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38 Commenti

    1. Cristoforo Magistro

      Premesso che, ovviamente, deve valere per i personaggi indagati dalla PM Cazzetta il principio della presunzione d’innocenza fino alla celebrazione del processo di ultimo grado, ciò che a mio avviso rende straordinaria l’inchiesta in questione è il coinvolgimento di un ufficiale dei Carabinieri.
      In nessun paese si incrimina a cuor leggero un componente delle forze dell’ordine. I normali cittadini possono apprezzarle molto o poco, i giudici sanno che senza la loro collaborazione possono darsi alle parole crociate. Tanto più in una regione come la nostra dove i carabinieri non devono che in pochissime situazioni (sei) confrontarsi con i “cugini” della Polizia di Stato.
      Nella fattispecie, da quanto è dato capire dalla lettura del “Corriere”, l’ufficiale in questione dovrebbe aver ricoperto, secondo l’accusa, un ruolo di primo piano.
      Se così non fosse, a chi altri potrebbe infatti riferirsi l’accusa di violazione del segreto istruttorio?
      I giornalisti de “Il Resto” avrebbero pubblicato in prima battuta materiali da questi forniti, il giornalista di “Chi l’ha visto?” e quello del “Corriere” li avrebbero poi ricamati alla meglio e riproposti. Una specie di filiera a denominazione d’origine nascosta.
      L’ipotesi è inquietante, ma non inedita.
      A quanto è dato sapere l’inchiesta della PM Cazzetta è un tentativo di scioglimento di alcuni nodi della matassa lucana, perché considerarla aprioristicamente una mossa per ingarbugliarla ancora di più? Dopo il terremoto che c’è stato al tribunale di Matera e a spese di un ufficiale dell’Arma?
      Piaccia o meno a chi si mette al sicuro da ogni dubbio e assunzione di responsabilità dicendo che i politici sono tutti eguali – un eufemismo che sta per mascalzoni, corrotti, ecc.- e credendo che i giornalisti sono tutte anime belle al servizio del cittadino, bisognerà convincersi che il giornalismo può fare informazione o ricatti, essere indipendente o trasformarsi in un collettore e ventilatore di fango. Non c’è bisogno di pensare a OP del fu Mino Pecorelli o agli articoli del “Betulla”, cioè a ricattattori professionali e a tempo pieno, tutti i mezzi di informazione in tutti i tempi programmano le loro “campagne” a favore o contro qualcuno o qualcosa.
      Non bisogna allora credere a nessuno?
      A mio avviso sì e, soprattutto, no. Perché abbiamo bisogno di credere a qualcosa quanto di dissetarci. Ma quando beviamo ci accertiamo bene o male della qualità dell’acqua. Dovremmo fare la stessa cosa per le notizie e sperare che il fiuto non ci inganni.
      La questione lucana non è più, da tempo, il pastorello con lo zufolo, né il bracciante onesto e battagliero, né il coltivatore che lavora, pena e risparmia tutta la vita. Questi sono stati il nostro passato e il nostro orgoglio. Storia e mito, ma sono acqua passata per la storia e sono diventati patetici per il mito.
      La Lucania di oggi occupa una posizione nevralgica per collocazione geo-politica, è stato un laboratorio per la “fusione” – a caldo o a freddo lo decida ognuno- fra il vecchio PCI e la fetta più grossa della vecchia DC, è uno snodo per la grande criminalità delle regioni che la circondano, ha riserve strategiche di gas e acqua, non si è mostrata più disponibile ad accettare sul proprio territorie scorie e immondizie, ecc..
      Troppe cose e troppo importanti per essere lasciate gestire solo dai quattro gatti che formano la sua popolazione. Da qui tensioni, sollecitazioni, spinte e controspinte le cui dinamiche si possono soltanto immaginare.

      Personalmente non credo che dietro alle bufere giudiziarie, mediatiche e politiche degli ultimi tempi ci sia “il” puparo a mettere in scena il “grande complotto” e che nulla di quanto si è detto e scritto sia vero. Non ho spiegazioni, né idee precise sul tutto, ma ho voluto qui riflettere e invitare chi legge a fare altrettanto su quanto la realtà sia complessa e sfaccettata e sul dovere che abbiamo tutti di non lasciarci abbagliare dallo specchietto di un articolo di giornale, di un’indagine, di un comizio che pretenda di spiegarla al posto nostro e per sempre.
      La semplicità, l’ingenuità e l’indifferenza a cui porta la filosofia del “son tutti uguali”, sono a mio avviso lussi che un adulto non può permettersi. A maggior ragione in un momento difficile come l’attuale.

    2. Cristoforo Magistro

      Come spesso capita in queste discussioni, si parte da un episodio preciso e circoscritto e si crea una valanga che strada facendo raccoglie materiali estranei alla palla di neve partita dalla cima della montagna.
      In qualche misura è inevitabile che questo accada, di certo non giova alla chiarezza.
      Alla base dell’effetto valanga che si è creato su questa vicenda ci sono dei ragionamenti o meglio presupposti che sarà il caso di rendere espliciti:
      • A: un politico è indagato?
      L’opinione pubblica, fatte le virtuose riserve di rito (aspettiamo la conclusione delle indagini), sentenzia nel proprio foro interno che l’accusato sarà colpevole (di tutto, di parte, di più, ecc.) di quanto è accusato;
      • B: un giornalista è indagato in relazione a campagne di stampa critiche verso un politico?
      La stessa opinione pubblica dà per scontato che sia innocente e che sia diventato oggetto di persecuzioni giudiziarie a causa della sua attività.

      In una logica di questo tipo, inoltre, da una parte si assume che i giudici siano “cosa loro”, cioè meri esecutori della volontà del potere politico, e dall’altra si dimentica che i politici sono stati eletti dalla stessa opinione pubblica che poi concede loro appena il beneficio del dubbio.
      Come dire: se non fossi stato un mascalzone non ti avrei votato.
      Stanno veramente così le cose?
      Mi rendo conto che la nozione di “opinione pubblica” a cui faccio riferimento in questa nota è alquanto vaga, ma per fare un ragionamento di metodo e di tipo generale non ho trovato un’espressione più precisa.

