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Per Vulpio e IL RESTO: Associazione a delinquere per diffamare

E vai col contrattacco:

Perquisito giornalista del Corriere

…senza parole! Trasferiamoci tutti in Burundi. :sick:

ciffo:

View Comments (38)

  • Ero ignaro di quanto intuito potesse avere una persona. Sopratutto uno come Corvo.Invece.. Sorpresa!!. Ti sono bastati pochi mesi ed hai capito tutto(virtualmente hee), hai compreso a pieno la mia natura di acrobate illogico caduto nella voragine propagandistica. Sto davvero pensando di abbandonare tastiera e mouse dopo il tuo giudizio, cosi profondo, un giudizio intriso di una imparzialissima verità che appare inarrivabile a qualsiasi essere umano, quasi divina. Cavolo, sto nuovamente dilungandomi in improbabili acrobazie, sono proprio incorreggibile. Sono costretto dagli eventi a farmi fuori dalla discussione,altrimenti mi sguinzagliano contro gli altri segugi afffamati.

    Un fiebile e triste saluto dal vostro parziale,fesso,sfortunato Willianpoe

    • Mena finiscila, che il ruolo della vittima non ti si addice proprio....:wink:!!!

      Giusto per concludere questa pantomima di simpatiche frecciatine:

      sinceramente sono rimasto un po basito dalla vostra (tua e di Cristoforo) relativa tranquillità a seguito della notizia.

      Siete pronti e sensibili a qualsiasi problema si ponga all'attenzione sul blog, giustamente pronti ad indignarvi per episodi e stranezze che accadono nel "bel paese"........ma ora viene fuori un episodio del genere successo a casa vostra, che mina alla base le fondamenta dei concetti democratici ...e cosa fate? commentate con distacco e relativa tranquillità?? Se non vi indignate ora quando ca..volo dovete indignarvi?? Dobbiamo aspettare che avvenga chissà quale episodio per smuovere le nostre coscienze?? 

      A me sembra davvero incredibile.

      Avete ascoltato l'intervista a radio Padania(tra l'altro è assurdo che debba essere una radio del genere a parlare di queste cose che interessano noi....stiamo proprio dando ragione a Bossi quando che terroni fa rima con co...ni)?? Cosa pensate delle parole del giornalista?? Io non credo cecamente a quello che dice, intendiamoci......ma se fosse vero???? Avete letto gli articoli sulla vicenda, la cosa non si regge chiaramente in piedi, ...a logica...senza entrare nel merito delle leggi e della giurisprudenza!!

      Anche se potesse esserci una sola possibilità sulla veridicità delle affermazioni di Vulpio, la situazione è davvero pericolosa!!!

       

      Vabbè

      Buon pomeriggio e buona fortuna

  • Caro williampoe,

    Innanzitutto meriti tutto il mio rispetto, perché sei intervenuto in una questione così importante e delicata, a differenza di altri, colpevolmente assenti

    Detto questo, capisco il tuo risentimento nei confronti delle mie parole.Non c’è nulla di personale, né offensivo; volevo solo sottolineare l’importanza di certi temi, il convincimento di non andare troppo alla leggera su questioni così importanti e la necessità di un impegno profondo.

    Non hai urtato la mia sensibilità da presunto “Paladino  della giustizia”( non mi sento tale), mi sono venute in mente  semplicemente alcune testimonianze sulle vicende di cui si parla. Aver partecipato ad un incontro non mi ha reso migliore di te o di altri, ma mi ha dato una consapevolezza maggiore  nell’affrontare certi problemi.

    E’ possibile che una mamma deve chiedere giustizia per vent’anni ed essere umiliata quando la società dovrebbe consolarla per il suo dolore?

    Tu mi hai scritto che”Era ovvio che la mia critica non era mirata sul caso particolare”. Cioè, volevi intendere che la tua risposta non era riferita al caso di Policoro. Forse questa è l’incomprensione di fondo: negli incontri, di cui tu parli, ho capito che non è possibile scindere l’inchiesta di cui si parla con questi fatti così eclatanti.

