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Maschera di Valsinni

 

 

 

 

Carnevale a Valsinni

Ripreso dopo anni di abbandono grazie all’interessamento di giovani valsinnesi, quali Daniele, Raffaele e Giovanni, il carnevale di Valsinni è il più giovane e, forse, il più intellettualmente costruito degli altri, anche se rispettoso della tradizione del luogo. Solamente qualche anno fa il carnevale ha ripreso a vivere con molte difficoltà e una delle prime esigenze è stata quella di individuare una maschera tipica che rappresentasse il paese e che lo caratterizzasse.

Poiché l’antico nome di Valsinni è Favale, cioè il luogo in cui si coltivano le fave, ci si è subito orientati verso una maschera che richiamasse alla mente la pianta o il prodotto. Una geniale intuizione di Vito Guerra fece sì che la maschera che avrebbe dovuto rappresentare Valsinni fosse ricavata dalle foglie delle canne che crescono abbondanti sulle rive del fiume Sinni. Ha così, per l’occasione, elaborato e costruito due maschere, molto apprezzate dai suoi concittadini e dai turisti, tanto che sono state premiate e scelte come simbolo carnevalesco di Valsinni.

I giovani valsinnesi si cimenteranno nuovamente nell’organizzazione del Carnevale, preparando altri costumi che si aggiungeranno ai primi, sfilate e cortei per il centro storico e piatti di “f’rzul’”, una tipica pasta fatta in casa, preparata dalle mani sapienti delle donne del luogo che hanno subito accettato l’invito di dimostrare il loro antico senso dell’ospitalità che caratterizza la gente del posto.

Abbondanti bicchieri di vino buono, come sempre, accompagneranno la festa di carnevale.

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Franco Mazzoccoli:
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