      Nessuno dei vari interventi ha ripreso il particolare, a mio avviso essenziale, all’origine, secondo l’accusa, dell’associazione a delinquere, quello cioè relativo al ruolo del capitano dei carabinieri. Evidentemente gli altri intervenuti ragionano sulla base di informazioni che io non ho.

      Quello che voglio sottolineare qui, per l’ennesima volta, è che fare il cittadino che si indigna e non crede più a nulla, non porta da nessuna parte.
      Sono così sicuri quelli che si sono scandalizzati per l’inchiesta Cazzetta che la sua iniziativa miri a intimidire le voci critiche con lo scopo finale di insabbiare l’indicibilmente grave vicenda dei fidanzati di Policoro?

  1. Willianpoe

    Sono nettamente in disaccordo con le vostre affermazioni.

    Se, eravate solidali con il PM de Magistris, non mi spiego perchè insinuare dei dubbi sulla lecità dell’indagine del PM Cazzetta.

    Ad ogni perquisizione segue sempre un certo sgomento da parte dell’opinione pubblica, che ignora lo scopo dell’atto: Scovare qualcosa. Qualcosa che potrebbe non esserci. Personalmente non lo ritengo un atto infamante nei confronti del perquisito. Infine pregherei alcuni utenti di esimersi dal vestire i panni di De MAgistris. Che ci sia una “casta” è tutto da verificare.

    un saluto dal vostro eterno garantista.

    Corvo, ti aspettavi anche questo commento??;) 😉 😉

     

     

    1. ciffo

      Perchè sei in disaccordo con le mie affermazioni? A te non lascia senza parole il fatto che qualcuno cerca di intimidire dei giornalisti?
      Un tempo si usava l’olio di ricino.. ora si denuncia per associazione a delinquere… mi chiedevo tra l’altro se anche noi di montenet corriamo dei rischi e siamo delinquenti associati avendo contribuito alla diffusione di questi articoli… sassiweb ad esempio ha già rimosso tutto il materiale de IL RESTO.
       
      Sul tuo garantismo sempre e a priori poi toglimi una curiosità… nella famosa trasmissione in cui il garantista Cuffaro difendeva i politici dall’attacco dei giornalisti e del giudice ‘corrotto’ (secondo lui) Falcone tu annuivi compiaciuto alle sue parole o, come la maggioranza degli italiani, rimanevi disgustato e senza parole?

      1. tm

        caro felice, non credo che quello di corvo si possa ritenere garantismo apriori, bensi questione di buon senso. come giustamente ribadito in altre occasioni, quando le perquisizioni riguardavano politici, occorre lasciar lavorare la magistratura con la dovuta serenità e obbiettività, partendo comunque dal presupposto che si tratti di indagini e non di condanne.

        questo valeva per i politici, questo deve valere anche per i giornalisti. io non parlerei di intimidazioni, ma di legittimo diritto della magistratura di fare luce piena sui fatti. quindi io non mi azzarderei a dare giudizi affrettati e aspetterei l’evolversi degli eventi, partendo comunque da un dato di fatto, cioè che se è vero che la politica italiana annovera trà le sue fila tanti politici corrotti, anche la categoria dei giornalisti non è immune a pratiche di malaffare.

        quindi aspettiamo e alla fine tireremo le somme.

        ciao tm

    2. vince_ditaranto

      Ciao Willianpoe, non posso dire di aver previsto il tuo commento, la sfera di cristallo ancora non ce l’ho. Ma sicuramente devo riconoscere che mi stupisci sempre più….pensavo che il tuo “garantismo” (termine usato in maniera non corretta in quanto significherebbe essere a favore “sempre” dell’inquisito) avesse un limite….invece il tuo “reazionarismo” di parte è veramente imbarazzante.

      Per quanto mi sforzi non riesco a paragonare il “potere” che può avere un giornalista con quello che ha un politico…….

      Cmq caro wpoe, ormai mi aspetto perfino che tu un giorno possa dire che gli asini volano.!!!!!!!!:wink:

  2. Willianpoe

    Non riesco a spiegarmi il perchè,a tuo avviso, la perquisizione sia un atto intimidatorio. Si intuisce dalle tue parole una certa protettività forzata nei confronti della classe giornalistica, protettività che deve inevitabilmente fare i conti con una indagine. Non voglio adesso dare addosso ai giornalisti, ci mancherebbe. Sono sempre stato affascinato da questi signori che attraverso l’uso della parola, nella selva dei sinonimi&contrari,tentano di spiegarci l’italia, a volte anche il resto del mondo. Ammiro, idolatrando, Marco Travaglio. Ammiro Serra, Mura, Feltri e tanti altri. Diffido dei vari Farina(al soldo del Sismi) Ferrara(al soldo della CIA) e tanti altri che castrano la loro penna per affidarsi all’ennesimo Gesu Cristo della politica. Il punto in cui mi trovo in disaccordo è questo: Perchè, con tanto furore si caldeggiano le piste di alcune indagini ed addirittura si sputano sentenze ancor prima di aspettare l’ultimo grado di giudizio, e  al contrario  con altrettanta verve si etichettano come “intimidazioni” altre indagni??? Ci sono indagini giuste o sbagliate?? Che esistano indagini nel giusto, o perquisizioni errate, io, questo non so dirlo a priori.

    Capitolo Falcone-Cuffarò.

    Ciffo, All’epoca dei fatti avevo 8 anni. Non essendo un bambino prodigio(e nemmeno un ragazzo prodigio), non potevo annuire o contestare. Il filmato che tu mostri in bella vista l’avevo già visionato un pò di tempo fà. Conoscendo Falcone, e  la “fama” di Cuffàro e tutto il contesto sicilia-DC-anni 80 90 è ovvio che mi è impossibile essere imparziale. E’ un esempio temporalmente inadeguato.