    Conoscendo i casi da vicino, raccontati da chi ha vissuto in prima persona certe cose, impari a capire questo nesso. Chiedi a LomFra che atmosfera si respirava nei racconti del dolore quotidiano di anni e anni.Quando ad esempio si parlava di foto sparite o depistaggi in uno Stato che ti dovrebbe tutelare.

    Poi quando si passa alle nostre discussioni  fa rabbia che, ad esempio, una mamma non riceve un appoggio incondizionato da parte di tutti. Se lei è stata tradita dallo Stato dobbiamo sentirci anche noi traditi, e in questo caso bisogna lasciare da parte quella timidezza tipica di chi si approccia a certe vicende.

     

    Tutto qua si gioca e a quanto leggo tu condividi la solidarietà verso le vittime, quindi anche tu ti senti indignato di fronte a certi abusi. Bisogna fare forza su queste cose che ci uniscono, lasciando da parte scaramucce comprensibili nelle discussioni.

    In questo senso ti invito a non mollare la discussione anzi ad esprimerti apertamente, anche tu, a favore delle vittime e a parlarne con altri.

     

    Saluti, Mario

    • Intervengo ancora una volta sulla questione principalmente per assicurare a Mario che fra qualche giorno potremo, se vuole, parlare a Monte di tutta questa storia e che sono disponibile a partecipare alle iniziative di Libera. Credo che questo sia proprio il minimo che si possa fare per chi ha visto i figli morti in quello stato e poi mille volte ancora uccisi dal modo in cui il processo che li riguarda è stato trattato.

      Provo tuttavia a riprendere sinteticamente alcune cose che si son dette perché mi sembra che serva a tutti essere più riflessivi.
      Capita a chi abbraccia una causa di non riuscire a capire come facciano gli altri a non seguirlo sulla stessa strada e di diventare perciò intollerante.
      Non te la prendere quindi, Williampoe!
      Non considerando la faziosità della quale evidentemente qualcuno (Vincenzo) non riesce a fare a meno, credo che la discussione sull’inchiesta Cazzetta si sia fatta complicata perché complicato è tutto ciò che vi è connesso. Mi sembra di capire che alcuni, scrivendone, facessero riferimento più o meno esplicito all’intera questione “toghe lucane”, altri all’orizzonte politico-giudiziario complessivo della regione.
      Io sono intervenuto sull’inchiesta Cazzetta e a questa vorrei fermarmi. Tanto più dopo aver scoperto che neanche limitatamente a questa disponevo delle informazioni in circolazione.
      Ho quindi letto gli articoli de “Il quotidiano” e quello della “Gazzetta del Mezzogiorno” linkati da Felice ed ho appreso nuove cose.

      La prima impressione tratta da questa non edificante lettura è che un’intesa, non saprei dire se a delinquere o a che, fra i giornalisti e l’ufficiale dei carabinieri ci sia stata. La seconda è che quelli de “Il Quotidiano”, relativamente a quanto scrivono il 28 e 29 Luglio, sono dei pasticcioni.
      Il 28 infatti compare a firma di Antonio Gorrado un articolo intitolato “Lei e lui, indagini incrociate”. La Lei è il PM Cazzetta, il Lui il capitano Zacheo.
      Non è una fantasia del titolista poiché l’articolo attacca con queste parole «Lui indaga su di lei per conto di un’altra Procura, ma lei, indagando su di lui, legge le trascrizioni in cui lui dà notizia al suo interlocutore proprio sui contenuti e le modalità delle indagini su di lei e sulla sua Procura ».
      Il 29 lo stesso giornale titola così un articolo senza firma: “Belisario: «Inquietante vicenda»”. Nel corpo dell’articolo si legge poi questa dichiarazione dello stesso Belisario, parlamentare dell’Italia dei Valori : «Altro che le chiacchiere di questi giorni: la procura di Matera, il cui capo, almeno lui, è certamente indagato da Catanzaro, indaga sui fatti oggetto di attenzione proprio da parte della procura di Catanzaro ».
      Il comune lettore ne deduce che solo il capo della procura Matera, almeno lui!, è indagato da Catanzaro.
      I giornalisti de “Il Quotidiano” avranno i loro motivi se non leggono ciò che ha scritto il giorno prima un collega sulla stessa questione. A noi lettori corre l’obbligo di chiederci chi è l’indagato dalla procura di Catanzaro. La PM Cazzetta o il suo capo ufficio?
      Il deputato Belisario sembra non considerare che i PM sono indipendenti dal loro capo ufficio. Chi vada a consultare Wikipedia alla voce “Pubblico Ministero. Ordinamento italiano” leggerà infatti: “Nell'udienza, il magistrato del Pubblico Ministero esercita le sue funzioni con piena autonomia.”
      Non sono un giurista e non se l’autonomia del PM sia limitata alla sola fase dibattimentale.

