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NOMINATION OSCAR DEL TRAIL ’17 – GLI ITALIANI

Le categorie più difficili – per fare delle scelte – sono sicuramente quelle degli “italiani” uomini e donne. L’ambiente è piccolo, ci conosciamo tutti personalmente ed è facile lasciarsi trasportare dall’amicizia o dalla stima per una persona. Ma noi ci abbiamo provato, come ogni anno, e abbiamo lasciato da parte i “se” ed i “ma” e ci siamo basati solo sui valori espressi in gara quest’anno… senza scusanti. Siamo stati cattivi?

 

Di seguito le candidature per la categoria “miglior trailer (italiano) uomo“.

 

Marco De Gasperi

Alla soglia dei 40 anni Marco De Gasperi continua ad andare forte e rimane la migliore cartuccia italiana per le competizioni internazionali più corte di 50 km. Dopo aver scaldato le gambe con la vittoria in marzo a Positano si presenta in Val Bregaglia per mettere in riga tutti gli aspiranti azzurri per la squadra nazionale di Trail. Da lì in poi infila la “solita” serie di risultati Top a livello mondiale: 2° a Zegama, 3° Dolomites skyrace, 1° Mattehorn Ultraks e la ciliegina sulla torta della vittoria a Limone. Peccato non averlo potuto schierare ai mondiali di Badia Prataglia. Chissà cosa avrebbe potuto fare contro spagnoli e francesi?

Fulvio Dapit

L’immagine del suo 2017 rimane quel bellissimo 4° posto alla LUT e la commozione durante arrivo e premiazione. Ci ha provato un sacco di volte ad arrivare a Cortina facendo il giro “largo” Quest’anno è stata la volta buona. A questo ci aggiunge il 1° posto allo Sciacchetrail, il 6° all’Ultrabericus, il 13° alla Transvulcania, il 7° all’Eiger Ultra Trail, il 2° all’Adamello 90km e il 1° al Trail del Gevero.

Daniel Jung

Sapevamo già che Daniel andava forte (nel 2016 aveva il punteggio ITRA più altro nelle Ultra) ma siamo stati tutti sorpresi della sua esplosione in una umida domenica di gennaio dall’altra parte del mondo (Honk Kong). 2° posto mettendo dietro Sage Canaday, Tim Tollefson, Didrik Hermansen e Seth Swanson. Si è impegnato al 100% nel circuito UTWT con risultati che, dopo l’annata 2016 di Marco Zanchi, si pensava fossero irripetibili: 6° a Madeira, 5° a Transvulcania, 6° all’Eiger Ultra Trail e 6° alla TDS. Come dessert i primi posti nelle durissime Sudtirol Ultra Skyrace e Ultra Trail Atlas Toubkal.


Stefano Fantuz

Eravamo rimasti che Stefano era rotto a tempo indeterminato. Invece armato di tanta buona volontà, qualche nuova motivazione e degli ambiziosi obiettivi ha ricominciato a correre forte. Si è capito che ci teneva molto alla maglia azzurra. Con pochi chilometri nel serbatoio si è presentato alle qualificazioni in Val Bregaglia arrivando 4°, non abbastanza. Non si è arreso è andato a Cantalupo Ligure e si è preso il posto in nazionale vincendo la Val Borbera Marathon a cui è seguito il 16° posto ai mondiali, 2° degli italiani. L’esperienza internazionale deve essergli piaciuta, ha passato l’estate sui sentieri più prestigiosi: Dolomites Skyrace, Sierre-Zinal e Festival des Templiers senza però i risultati sperati. Ma basta aria di maglia azzurra per rinvigorirlo. Al Campo dei Fiori Trail ha primeggiato sui migliori interpreti a livello nazionale prendendosi titolo italiano e ¾ di posto per i prossimi mondiali in Spagna.

Christian Pizzatti

Christian Pizzatti è il nome su cui si sono avventati gli allenatori da bar quando è stata resa nota la squadra italiana per i mondiali di Badia Prataglia. “Chi è?” “Mai sentito” “Cosa ha vinto”. E invece Christian è la dimostrazione migliore di cosa vuol dire “attaccamento alla maglia”. Per i mondiali si è impegnato come mai. Si è conquistato la qualificazione sul campo con il 2° posto in Val Borbera e poi ha messo a tacere tutte le malelingue con il 12° posto nella rassegna iridata. Il migliore degli italiani, là dove contava di più.

Francesco Puppi

Paradossalmente tanti amanti del Trail hanno scoperto il nome di Francesco dopo la maratona di New York in 2h25. (i commentatori RAI gli hanno anche attribuito un momentaneo record di 20 km in 50 minuti) E invece stiamo parlando di un atleta venticinquenne con un curriculum di tutto rispetto che, dopo la squalifica per Doping di Petro Mamu, è campione mondiale di corsa in montagna al prestigioso Giir de Mont. A questo si aggiungono tanti podi e vittorie nella classiche della corsa in montagna. Come lo convinciamo a provare qualche Trail in più?