    1. ciffo

      Mi sa che c’è un’incomprensione di fondo… se rimango senza parole non è per l’indagine in se… mi ritengo un garantista anche io (anche se non un fondamentalista del garantismo… mi sento infatti di dire che uno come Cuffaro presidente della regione Sicilia è uno scandalo anche se non è mai stato effettivamente ritenuto colpevole di associazione mafiosa da nessun giudice in via definitiva). Del resto almeno in questa vicenda sembro io più garantista di voi.
      Fatta questa premessa è inutile che sto a dirvi che quello che voi dite è secondo me abbastanza scontato ed impossibile da confutare.
      Il problema infatti è un altro. La mia delusione proviene non dalle indagini del PM ma dal “potere” che si difende “attaccando”, cosa che, spesso, è intimidazione bella e buona aldilà di come vadano a finire le indagini. Non credete infatti che un giornalista che non è un cuor di leone pur di evitare processi e cose simili in cui finirebbe indagato potrebbe scegliere di non indagare a sua volta su notizie scottanti?
      Sono rimasto ora senza parole come lo rimasi quando Berlusconi ha denunciato Travaglio o D’Alema denunciò Forattini…. spero di essermi spiegato più chiaramente!
      Infine non bisogna trascurare alcuni aspetti evidenti di questa indagine… e il fatto che voi lo facciate mi fa rimanere ancora di più senza parole!!!
      Ci siamo forse dimenticati che i giornalisti coinvolti hanno scritto parecchi articoli proprio sulla “disastrata” procura di matera (secondo loro strettamente connessa con il mandante della denuncia) e il cui rappresentante (il PM Cazzetta) ora li sta indagando?
      Ci dimentichiamo che un’associazione a delinquere in campo giornalistico è una cosa ENORME, un concetto molto vicino alla barzelletta? O anche voi credete che Biagi-Luttazzi-Santoro, ad esempio, siano assimilabili a cosanostra?
      Aspettiamo la fine delle indagini, certo! Ma almeno non rimaniamo come pecore in silenzio e “vigiliamo”!

      1. Wiseman

        altro che Burundi!

        cari Ciffo,tm e wpoe,mi sforzo di capire il vostro garantismo totale,forse anche estremo,però, secondo me vi sfugge qualche particolare:siamo in questa Italia!come si fa ad esserne così convinti, quando è sotto gli occhi di tutti come vanno le cose? tutto quello che si è discusso finora in tanti forum è da buttare? come si fa a dire ancora:aspettiamo il terzo grado di giudizio, quando,da noi,si vede come vanno le cose, i tempi biblici che ci vogliono per processi che di solito non portano da nessuna parte, oppure quando li fanno in tempi brevi, escono fuori sentenze assolutorie a dir poco indecifrabili (S. Giuliano docet), e, che dire poi dell’ultima boutade sulle intercettazioni? a proposito dell’autorizzazione a procedere con la diffusione delle telefonate che vede coinvolti Fassino e D’Alema, tra gli altri,chi ti arriva in soccorso? chiamatela pure Casta,per me è più una Farsa. Così, come nel nostro caso, mettiamo alla gogna i giornalisti, tanto per loro   c’è sempre l’immunità parlamentare e, quando non basta quella, si trova sempre qualcuno anche dell’opposizione che gli va incontro. Tuttavia, una  microsperanzella, io la coltivo: e se questa volta si trattasse di una clamorosa autorete?        

                                                                ….and leave me there

  3. drago

    Desidero entrare nella discussione soffermandomi, in particolare, sul coinvolgimento dell’inviato della trasmissione “Chi l’ha visto”, Gianloreto Carbone.

    Vorrei esprimere tutta la mia solidarietà a questo professionista che ha acceso i riflettori della distratta opinione pubblica (siamo noi) sul caso dei “Fidanzatini di Policoro”.  E’ stato lui, con i suoi servizi, a ricordarci che a pochi chilometri da noi c’è un caso di familiari umiliati, presi per pazzi e sbeffeggiati per 20 anni.

    Si è occupato anche del caso “Elisa Claps”.

    Questo giornalista merita tutto il nostro appoggio.

    Ritengo errato paragonare le diverse inchieste, richiamare un pari trattamento e adottare la stessa sospensione del giudizio quando le vicende sono così diverse.

    Questo atteggiamento è discutibile soprattutto se riguarda la stampa.

    L’informazione va difesa soprattutto quando fa luce dove nessuno, per anni, ha messo in dubbio alcune realtà.

    E’ grazie a questo impegno che il dubbio si è insinuato anche in molti di noi.

    Può darsi che tutto si riveli falso, ma l’atteggiamento di attaccare i giornalisti che mettono in dubbio alcune vicende mi sa tanto di censura. Sul caso dei fidanzatini se Carbone non avesse lavorato in quel modo, oggi in tutti noi non ci sarebbe il dubbio, poi rivelatosi certezza, che la verità è stata insabbiata(anche dalla magistratura) .

    Forse non siamo abituati ad un certo tipo di informazione.

    Il problema principale non è quello di aspettare la magistratura ( che ha i suoi tempi, sempre lenti), ma quello di crearsi una coscienza critica . Come si può fare? Bisogna cominciare a ritenere normale l’interrogarsi sulle realtà locali, seguendo vari punti di vista; e in questo lavoro è necessaria una informazione attiva e anche controcorrente senza essere prevenuti politicamente.

    Se si possiede una coscienza critica saremo più in condizione di verificare il lavoro della politica e della magistratura. Non credete??