      Sono questi i primi, superficiali spunti, che mi sono venuti in mente leggendo “Il Quotidiano” che mi sembra si muova, con qualche cautela in più, sulla stessa linea de “Il Resto”.

      Il pressapochismo di chi si fa paladino di una certa causa rende la causa stessa meno giusta? No, ma questo caso lascia in me tanti dubbi sulle motivazioni del loro “paladinaggio” e molti meno sul fatto che l’inchiesta Cazzetta sia infondata.

      Questo per quanto riguarda alcuni aspetti dei processi che sono germinati dal groviglio di questioni che ne sono all’origine.
      Alcune osservazioni sui fatti relativi ai “fidanzatini di Policoro”. Quando posso seguo “Chi l’ha visto” e ne apprezzo molto la conduttrice, molto meno alcuni suoi inviati o collaboratori, specie del sud, che posano a grandi detective e non dimostrano di esserlo nel corso dei servizi che fanno.
      Seguendo questa trasmissione mi sono convinto che a Policoro qualcosa di terribile e molto poco chiaro accadde quel maledetto 23 marzo 1988. Le mie convinzioni non hanno però nessuna importanza.
      Ciò che è importante capire è chi fu il primo inquirente a recarsi sul luogo della tragedia. O c’erano stati prima altri (privati o inquirenti in veste non ufficiale) ad alterare la scena?
      La cosa di una gravità senza pari fu non procedere all’autopsia. Indipendentemente dalla volontà dei parenti, non è un atto obbligatorio in tutti i casi di morte non naturale?
      E’ mai stato incriminato chi aveva l’obbligo di farla?
      Se omicidio ci fu, chi aveva tale obbligo non si rese complice dell’assassino o degli assassini?
      Mi sembra che gran parte dell’attenzione dell’opinione pubblica sia stata spostata proprio sulle complicità e questo abbia generato una fungaia di ipotesi su una indifferenziata “casta” – la nuova parola grimaldello che sembra spiegare tutto - politica capace di coprire anche fatti così efferati.
      E’ stata così creata una corrente di opinione che affastella e mette sullo stesso piano chiunque alla cosiddetta casta appartenga.
      Trovo questo gravemente ingiusto e pericoloso. Credo che ci sia qualcuno che soffia sul fuoco di queste storie per speculazione politica.
      Un campione di costoro è, amio avviso, il corrispondente del “Corriere” Vulpio che in un articolo intitolato «Festini a base di cocaina con politici e giudici» scrive : Sarebbero loro due, Bubbico Filippo e Buccico Nicola, il sottosegretario Ds e il senatore An, le figure chiave dell' inchiesta che sta terremotando la Basilicata. Entrambi originari di Montescaglioso, sulle colline materane - tanto che la memoria popolare li vorrebbe parenti, separati solo da un errore anagrafico, due c al posto di due b”.
      Un titolo così, diciamo, a ombrello, ha bisogno di giustificazioni e l’articolista le va a trovare nella comune origine montese dei due. Basta intendersi sul significato da dare a “originari”, in senso lato si potrebbe dire che sono originari di Montescaglioso anche i discendenti dei marchesi Cattaneo. Posso sbagliarmi naturalmente, ma non ho mai saputo che Buccico che, si dice, vanti origini montesi sia effettivamente nato a Montescaglioso, né che la memoria popolare voglia i due imparentati. Se poi la memoria popolare così volesse, è certo che sbaglierebbe perché non c’è mai stata parentela fra i due né errori anagrafici riguardo ai loro cognomi.
      Queste scemenze usa come incipit il corrispondente del grande giornale parlando di argomenti così seri e tragici. Le conclusioni le riserva invece, in un altro articolo, a giochini di parole del tipo Belzebù-Belzebubbico.
      Prendendolo per una volta sul serio viene da chiedersi cosa scriverebbe il Vulpio se si chiamasse Pollio