Giulio Ornati

Dopo la top10 all’UTMB e l’Oscar del Trail 2016, Giulio ha continuato a macinare chilometri mettendosi sempre più alla prova in gare internazionali. A febbraio è 17° alla Transgrancanaria, a Madeira giunge 8°, onora la LUT con un “walk it to the end” 20° e arriva 21° all’UTMB più competitiva di sempre. Quando torna in Italia le cose sembrano più facili: vittoria alla Maremontana 63 km, vittoria alla Bettelmat e 2° posto alla UTLO 120 km.

***

 

Ed ora le candidature per la categoria “miglior trailer (italiana) donna“.

 

Silvia Rampazzo

Mettiamo le cose in chiaro: il 2017 di Silvia fa paura. Ha corso tantissime gare, da marzo a ottobre (anzi le sta ancora correndo), ogni volta più forte, ogni volta una sorpresa. Tralasciamo tutte le gare italiane, sappiate semplicemente che in tutte quelle “local” disputate ha vinto con incetta di record. Il 2° posto a Zegama sembrava la prestazione che vale una carriera, ma poi passa meno di un mese e ci regala la foto copertina dei mondiali con il bellissimo 3° posto a Badia Prataglia. Si riposa niente, va a Canazei e arriva 4° alla Dolomites Skyrace prima della Sierre-Zinal in cui termina 5°. E proprio quando si pensa che meglio non possa andare che va a vincersi il titolo mondiale di corsa in montagna a Premana. Chapeau.

 

Lidia Mongelli

Per Lidia vale il discorso fatto per Stefano Fantuz. Voleva davvero la maglia azzurra e con forza e determinazione se la è andata prendere. Nonostante le gare di qualificazione fossero un po’ estremonord-centriche e lei abitasse in Basilicata. È volata fino in Val Bregaglia ed è arrivata 4°. Appena fuori. Ma ci ha riprovato due settimane dopo in Val Borbera: 2° e convocazione in nazionale. A Badia Prataglia conferma il valore dimostrato con il 21° posto, ma l’esperienza in squadra azzurra sembra non finire qui. Al Campo dei Fiori Trail si spinge fino alla distanza dei 66 km, vince il titolo italiano e guadagna una buona fetta di posto per i mondiali 2018.

Lisa Borzani

Lisa ha vinto il TOR. Già questo basta per essere tra le candidate all’oscar del Trail. Lo ha fatto arrivando 11° assoluta e impiegando meno di 90 ore. Ma per quanto lei ami il TOR nel suo 2017 c’è molto di più. Moltissimo. 8° alla Transgrancanaria, 3° a Madeira, 2° alla Maxi-Race, 24° al mondiale di Badia Prataglia, 3° alla LUT, 1° alla Ronda dels Cims, 1° all’Orobie Ultra-Trail e 1° al UT4M. è una sfida con Andrea Huser a chi fa più chilometri in gara!

Francesca Canepa

Coma Lisa anche Francesca paga il fatto di averci abituato bene con i suoi risultati e i suoi piazzamenti non hanno sempre l’attenzione che meritano. Alla prima gara importante si fa trovare pronta e piazza un 3° posto all’Ultrabericus prima di andare in Istria e dominare la, ormai sua, 100 miglia. In estate arriva 3° alla Ultra della Maxi-Race. vince lo Scenic Trail K133, arriva 7° al High Trail Vanoise (campionato europeo ISF). Per finire la stagione arrivano le ultime vittorie, sempre sopra i 100km, al Swiss Iron Trail e alla UTLO 120km.

Cecilia Flori

Cecilia vive dall’altra parte del mondo (Nuova Zelanda) e ha appena iniziato a fare Trail. Potrebbe essere l’intro perfetta per un film ed invece stiamo parlando del suo 2017. Appena si è trovata una prova dell’UTWT vicino casa (Tarawera 100) si è fatta notare con un bel 3° posto a meno di un minuto da Magda Boulet. Purtroppo la Nuova Zelanda è un gran bel posto per correre ma un po’ isolato per rimanere all’interno del circuito delle gare prestigiose, così ha puntato tutto su un’altra prova World Tour, la Mozart 100, e ha vinto.

Simona Morbelli

Il secondo posto di Simona alla Leadville 100 è un risultato notevole. Oltre al semplice piazzamento è la migliore prestazione italiana in una 100 miglia storica americana. Mai nessuno era neanche riuscito ad avvicinarsi al podio. Ma il suo 2017 è arricchito da altri ottimi piazzamenti: 1° al Firenze Urban Trail, 1° alla Tuscany Crossing, 1° assoluta al Tor des Chateaux 100km, 2° alla Mozart 100, 1° al Trail Aquaterra, 1° all’Ecotrail di Madrid.

Francesca Pretto

Nome apparentemente nuovo nel mondo Trail, Francesca è entrata nel club di quelle forti vincendo la gara di casa, l’Ultrabericus, con il 2° crono di sempre. Ci prende gusto a stare là davanti: 2° alla TCE, 1° alla DueRocche, 5° in Val Borbera, 2° al Cortina Trail e 1° alla Transdhavet. Ma per dimostrare di essere veramente forte bisogna andare nelle gare importanti. Francesca accetta la sfida, si presenta a Chamonix per correre la CCC e conquista una preziosa Top10 che è un ottimo biglietto da visita per puntare di più sulle gare lunghe.

 

rafa85:
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