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Impressioni di settembre (aspettando quelle di ottobre)

Impressioni di settembre (aspettando quelle di ottobre)

Quante gocce di rugiada intorno a noi, cerco il sole ma non c’è…..

In questo modo cantava la PFM in “impressioni di settembre”, solo che questo settembre più che gocce di rugiada in Basilicata si sono viste nebbie fitte e brine da far congelare qualunque mia personale aspirazione di federe finalmente una fioritura.

Oggi è il giorno del PD e dei suoi alleati impegnati in primarie, farsa secondo alcuni, per scegliere il candidato Presidente alle prossime regionali nel segno del cambiamento. I quattro candidati presidenti si sfidano anche a colpi di sciabola e non solo di stiletto per cercare di convincere gli elettori del centro sinistra di essere in grado di condurre la Lucania fuori dal sistema che l’ha attanagliata fin’oggi, come se loro stessi non fossero stati in questi anni se non direttamente partecipi di quel sistema almeno indirettamente complici; tra i quattro tra gli altri un certo Miko Somma che non più tardi di qualche mese fa inveiva a più non posso contro i suoi attuali alleati.

Sugli altri versanti del panorama politico lucano, tralasciando il centro destra che a quanto pare sta ancora leccandosi le ferite per l’implicazione di tutti i suoi consiglieri nella rimborsopoli lucana, nonostante fossero all’opposizione, il movimento cinque stelle di DiBello, Petrocelli e compagnia varia incassa i diktat casaleggesi che li riporta sulla retta via appena paventano l’ipotesi di democrazia interna e aprono agli altri movimenti lucani. Discoletti, ma dove credevate di andare? Dovete passare sul cadavere di Grillo prima di pensare alla democrazia, mica come a Parma dove il cadavere su cui passare era quello di Pizzarotti e nonostante l’inceneritore ormai è in funzione di cadaveri non se ne è visto alcuno, anzi si vedono i ragazzini multati perché bevono acqua minerale seduti alle panchine.

Sul versante movimenti, primavera lucana e un’altra Basilicata è possibile sono impegnati in trattative frenetiche per cercare di cucire diverse anime da presentare con altrettante liste in appoggio ad un unico candidato Presidente. Dicevo alcuni mesi indietro che non sarebbe stato facile far collimare gli interessi di movimenti ambientalisti con quelli legati all’agricoltura, sarebbe stato necessaria la ricerca di un giusto equilibrio al fine di salvare capra e cavoli; alla luce di quanto sta succedendo e stando ad informazioni che mi arrivano, devo riconoscere che mi sbagliavo. Gli equilibri necessari non vengono neanche presi in considerazione ma si lavora per cercare eventuali aggregazioni trasversali, che guardano anche oltre lo stesso centro sinistra verso destra pur di raggiungere lo scopo di mandare a casa il PD. Non so quanto possa risultare vera la notizia che dietro uno di questi movimenti ci sia un certo Angelo Tosto, imprenditore materano, ma se la cosa risultasse vera, sarebbe davvero imbarazzante per chi come me ha guardato con buon occhio la nascita di primavera lucana ritrovarsi poi ad appoggiare una coalizione dove ci sia lo zampino di colui che l’altro ieri impose Buccico al comune di Matera, ieri impose Stella alla Provincia e oggi chissà cosa imporrebbe ai movimenti. La stessa eventuale lista dei sindaci, ci siamo chiesti in realtà cosa vuole rappresentare?

In questo marasma di nebbie e brinate io ho l’impressione che più che i contenuti si cerca di mettere in piedi i contenitori e visto che di contenuti stranamente in questo settembre  non se ne è parlato ho ragione di credere che i contenitori vuoti alla fine non giovano a nessuno tantomeno alla Basilicata.

Quello che vorrei ricordare un po a tutti ma prima di tutti a me stesso è che non può esserci cambiamento se non cambiamo modo di pensare; potremmo sostituire gli attuali governanti con altri o con altri partiti e movimenti ma nulla cambierebbe perché la mia impressione di questo settembre è che un po ovunque l’unica cosa che si sta cercando è la quadratura intorno ai nomi senza risparmio di colpi bassi.

I nomi sono l’ultima cosa a cui pensare, non fate come i grillini dove Di Bello si sente già Presidente, vi ricordo che le pecore contate se le mangia il lupo; occorre discutere su piattaforme di proposte reali per il rilancio dell’economia lucana, il lavoro ai giovani ma anche ai meno giovani; occorre capire in che modo possiamo riuscire a mettere la Lucania al passo coi tempi e con le più evolute regioni d’Europa. Il vero cambiamento è la cultura del bene comune innanzitutto. La rugiada che doveva scendere a settembre non si è vista; speriamo in ottobre altrimenti a novembre si salvi chi può che la Lucania comunque vadano le elezioni sarà bella e spacciata.

Tonino Ditaranto

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