      Chi ha ucciso o rubato sia giudicato come merita, ma se la classe politica lucana è da cambiare siano i lucani a deciderlo e a cercare senza isterie il modo, il mezzo e gli uomini per farlo al meglio.

      • Ciao Cristoforo,

        chiacchierare con te è sempre interessante e quindi continuerò volentieri a farlo nonostante mi hai tacciato di faziosità, e di vedere la stessa ovunque.

        Vorrei riassumere le considerazioni fatte:

        1- hai ascoltato l'intervista di Vulpio? Visto che vai su wikipedia per istrurti con la giurisprudenza, perchè non cerchi anche il capo d'accusa "associazione a delinquere per diffamazione"? E dicci se è stato mai usato in passato o è stato inventato di sana pianta. Solo questo dato non ti suona per lo meno.... "strano"?

        Tra l'altro non c'è nessun articolo di Vulpio indicato esplicitamente nelle "carte"......e di questo che ne pensi?? Ammesso che sia vero, eh....

        2- Andando a logica....per quale motivo dei giornalisti dovrebbero collaborare per diffamare qualcuno??? Per quanto mi sforzi non riesco a trovare il motivo.....nè tantomeno l'accusa del PM specifica ...diciamo il "movente"!!!! La cosa reggerebbe se ci fosse qualche "potente" che potrebbe davvero guadagnarci dalla diffamazione di Buccico e altri...., qualche personaggio al cui "soldo" l'associazione si sia mossa...ma non si fà riferimento a nessuno!!!!

        Quindi, ripeto la domanda, cosa avrebbero da guadagnarci???....

        3- Purtroppo, lo dico con rammarico, ad oggi "fare di tutta l'erba un fascio" riguardo ai politici non è assolutamente qualunquismo....o le devo prestare "la Casta" per una lettura estiva??? Una lettura a metà tra il riso per "la continua barzelletta" della nostra nazione, e la rabbia per essere ogni giorno preso per i fondelli. A meno che non vuoi credere che anche gli autori de "La Casta" siano dei diffamatori...???

         

        Vabbè, spero di fare 4 chiacchiere con te e con altri questa estate.

         Vincenzo il "fazioso"

         

        ps ovviamente attendo una risposta puntuale ai miei 3 punti!!

        • A Vincenzo
          1) Non conosco i tecnicismi giuridici, ma se il reato di associazione a delinquere per diffamazione non esiste, il problema non si pone.
          Dice, tuttavia, Vikipedia che quella di associazione a delinquere è una categoria generica. Ne deduco che è lo scopo, che può essere vario, a darle sostanzialità.
          2) Non so chi è interessato a diffamare chi. Ad esempio nell’intercettazione riguardante Piccenna de “Il Resto” e il segretario regionale di AN, Di Gilio, non si parla in termini propriamente camerateschi di Buccico (Il Resto, del 28 luglio).
          Ipotesi: è proprio da escludere che qualcuno confidando nella più o meno imminente caduta del governo attuale si stia personalmente preparando alla successione o la stia preparando, non necessariamente dalla Basilicata, per altri?
          3) G. A. Stella, uno degli autori de “La casta” è, a mio parere, un bravo giornalista. Ho letto il suo libro dedicato all’emigrazione, intitolato “L’orda”; aspetto quello sulla cucina che chiamerà “L’appanzanata”.
          Voglio dire che da bravo divulgatore lui spezzetta per il lettore nuovo a certi argomenti, questioni complesse. Per farlo deve generalizzare, schematizzare ed enfatizzare. Per approfondire la questione direi che “La casta” non basta.

