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Benedetto il bomber della Meazza venuto da Bernalda

Leonardo Benedetto

È  stato uno dei migliori talenti del calcio bernaldese Leonardo Benedetto ,oggi 67 anni,detto “u gnur”(il nero ndr),ha segnato gol a grappoli nei massimi campionti regionali. Giocando anche in serie D, con la maglia della sua città ,però, oltre a Bernalda,si è  distinto pure a Montescaglioso ,sponda Meazza ,dove ancora oggi lo ricordano ,con affetto e ammirazione.Sin da bambino ha nutrito la passione per il calcio, giocando anche con palloni di pezza per i vicoli di Bernalda. A 14 anni con la Indipendente Bernalda ha iniziato la sua carriera calcistica, mettendosi subito in mostra per le doti da attaccante. La Società ha dovuto pagare parecchie multe per aver fatto giocare un minorenne in squadra, ma consapevole del valore aggiunto che ‘ u gnur’ dava alla squadra. Purtroppo, e questo e’ il più grande rammarico del piccolo Leo, per due anni ha dovuto abbondare e mettere da parte la sua passione per trasferirsi a Milano per motivi di lavoro. Al rientro a Bernalda, dopo 2 anni tornó a giocare nella Indipendente Bernalda, e l’anno successivo nella US Bernalda avendo dimostrato doti eccezionali anche per personalità e grinta sportiva. Nel 1972 la squadra vinse il campionato con Benedetto schierato dietro le punte e con 15 reti a carico. L’anno successivo, sempre a Bernalda fu l’anno della serie D con Di Benedetto allenatore. Purtroppo l’annata non andó bene, retrocedendo nella serie minore. Lavorando a Bernalda non poteva spostarsi nemmeno per le varie selezioni di squadre che lo richiedevano. Per almeno tre campionati vinse il titolo di capocannoniere.
L’esperienza alla Meazza di Montescaglioso per Due anni senza dubbi è stata per Leo la più emozionante. I tifosi lo ritenevano un vero idolo. Il capo zaccaro nei numerosi comizi alla squadra riteneva u ‘vrnalles’ un esempio a cui tutti dovevano ambire. I derby cittadini erano sentitissimi nel paese, non si parlava di altro per almeno 10 gg. L’affetto dimostrato dai tifosi e dai compagni di squadra non ha avuto eguali nella sua esperienza. Il suo compagno di reparto Lospinuso Mario gli ha comunque agevolato la permanenza grazie ai numerosi assist. Numerose erano anche le rimpatriate cittadine con tifosi e dirigenti per festeggiare le Vittorie. A Montescaglioso Benedetto si è sentito a casa. L’anno successivo fu chiamato di nuovo nel Bernalda, poi 2 anni nel Marina di Ginosa e 2 anni a Nova Siri per concludere la carriera ancora a suon di goal.
Grinta, forza di volontà, caparbietà e dedizione sono state le sue peculiarità nascoste, sono servite e serviranno per affrontare qualsiasi fase della vita. Grazie Leonardo per le emozioni che ci hai regalato e ci vorrai regalare.

Raffaele Capobianco 

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