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ENERGIA: Malaparata.

MALAPARATA: Laboratorio teatrale per la costruzione di una Parata di strada (a cura di Andrea Santantonio, Nadia Casamassima e Rita Felicetti)

Evento realizzatoll’ambito del ” Progetto ENERGIA 2007 ” della REDUS (Regione Basilicata). 

16 – 20 ottobre 2007 (ore 18,00 – 21,00) – “Malaparata” per le vie cittadine,  20 ottobre 2007, piazza S. Francesco ore 17,00

La finalità principale del corteo è quella di riprendersi la strada dalle automobili. Il corteo è preparato durante un laboratorio teatrale di tre giornate ed è concepito come l’insieme di una processione religiosa, una manifestazione politica e una sfilata carnevalesca. Il corteo prevede 5 fermate, ad ogni sosta di un quarto d’ora un poeta, su una piccola panca, decanta con enfasi le sue poesie ad alta voce. Le poesie, stampate su un volantino, sono regalate al pubblico.

Altri personaggi ed oggetti ispirati alla cultura popolare compongono il corteo. Tradurre in oggetti reali le visioni fantastiche del passato, utilizzare il corpo per dare vita alla materia apparentemente inanimata, lasciarci trasformare dalla materia stessa: tutto questo ci conduce all’arte e al senso della creazione. La tradizione ci ha inseguiti nel presente con figure fantasiose, attribuendo a ciascuna di loro un significato, un rimando, che possiamo leggere e tradurre con il linguaggio che ci appartiene. Le fate, abitatrici di boschi, delle grotte, delle rive dei fiumi, venivano considerati esseri ben disposti nei confronti degli esseri umani, che aiutavano nei lavori di casa, di cui proteggevano i tesori. Le streghe, invece, maligne e dall’aspetto caricaturale, attaccavano i bambini e distruggevano la filatura e la tessitura faticosamente lavorate durante il giorno. I fauni, diavoletti, conigli e i monacelli erano spiritelli dispettosi, intrecciavano capelli e davano pizzicotti, lanciavano oggetti di ogni genere senza mai farsi prendere, evitando così di doversi togliere il cappello ed essere obbligati a svelare il luogo dove era nascosto il tesoro. Il gallo, il cavallo e il serpente sono i tre animali più diffusi negli intagli lignei del Materano e sono riconducibili rispettivamente al simbolismo dell’aria, della terra e dell’acqua. Il gallo, in particolare, annunciatore del sole e della luna, che con il suo canto scaccia gli spiriti notturni, è simbolo di fermezza e di vigilanza.

 

 

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