          A Felice
          Ciò che io contesto è la limpidezza, a partire dalle fonti, delle inchieste sulle questioni di cui stiamo discutendo. A mio modesto parere, un giornalismo del genere non dà soluzione ai problemi che sembra denunciare, ma ne diventa parte.
          Proprio perché credo “che informare la gente di quello che accade sia un dovere in un Paese come il nostro”, vorrei che l’informazione fosse fatta più seriamente da come si presenta nel campionario di articoli de “Il quotidiano” da te linkati.
          Sono di fretta e vi risparmio le altre considerazioni che avrei avuto da fare al riguardo.

          • Ciao Cristoforo,

            grazie per le risposte puntuali che mi hai dato. Ovviamente mi trovo d'accordo

            con felice quando dice che a seconda delle persone "messe sotto i riflettori" i giornalisti diventano eroi della libera informazione , vedi Santoro luttazzi e co., o beceri diffamatori.

            Cmq....visto l'argomento complesso sarebbe davvero opportuno parlarne a 4 occhi per non incorrere in fraintendimenti di valutazione. Magari la pensiamo nella stessa maniera e cambia solo l'enfasi che ne vogliamo dare.

            Opinione diversa abbiamo sicuramente sul libro di Stella, un giornalista che da tempo denuncia sprechi, privilegi e quant'altro. Il libro è stato solo un sunto e una riorganizzazione di molteplici inchieste, informazioni e ricerche portate avanti affinchè tutti sappiano e capiscano una volta per tutte che il furbo non è solo nello schiramento opposto al proprio, e non è affatto un caso isolato.

            Cmq... tu parli di "enfatizzazzione"......mi dispiace che pensi questo perche sono più o meno le stesse parole che utilizzano i nostri "cari" politici per rispondere alle imbarazzanti domande sui milioni di milioni di milioni di euro che si mangiano ogni anno......si generalizza, si enfatizza, è solo demagogia e via dicendo.....

            sarà...ma per mia formazione tendo a credere ai numeri...e quando si danno delle cifre di quella portata (credimi..in cifre fa spavento), è dificile porre "se" e "ma"!!!!

            Credo che tu non l'abbia letto, quindi ti passo un link ad un articolo di Stella uscito oggi che ha lo stesso taglio. Vedrai che è difficile credere che sia "un'enfasi". Tanto più che i FATTI e i NUMERI rivelati da Stella  non sono mai stati smentiti da nessuno...ergo!!!!

            buona lettura

            http://www.corriere.it/Primo_Piano/Cronache/2007/08_Agosto/02/stella.shtml

             

            Buona giornata

            Vincenzo

      • Cristoforo il tuo ragionamento è per me poco convincente anche se probabile. Soprattutto 2 sono i punti che non mi convincono.
        Nell'Italia in cui viviamo davvero tu credi che indagare il capo di una procura (e quindi di riflesso la procura per intero) non abbia alcuna ripercussione su un suo sottoposto?
        E poi la teoria del complotto politico...
        Berlusconi ha fatto davvero gravi danni all'Italia! Ora tutti a vedere complotti politici ogni volta che un giornalista o chicchessia "dissente". Certo... come Berlusconi ha tutti i diritti di denunciare Travaglio o di definire "criminoso" l'uso della tv di alcuni giornalisti anche i nostri politici locali hanno il diritto di fare altrettanto (anche D'Alema ultimamente soffre di Berlusconite)... ma permettimi di sorridere a queste ipotesi... non le escludo a priori ma preferisco vedere motivazioni più semplici piuttosto che convincermi dell'esistenza di "pupari" che manovrano nell'ombra.
        Inoltre... se nell'inchiesta "toghe lucane" sono coinvolti sia esponenti di destra che di sinistra, del governo e dell'opposizione... di chi sarebbe l'intento politico di affossare il potere? forse vuoi dire che qualche pedina del proprio schieramento è sacrificabile pur di abbattere il re avversario?
        Comunque non vorrei che queste mie parole vengano interpretate come convinzione da parte mia di assoluta innocenza dei giornalisti e colpevolezza dei politici... voglio ribadire il concetto che è nostro dovere seguire i fatti con attenzione senza esagerare nei toni e senza dare nulla per scontato nonostante articoli o notizie bomba fino alla conclusione di indagini e processi. E' nostro dovere però anche vigilare e segnalare cose e fatti che possono sembrare perlomeno "anomali".... se poi ci sbagliamo non avremmo danneggiato nessuno, se invece abbiamo ragione sulle anomalie e non facciamo nulla allora si che saremmo complici... non credi che informare la gente di quello che accade sia un dovere in un Paese come il nostro dove ormai l'indifferenza e la delusione la fanno da padrone?