    Mario

      

      1. tm

        vorrei chiarire intanto una cosa, cioè che la mia militanza politica è cosi lontana nel tempo che passa attraverso le due repubbliche al punto tale che la puzza di marcio che in tutti questi anni ho dovuto sentire mi sale ancora oggi nel naso tantoda provare quotidianamente nausea per pratiche di malaffare soprattutto legate alle lobbi politiche. Se c’è una categoria di persone che meno godono della mia fiducia sono proprio tutti quei politici che in modo trasversale, da destra a sinistra, soprattutto con l’avvento della seconda repubblica, si sono legati alle loro poltrone cosi saldamente che in pratica nessuno riesce a smuovere, e in tutti questi anni la mia ammirazione è andata soprattutto ai tanti giornalisti coraggiosi che quotidianamente con le loro inchieste sulla mafia, sulla corruzione, sul malcostume, hanno dato un forte contributo affinchè lo stato scoprisse e punisse delinquenti di ogni ordine e specie, spesso a rischio della loro stessa incolumità.

        Ho voluto premettere questo per dire che tendenzialmente sarei portato a difendere i giornalisti per schierarmi contro i cosiddetti politici o fautori di lobbi di affari.

        Però la mia coscenza non mi porta oggi difronte ad inchieste appena avviate, a prendere una posizione innocentista o meno, e questo non per un eccesso di garantismo come potrebbe sembrare, ma perchè credo fermamente nel fatto che uno stato democratico debba assicurare a tutti ildiritto alla difesa e a dimostrare che le accuse che gli vengono rivolte possono essere infondate.Io questo non lo chiamerei intimidazione. Daltronde ho avuto modo anche in passato di ribadire che questo concetto per me vale anche nei confronti di Berlusconi o di altri esponenti di destra indagati a qualsiasi livello. Se poi la giustizia ha tempi biblici, se i processi danno assoluzioni sommarie, se delinquenti si sottraggono al giudizio anche grazie a leggi fatte ad oc per proteggere qualcuno, questo è un altro aspetto, nel quale bisognerebbe entrare nel merito di come viene amministrata la cosa pubblica in italia e di come quotidianamente vengono calpestati i criteri fondamentali della democrazia.

        L’augurio che possiamo fare è che tutta questa vicenda prenda la via più breve e più giusta, e che se ci sono degli innocenti vengano scagionati al più presto affinchè possano trovare la giusta serenità per tornare al proprio lavoro, e che se ci sono dei colpevoli vengano condannati e abbiano la giusta punizione, siano essi tra i politici o tra la stampa perchè se c’è una cosa che deve essere affermata è la garanzia della pena.

  4. Willianpoe

    io invece Caro wiseman, dall’alto della mia ignoranza e demenza mi sforzo di capire… ma non riesco a trovare un nesso logico tra il tuo commento ed il post di Ciffo. Denoto oramai il solito classico populismo opportunista che utilizza ogni buona scusa per dire le soliti ,tristi ,assolute, presunte Verità. La giustizia in italia non funziona, i politici sono dei corrotti, la magistratura anch’essa corrotta.

    Quello che tento realmente di capire è perchè si legittimano alcune indagini e si screditano delle altre.

    Siete cosi certi che il giornalista del Resto non abbia davvero creato una sorta di associazione a delinquere finalizzata alla diffamazione?? 

    Siete cosi certi che in alcuni suoi articoli non abbia diffamato scrivendo delle falsità di questo o quel personaggio??

    Personalmente non lo so. Non essendoci una giustizia divina in terra dobbiamo purtroppo affidarci ai cari giudici. Saranno loro ad emettere una sentenza, ed giusto che voi abbiate i vostri dubbi, ma per carità, non spiacciatele per verità nascoste.

     

  5. Willianpoe

    Tu scrivi :”Credo sia l’ennesima dimostrazione dello strapotere della “casta”!!!! condannando ancor prima di sapere, ed io sono un reazionista di parte che provoca imbarazzi??

    Che ridere..

    Credo comunque nell’innocenza del giornalista, non l’ho mai condannato.

    Ho cercato ,al massimo, di bilanciare gli attacchi gratuiti rivolti all’indagine che, stranamente, al contrario di tutte le occasioni in cui nel forum abbiamo discusso di giustizia tende ad essere screditata.

    Un altro punto non capisco del tuo discorso, te lo spiego subito.

    hai scritto:Per quanto mi sforzi non riesco a paragonare il “potere” che può avere un giornalista con quello che ha un politico……. 

    Semplificando, potrei azzardare e dire che secondo te il contesto in Italia è questo: Politico=cattivo, Giornalista=buono; Azione legale contro il politico=Sacrosanta, Azione legale contro un giornalista=complotto ai suoi danni ed alla libertà di informazione. Se il tuo pensiero sfiora almeno un pò questi concetti semplificati, significa che hai gli occhi chiusi. Forse è meglio vedere gli asini volare che brancolare nel buio. 😉 😉 :wink

  6. Silvia

    Ricordiamoci sempre che la legge è uguale per tutti e che tutti dovrebbero essere uguali di fronte alla legge….quindi politico o giornalista o spazzino non cambia o, meglio, non dovrebbe fare alcuna differenza: se c’è traccia o sospetto della commissione di un reato allora è doveroso che la magistratura indaghi, perchè questo è il suo compito senza vedere prima il ruolo sociale del possibile indagato (e nemmeno la rilevanza sociale del fatto commesso… un reato è e deve sempre essere un reato e come tale deve essere perseguito e punito)….

  7. drago

    Intervengo nuovamente per rispondere ad alcune critiche mosse da chi è intervenuto.

    Non posso credere che si parli ancora di populismo, cito la frase di Williampoe:

    “Denoto oramai il solito classico populismo opportunista che utilizza ogni buona scusa per dire le soliti ,tristi ,assolute, presunte Verità. La giustizia in italia non funziona, i politici sono dei corrotti, la magistratura anch’essa corrotta.”
     
