dei dati, uso del satellite, georeferenzialità dei siti. La ricognizione fotografa la ricchezza archeologica di Montescaglioso e rende disponibile per il Comune, informazioni importanti per le politiche di tutela e gestione del territorio. Sulla base delle informazioni raccolte è possibile realizzare interventi di valorizzazione, ma soprattutto programmare corretti e tempestivi interventi preventivi allorché i siti individuati fossero interessati dalla realizzazione di opere pubbliche e dall’espansione edilizia.

La realizzazione del programma a Montescaglioso, segnala l’importanza archeologica del nostro territorio. Ormai si definisce sempre più chiaramente il ruolo, tutt’altro che secondario, del paese nell’assetto e nella storia del metapontino delineando nuovi ipotesi di ricerche. Purtroppo il territorio e l’abitato sono stati e continuano ad essere massacrati dagli scavi clandestini. Attività di “ tombaroli “ che alimentano il mercato illegale dei reperti archeologici. Basti pensare al saccheggio operato negli anni sessanta / settanta nella grandiosa necropoli del Belvedere / Serre, innescato dalla urbanizzazione dell’intera zona: solo in questa area sarebbero oltre un migliaio le sepolture scavate clandestinamente. La massa delle informazioni raccolte potrà essere anche un utile strumento di contrasto su questo fronte.

La ricerca ha interessata una parte minima del territorio di Montescaglioso ma ha già restituito nuove ed importanti acquisizioni: ipotesi circa gli insediamenti più antichi nel nostro territorio e la presenza di strutture produttive tardoimperiali che colmano una sorta di “ buco nero “ nella storia di Montescaglioso, collegando la fase altomediavale attestata da fonti scritte risalenti all’anno 893, alle fase tardorepubblicana. I risultati delle ricerche, dopo la conclusione di studi, verifiche e informatizzazione dei dati, si auspica, possano essere oggetto di presentazione ed allestimenti da realizzare nell’abbazia, nella prossima Primavera / Estate, a cura della Soprintendenza Archeologica della Basilicata, Scuola di Specializzazione in Archeologia di Matera, degli studenti e dei docenti che hanno realizzato il progetto. Franco C.

 

CEA:
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