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SPIDERMAN esiste per davvero

Leggetevi questa notizia incredibile:

(ANSA) – BANGKOK, 24 MAR – Un vigile del fuoco travestito da
Spiderman ha salvato un bimbo autistico di 8 anni seduto sul
cornicione al terzo piano della scuola. Il piccolo era
agitato per il suo primo giorno di lezioni. E’ stata la
madre a rivelare la passione del figlio per Spiderman. Un
vigile del fuoco e’ corso a travestirsi. ‘Gli ho detto che
Spiderman era li’ per salvarlo – ha raccontato l’uomo – e
che nessun mostro lo avrebbe attaccato’, e il bambino si e’
rifugiato tra le braccia del supereroe.

D’altronde non è la prima volta che succede, non è la prima volta che Spiderman salva vite umane, sentite quest’altra:

un coraggioso bambino di 5 anni, Riquelme Wesley Maciel dos Santos, vestito
da Uomo Ragno, si è trasformato in eroe per aver salvato la vita di
Andriele, una piccola bimba di 10 mesi. Il bambino ha sentito la vicina
chiedere aiuto per un incendio scoppiato nell’ appartamento e si è gettato tra le fiamme per salvare la vita della piccina. Alle autorità del luogo ha poi dichiarato: Paura? No, mi sentivo l’Uomo Ragno!

Storie incredibili che ti fanno rendere conto quanto bella sia l’infanzia e quanto i mass media possano influenzare i bambini (non sempre in senso positivo)….Storie che ti riportano con la mente all’infanzia, ai tempi in cui non vedevi l’ora di poterti vedere in TV il tuo cartone pommeridiano per poter poi emulare, giù per strada, le loro gesta….per la mia generazione era un classico vedersi prima holly&Bengji e commentare la puntata con i tuoi amici subito dopo giù per strada con un pallone tra i piedi. 


A volte, magari incontrando unvecchio amico che non vedi da tempo , ricordi la tua infanzia, ricordi quelle strade piena di ragazzini felici, spesierati ed accaniti a fare i loro giochi. Chi di voi ricorda quelle mega partite al campetto dei monaci, (che era in terra), in Abbazia oppure al classico "detr u consorz" (Via Santa Rita da Cascia). Partite che finivano con i palloni non restituiti dai vicini (a volte venivano restituiti in due parti separate perfettamente simmetriche, dopo relativo taglio), che finivano dopo aver spezzato una pianta alla signora o peggio dopo aver rotto un vetro (con relativa fuga generale). Ma la vita non era solo fatta di calcio….era fatta anche di corse per bici (magari con la sella rialzata!!!), di nascondini, di "7 pesc", di carri con cuscinetti che facevamo sfrecciare senza rednerci conto del pericolo. Tutti giochi fatti per strada che oggi non vedi o che magari vedi sempre più raramente. Certo alcuni di questi giochi erano un pò "duri" e alla fine rischiavi di farti del male (e poi magari dopo in aggiunta le avevi anche dai tuoi) ma sono convinto che ti aiutavano a crescere e a stare con gli altri. Nulla di virtuale, era tutto reale. Giocare per strada aiutava anche la fantasia e l’ingegno. Ricordo ancora un mio amico vicino di casa che sulla sua bici si era montato lo stereo e se ne andava in giro ascoltando " paninaro" dei Pet Shop Boys. Certo tutto questo non era molto bello per i vicini che erano sempre in collera nei nostri confronti…da loro ti sentivi dire sempre la solita classica frase:"sciat a sciucà n’anz l’ casr vostr" (=andate a giocare davanti a casa vostra) (anche se magari stavo proprio davanti a casa mia ed a volte capitava pure che erano i miei stessi genitori ad urlare).


Secondo voi l’infanzia ai giorni nostri è ancora come quella degli anni 80 e 90? Secondo voi esiste ancora quell’aspetto di vita da strada che ha caratterizzato l’infanzia della nostra generazione? Ad esempio io non vedo più nessuno giocare a 7 pietre, non vedo più nessuno costruirsi carri con cuscinetti, non sento più le urla di collera dei vicini (eppure qui ci sono i bambini!!!) e soprattutto non vedo bici con lo stereo (anche se mi rendo conto che la cosa era comunque originale all’epoca).


Con la speranza di non avervi annoiato attendo vostre considerazioni in merito

gianni:
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