    Sarei contento se si trattasse di populismo. Se ci credi così tanto,ti invito ad andare a ripetere queste parole alla Sig. Olimpia Orioli, madre di uno dei ragazzi di Policoro ucciso.
    Molti di noi non si rendono conto della portata di certe vicende, non si rendono conto di quello che è successo in questi anni in Basilicata.
    Visto che, forse, non sei informato cerco di spiegarti.
    Per 20 anni abbiamo avuto fiducia  che vicende come i fidanzatini, Elisa Claps, Vincenzo De mare fossero risolte dalla magistratura e non abbiamo adottato un minimo di controllo sulle stesse
    Dopo vent’anni si è scoperto che parte dello Stato ha voluto far credere che a policoro non era un omicidio ma una disgrazia.
    E’ populismo dire che la magistratura e la politica hanno distrutto delle famiglie lucane? E’ populismo dire che noi e soprattutto i politici hanno lasciato da sole queste stesse famiglie( vedi interrogazione parlamentare nel forum)?
    E’ populismo difendere i giornalisti che si sono occupati di queste vicende dopo tanti anni?
    E’ populismo dire che il mio intervento sull’interrogazione sui “fidanzatini” ha avuto un solo commento e non è stato il tuo?
    Ti invito a chiedere a LomFra cosa si è detto a Policoro il 9 giugno. Peccato che eri assente.
    In Basilicata si devono chiarire molte cose, spero che sia finita l’epoca dell’appellarci al populismo o parlare cosi’ in modo vago, senza conoscere bene le vicende. Comincia ad informarti bene sulle gravissime colpe della magistratura lucana sui casi irrisolti e poi vediamo se ti appellerai ancora al populismo o al garantismo. Vecchia storia quella del populismo…
    Ci fa comodo pensare che non ci sia niente di marcio. Ma sai quanto è difficile combattere il marcio? Ma, sì, forse è meglio far finta che non ci sia… che ne dite?
     

    APPELLO AL PROF CRISTOFORO MAGISTRO.

    Cito la domanda del prof.

    Sono così sicuri quelli che si sono scandalizzati per l’inchiesta Cazzetta che la sua iniziativa miri a intimidire le voci critiche con lo scopo finale di insabbiare l’indicibilmente grave vicenda dei fidanzati di Policoro?”
    L’inchiesta è stata riaperta dalla Procura di Matera circa un mese fa. Olimpia Orioli, dopo l’ entusiasmo iniziale, ha dichiarato a “Chi l’ha visto”, prima dei nuovi sviluppi ovvero delle perquisizioni, di essere molto preoccupata che questa nuova stagione non porti a nulla. Ha detto che nel momento in cui si accorgerà  di nuovi atteggiamenti ambigui inizierà uno sciopero della fame fino ad lasciarsi morire. Più di così…
    Caro prof Magistro ti prego  di dare solidarietà alle famiglie lucane distrutte dalle vicende gravissime su menzionate e di convincere anche gli altri utenti assenti su tali argomenti. Dacci una mano a creare una opinione pubblica schierata affianco alle stesse.
     
    Mario

    1. LomFra

       come si fà a non sottoscrivere ogni tua singola parola.. caro mario, d’altronde in molti si parla ma quanti siamo andati a policoro? e soprattutto, quanti giovani erano presenti? quanti si avvicinano ai problemi a 360 gradi come fai tu? e quanto un problema interessa veramente?

      ho personalmente evitato questo argomento perchè si cade sempre nei soliti errori..

       

      il problema, al di là della più remota definizione astratta in termini metafisici o in qualsiasi termine si voglia specificare o imporre(scusate), sta tutto nella pratica!

       

       

      ramingo errante

    2. vince_ditaranto

      Ciao caro Mario,

      non prendertela tanto con wpoe, io lo conosco fin troppo bene (nel mondo virtuale intendo). Il relativismo e le acrobazie logiche che usa per difendere le sue teorie ormai sono ben note.

      In realtà credo che spesso si diverta ad andare contro qualche utente che gli sta un po sulle balle ;-), in fondo che male c’è. Certo sarebbe peggio se alcune cose che ha detto le pensasse veramente; significherebbe che un’altro giovane è caduto nella trappola della propaganda di parte.

      Vabbè dai, non vado oltre…..non vorrei che wpoe incrminasse te e me di qualche reato strano, ridicolo,  mai sentito prima d’ora nella storia della Repubblica, tipo “associazione a delinquere” per diffamarlo sul blog.

      Buona notte e buona fortuna

      1. admin

        …se potete.
        Mettiamo da parte ironia e battutine taglienti… non si deve per forza essere tutti d’accordo su qualcosa. Piuttosto argomentiamo con fatti senza tacciare nessuno di qualcosa per partito preso.

  8. ciffo

    Cristoforo dice che “in nessun paese si incrimina a cuor leggero un componente delle forze dell’ordine” … sono d’accordo! A differenza sua però non vedo nella presenza di numerosi e schiaccianti indizi l’unico motivo per farlo! Mi auguro sia così!

    Un carabiniere indaga mrX e una procura, informa giornalisti e, a sua volta, si trova indagato insieme ai giornalisti dalla stessa procura su mandato di mr.X. Informazioni utili all’indagine del carabiniere vengono acquisite dalla procura indagata, i giornalisti non possono temporaneamente continuare le loro indagini, la PM, fatte le perquisizioni e i sequestri, va in ferie per un mese intero…

    …più mi informo sugli sviluppi delle vicende giudiziarie lucane e più in me cresce un senso di inquietudine. Continuo a non capire la tranquillità assoluta con cui affrontano l’argomento molti utenti di questo sito. Io vedo seri pericoli per la democrazia nelle ultime vicende… vedo molto torbido… possibile che il mio populismo e la mia demagogia mi abbiano accecato?

    Io credo che tutti noi dovremmo cercare di essere obiettivi, lasciare da parte il fatto che nelle vicende sono coinvolte persone amiche, parenti, persone stimate… analizziamo la vicenda nel suo essere e non consideriamo i nomi in ballo. Se, nonostante tutto, si rimane tranquilli e non si vede nulla di anomalo in quello che sta accadendo… bhè… secondo me abbiamo toccato il fondo e cominciato a scavare! Non metto in discussione il diritto di ognuno a difendersi e denunciare… mi meraviglia però che neanche un campanello di allarme sia suonato per molti. Spero proprio di sbagliare io!