  • Accolgo il tuo invito pacifico. Fumiamoci questo calumet. Mi scuso se sono stato rabbioso e ironico -a tratti intollerante- nel risponderti. Ammiro il tuo attivismo, a dispetto della mia insana prigrizia difficile da scrollare di dosso.Un pesante mantello o "Paltton". Cercherò di rimediare. Ciao mario.

  • Sono nettamente in disaccordo con le vostre affermazioni.

    Se, eravate solidali con il PM de Magistris, non mi spiego perchè insinuare dei dubbi sulla lecità dell'indagine del PM Cazzetta.

    Ad ogni perquisizione segue sempre un certo sgomento da parte dell'opinione pubblica, che ignora lo scopo dell'atto: Scovare qualcosa. Qualcosa che potrebbe non esserci. Personalmente non lo ritengo un atto infamante nei confronti del perquisito. Infine pregherei alcuni utenti di esimersi dal vestire i panni di De MAgistris. Che ci sia una "casta" è tutto da verificare.

    un saluto dal vostro eterno garantista.

    Corvo, ti aspettavi anche questo commento??;) ;-) :wink:

     

     

    • Perchè sei in disaccordo con le mie affermazioni? A te non lascia senza parole il fatto che qualcuno cerca di intimidire dei giornalisti?
      Un tempo si usava l'olio di ricino.. ora si denuncia per associazione a delinquere... mi chiedevo tra l'altro se anche noi di montenet corriamo dei rischi e siamo delinquenti associati avendo contribuito alla diffusione di questi articoli... sassiweb ad esempio ha già rimosso tutto il materiale de IL RESTO.
       
      Sul tuo garantismo sempre e a priori poi toglimi una curiosità... nella famosa trasmissione in cui il garantista Cuffaro difendeva i politici dall'attacco dei giornalisti e del giudice 'corrotto' (secondo lui) Falcone tu annuivi compiaciuto alle sue parole o, come la maggioranza degli italiani, rimanevi disgustato e senza parole?

      • caro felice, non credo che quello di corvo si possa ritenere garantismo apriori, bensi questione di buon senso. come giustamente ribadito in altre occasioni, quando le perquisizioni riguardavano politici, occorre lasciar lavorare la magistratura con la dovuta serenità e obbiettività, partendo comunque dal presupposto che si tratti di indagini e non di condanne.

        questo valeva per i politici, questo deve valere anche per i giornalisti. io non parlerei di intimidazioni, ma di legittimo diritto della magistratura di fare luce piena sui fatti. quindi io non mi azzarderei a dare giudizi affrettati e aspetterei l'evolversi degli eventi, partendo comunque da un dato di fatto, cioè che se è vero che la politica italiana annovera trà le sue fila tanti politici corrotti, anche la categoria dei giornalisti non è immune a pratiche di malaffare.

        quindi aspettiamo e alla fine tireremo le somme.

        ciao tm

    • Ciao Willianpoe, non posso dire di aver previsto il tuo commento, la sfera di cristallo ancora non ce l'ho. Ma sicuramente devo riconoscere che mi stupisci sempre più....pensavo che il tuo "garantismo" (termine usato in maniera non corretta in quanto significherebbe essere a favore "sempre" dell'inquisito) avesse un limite....invece il tuo "reazionarismo" di parte è veramente imbarazzante.

      Per quanto mi sforzi non riesco a paragonare il "potere" che può avere un giornalista con quello che ha un politico.......

      Cmq caro wpoe, ormai mi aspetto perfino che tu un giorno possa dire che gli asini volano.!!!!!!!!:wink:

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