    Un pò di articoli:

    http://www.regione.basilicata.it/ufficiostampa/FPArticoliPDF/172760.pdf

    http://www.regione.basilicata.it/ufficiostampa/FPArticoliPDF/172762.pdf

    http://www.regione.basilicata.it/ufficiostampa/FPArticoliPDF/172799.pdf

    http://www.regione.basilicata.it/ufficiostampa/FPArticoliPDF/172798.pdf

    http://www.regione.basilicata.it/ufficiostampa/FPArticoliPDF/172756.pdf

  9. Willianpoe

    Era ovvio che la mia critica non era mirata sul caso particolare. Non volevo offendere la tua sensibilità da Paladino della Giustizia, tantomeno indurti a pensare che in Basilicata non ci sia del marcio. Sono solidale con tutte le vittime dello Stato, o con tutte le vittime degli errori della Magistratura, nonostante le mie incredibili  assenze, nonostante i miei “non commenti”. Ripeto, il mio sfogo era incentrato sull’universalità di alcuni concetti riproposti sul sito, e non sul caso particolare dei fidanzatini di Policoro. La tua, è una nobile iniziativa, spero in futuro riesca a sensibilizzare tutti i cuori di pietra(me compreso) che,illusi,si appellano al vecchio inutile discorso del populismo difendendo il blob di merciume che ricopre le strade lucane. Ragazzi, Svegliamoci c’è Frankestein da percuotere.

    P.S. Mario(ti do del tu, posso?) sei stato leggermente saccente nel tuo post, libero di farlo, ma nessuno ti autorizza -nonostante la tua lunga militanza nei paladini della giustizia-di ammonirmi in questo modo. Come se presenziare ad un dibattito ti autorizzi a sentirti migliore di me, di tutti.

    un saluto.

  10. Willianpoe

    Ero ignaro di quanto intuito potesse avere una persona. Sopratutto uno come Corvo.Invece.. Sorpresa!!. Ti sono bastati pochi mesi ed hai capito tutto(virtualmente hee), hai compreso a pieno la mia natura di acrobate illogico caduto nella voragine propagandistica. Sto davvero pensando di abbandonare tastiera e mouse dopo il tuo giudizio, cosi profondo, un giudizio intriso di una imparzialissima verità che appare inarrivabile a qualsiasi essere umano, quasi divina. Cavolo, sto nuovamente dilungandomi in improbabili acrobazie, sono proprio incorreggibile. Sono costretto dagli eventi a farmi fuori dalla discussione,altrimenti mi sguinzagliano contro gli altri segugi afffamati.

    Un fiebile e triste saluto dal vostro parziale,fesso,sfortunato Willianpoe

    1. vince_ditaranto

      Mena finiscila, che il ruolo della vittima non ti si addice proprio….:wink:!!!

      Giusto per concludere questa pantomima di simpatiche frecciatine:

      sinceramente sono rimasto un po basito dalla vostra (tua e di Cristoforo) relativa tranquillità a seguito della notizia.

      Siete pronti e sensibili a qualsiasi problema si ponga all’attenzione sul blog, giustamente pronti ad indignarvi per episodi e stranezze che accadono nel “bel paese”……..ma ora viene fuori un episodio del genere successo a casa vostra, che mina alla base le fondamenta dei concetti democratici …e cosa fate? commentate con distacco e relativa tranquillità?? Se non vi indignate ora quando ca..volo dovete indignarvi?? Dobbiamo aspettare che avvenga chissà quale episodio per smuovere le nostre coscienze?? 

      A me sembra davvero incredibile.

      Avete ascoltato l’intervista a radio Padania(tra l’altro è assurdo che debba essere una radio del genere a parlare di queste cose che interessano noi….stiamo proprio dando ragione a Bossi quando che terroni fa rima con co…ni)?? Cosa pensate delle parole del giornalista?? Io non credo cecamente a quello che dice, intendiamoci……ma se fosse vero???? Avete letto gli articoli sulla vicenda, la cosa non si regge chiaramente in piedi, …a logica…senza entrare nel merito delle leggi e della giurisprudenza!!

      Anche se potesse esserci una sola possibilità sulla veridicità delle affermazioni di Vulpio, la situazione è davvero pericolosa!!!

       

      Vabbè

      Buon pomeriggio e buona fortuna

  11. drago

    Caro williampoe,

    Innanzitutto meriti tutto il mio rispetto, perché sei intervenuto in una questione così importante e delicata, a differenza di altri, colpevolmente assenti

    Detto questo, capisco il tuo risentimento nei confronti delle mie parole.Non c’è nulla di personale, né offensivo; volevo solo sottolineare l’importanza di certi temi, il convincimento di non andare troppo alla leggera su questioni così importanti e la necessità di un impegno profondo.

    Non hai urtato la mia sensibilità da presunto “Paladino  della giustizia”( non mi sento tale), mi sono venute in mente  semplicemente alcune testimonianze sulle vicende di cui si parla. Aver partecipato ad un incontro non mi ha reso migliore di te o di altri, ma mi ha dato una consapevolezza maggiore  nell’affrontare certi problemi.

    E’ possibile che una mamma deve chiedere giustizia per vent’anni ed essere umiliata quando la società dovrebbe consolarla per il suo dolore?

    Tu mi hai scritto che”Era ovvio che la mia critica non era mirata sul caso particolare”. Cioè, volevi intendere che la tua risposta non era riferita al caso di Policoro. Forse questa è l’incomprensione di fondo: negli incontri, di cui tu parli, ho capito che non è possibile scindere l’inchiesta di cui si parla con questi fatti così eclatanti.

    Conoscendo i casi da vicino, raccontati da chi ha vissuto in prima persona certe cose, impari a capire questo nesso. Chiedi a LomFra che atmosfera si respirava nei racconti del dolore quotidiano di anni e anni.Quando ad esempio si parlava di foto sparite o depistaggi in uno Stato che ti dovrebbe tutelare.

    Poi quando si passa alle nostre discussioni  fa rabbia che, ad esempio, una mamma non riceve un appoggio incondizionato da parte di tutti. Se lei è stata tradita dallo Stato dobbiamo sentirci anche noi traditi, e in questo caso bisogna lasciare da parte quella timidezza tipica di chi si approccia a certe vicende.

     

    Tutto qua si gioca e a quanto leggo tu condividi la solidarietà verso le vittime, quindi anche tu ti senti indignato di fronte a certi abusi. Bisogna fare forza su queste cose che ci uniscono, lasciando da parte scaramucce comprensibili nelle discussioni.

    In questo senso ti invito a non mollare la discussione anzi ad esprimerti apertamente, anche tu, a favore delle vittime e a parlarne con altri.

     

    Saluti, Mario

    1. Cristoforo Magistro

      Intervengo ancora una volta sulla questione principalmente per assicurare a Mario che fra qualche giorno potremo, se vuole, parlare a Monte di tutta questa storia e che sono disponibile a partecipare alle iniziative di Libera. Credo che questo sia proprio il minimo che si possa fare per chi ha visto i figli morti in quello stato e poi mille volte ancora uccisi dal modo in cui il processo che li riguarda è stato trattato.

      Provo tuttavia a riprendere sinteticamente alcune cose che si son dette perché mi sembra che serva a tutti essere più riflessivi.
      Capita a chi abbraccia una causa di non riuscire a capire come facciano gli altri a non seguirlo sulla stessa strada e di diventare perciò intollerante.
      Non te la prendere quindi, Williampoe!
      Non considerando la faziosità della quale evidentemente qualcuno (Vincenzo) non riesce a fare a meno, credo che la discussione sull’inchiesta Cazzetta si sia fatta complicata perché complicato è tutto ciò che vi è connesso. Mi sembra di capire che alcuni, scrivendone, facessero riferimento più o meno esplicito all’intera questione “toghe lucane”, altri all’orizzonte politico-giudiziario complessivo della regione.
      Io sono intervenuto sull’inchiesta Cazzetta e a questa vorrei fermarmi. Tanto più dopo aver scoperto che neanche limitatamente a questa disponevo delle informazioni in circolazione.
      Ho quindi letto gli articoli de “Il quotidiano” e quello della “Gazzetta del Mezzogiorno” linkati da Felice ed ho appreso nuove cose.

      La prima impressione tratta da questa non edificante lettura è che un’intesa, non saprei dire se a delinquere o a che, fra i giornalisti e l’ufficiale dei carabinieri ci sia stata. La seconda è che quelli de “Il Quotidiano”, relativamente a quanto scrivono il 28 e 29 Luglio, sono dei pasticcioni.
      Il 28 infatti compare a firma di Antonio Gorrado un articolo intitolato “Lei e lui, indagini incrociate”. La Lei è il PM Cazzetta, il Lui il capitano Zacheo.
      Non è una fantasia del titolista poiché l’articolo attacca con queste parole «Lui indaga su di lei per conto di un’altra Procura, ma lei, indagando su di lui, legge le trascrizioni in cui lui dà notizia al suo interlocutore proprio sui contenuti e le modalità delle indagini su di lei e sulla sua Procura ».
      Il 29 lo stesso giornale titola così un articolo senza firma: “Belisario: «Inquietante vicenda»”. Nel corpo dell’articolo si legge poi questa dichiarazione dello stesso Belisario, parlamentare dell’Italia dei Valori : «Altro che le chiacchiere di questi giorni: la procura di Matera, il cui capo, almeno lui, è certamente indagato da Catanzaro, indaga sui fatti oggetto di attenzione proprio da parte della procura di Catanzaro ».
      Il comune lettore ne deduce che solo il capo della procura Matera, almeno lui!, è indagato da Catanzaro.
      I giornalisti de “Il Quotidiano” avranno i loro motivi se non leggono ciò che ha scritto il giorno prima un collega sulla stessa questione. A noi lettori corre l’obbligo di chiederci chi è l’indagato dalla procura di Catanzaro. La PM Cazzetta o il suo capo ufficio?
      Il deputato Belisario sembra non considerare che i PM sono indipendenti dal loro capo ufficio. Chi vada a consultare Wikipedia alla voce “Pubblico Ministero. Ordinamento italiano” leggerà infatti: “Nell’udienza, il magistrato del Pubblico Ministero esercita le sue funzioni con piena autonomia.”
      Non sono un giurista e non se l’autonomia del PM sia limitata alla sola fase dibattimentale.

      Sono questi i primi, superficiali spunti, che mi sono venuti in mente leggendo “Il Quotidiano” che mi sembra si muova, con qualche cautela in più, sulla stessa linea de “Il Resto”.

      Il pressapochismo di chi si fa paladino di una certa causa rende la causa stessa meno giusta? No, ma questo caso lascia in me tanti dubbi sulle motivazioni del loro “paladinaggio” e molti meno sul fatto che l’inchiesta Cazzetta sia infondata.

      Questo per quanto riguarda alcuni aspetti dei processi che sono germinati dal groviglio di questioni che ne sono all’origine.
      Alcune osservazioni sui fatti relativi ai “fidanzatini di Policoro”. Quando posso seguo “Chi l’ha visto” e ne apprezzo molto la conduttrice, molto meno alcuni suoi inviati o collaboratori, specie del sud, che posano a grandi detective e non dimostrano di esserlo nel corso dei servizi che fanno.
      Seguendo questa trasmissione mi sono convinto che a Policoro qualcosa di terribile e molto poco chiaro accadde quel maledetto 23 marzo 1988. Le mie convinzioni non hanno però nessuna importanza.
      Ciò che è importante capire è chi fu il primo inquirente a recarsi sul luogo della tragedia. O c’erano stati prima altri (privati o inquirenti in veste non ufficiale) ad alterare la scena?
      La cosa di una gravità senza pari fu non procedere all’autopsia. Indipendentemente dalla volontà dei parenti, non è un atto obbligatorio in tutti i casi di morte non naturale?
      E’ mai stato incriminato chi aveva l’obbligo di farla?
      Se omicidio ci fu, chi aveva tale obbligo non si rese complice dell’assassino o degli assassini?
      Mi sembra che gran parte dell’attenzione dell’opinione pubblica sia stata spostata proprio sulle complicità e questo abbia generato una fungaia di ipotesi su una indifferenziata “casta” – la nuova parola grimaldello che sembra spiegare tutto – politica capace di coprire anche fatti così efferati.
      E’ stata così creata una corrente di opinione che affastella e mette sullo stesso piano chiunque alla cosiddetta casta appartenga.
      Trovo questo gravemente ingiusto e pericoloso. Credo che ci sia qualcuno che soffia sul fuoco di queste storie per speculazione politica.
      Un campione di costoro è, amio avviso, il corrispondente del “Corriere” Vulpio che in un articolo intitolato «Festini a base di cocaina con politici e giudici» scrive : Sarebbero loro due, Bubbico Filippo e Buccico Nicola, il sottosegretario Ds e il senatore An, le figure chiave dell’ inchiesta che sta terremotando la Basilicata. Entrambi originari di Montescaglioso, sulle colline materane – tanto che la memoria popolare li vorrebbe parenti, separati solo da un errore anagrafico, due c al posto di due b”.
      Un titolo così, diciamo, a ombrello, ha bisogno di giustificazioni e l’articolista le va a trovare nella comune origine montese dei due. Basta intendersi sul significato da dare a “originari”, in senso lato si potrebbe dire che sono originari di Montescaglioso anche i discendenti dei marchesi Cattaneo. Posso sbagliarmi naturalmente, ma non ho mai saputo che Buccico che, si dice, vanti origini montesi sia effettivamente nato a Montescaglioso, né che la memoria popolare voglia i due imparentati. Se poi la memoria popolare così volesse, è certo che sbaglierebbe perché non c’è mai stata parentela fra i due né errori anagrafici riguardo ai loro cognomi.
      Queste scemenze usa come incipit il corrispondente del grande giornale parlando di argomenti così seri e tragici. Le conclusioni le riserva invece, in un altro articolo, a giochini di parole del tipo Belzebù-Belzebubbico.
      Prendendolo per una volta sul serio viene da chiedersi cosa scriverebbe il Vulpio se si chiamasse Pollio

      Chi ha ucciso o rubato sia giudicato come merita, ma se la classe politica lucana è da cambiare siano i lucani a deciderlo e a cercare senza isterie il modo, il mezzo e gli uomini per farlo al meglio.

      1. vince_ditaranto

        Ciao Cristoforo,

        chiacchierare con te è sempre interessante e quindi continuerò volentieri a farlo nonostante mi hai tacciato di faziosità, e di vedere la stessa ovunque.

        Vorrei riassumere le considerazioni fatte:

        1- hai ascoltato l’intervista di Vulpio? Visto che vai su wikipedia per istrurti con la giurisprudenza, perchè non cerchi anche il capo d’accusa “associazione a delinquere per diffamazione”? E dicci se è stato mai usato in passato o è stato inventato di sana pianta. Solo questo dato non ti suona per lo meno…. “strano”?

        Tra l’altro non c’è nessun articolo di Vulpio indicato esplicitamente nelle “carte”……e di questo che ne pensi?? Ammesso che sia vero, eh….

        2- Andando a logica….per quale motivo dei giornalisti dovrebbero collaborare per diffamare qualcuno??? Per quanto mi sforzi non riesco a trovare il motivo…..nè tantomeno l’accusa del PM specifica …diciamo il “movente”!!!! La cosa reggerebbe se ci fosse qualche “potente” che potrebbe davvero guadagnarci dalla diffamazione di Buccico e altri…., qualche personaggio al cui “soldo” l’associazione si sia mossa…ma non si fà riferimento a nessuno!!!!

        Quindi, ripeto la domanda, cosa avrebbero da guadagnarci???….

        3- Purtroppo, lo dico con rammarico, ad oggi “fare di tutta l’erba un fascio” riguardo ai politici non è assolutamente qualunquismo….o le devo prestare “la Casta” per una lettura estiva??? Una lettura a metà tra il riso per “la continua barzelletta” della nostra nazione, e la rabbia per essere ogni giorno preso per i fondelli. A meno che non vuoi credere che anche gli autori de “La Casta” siano dei diffamatori…???

         

        Vabbè, spero di fare 4 chiacchiere con te e con altri questa estate.

         Vincenzo il “fazioso”

         

        ps ovviamente attendo una risposta puntuale ai miei 3 punti!!

        1. Cristoforo Magistro

          A Vincenzo
          1) Non conosco i tecnicismi giuridici, ma se il reato di associazione a delinquere per diffamazione non esiste, il problema non si pone.
          Dice, tuttavia, Vikipedia che quella di associazione a delinquere è una categoria generica. Ne deduco che è lo scopo, che può essere vario, a darle sostanzialità.
          2) Non so chi è interessato a diffamare chi. Ad esempio nell’intercettazione riguardante Piccenna de “Il Resto” e il segretario regionale di AN, Di Gilio, non si parla in termini propriamente camerateschi di Buccico (Il Resto, del 28 luglio).
          Ipotesi: è proprio da escludere che qualcuno confidando nella più o meno imminente caduta del governo attuale si stia personalmente preparando alla successione o la stia preparando, non necessariamente dalla Basilicata, per altri?
          3) G. A. Stella, uno degli autori de “La casta” è, a mio parere, un bravo giornalista. Ho letto il suo libro dedicato all’emigrazione, intitolato “L’orda”; aspetto quello sulla cucina che chiamerà “L’appanzanata”.
          Voglio dire che da bravo divulgatore lui spezzetta per il lettore nuovo a certi argomenti, questioni complesse. Per farlo deve generalizzare, schematizzare ed enfatizzare. Per approfondire la questione direi che “La casta” non basta.

          A Felice
          Ciò che io contesto è la limpidezza, a partire dalle fonti, delle inchieste sulle questioni di cui stiamo discutendo. A mio modesto parere, un giornalismo del genere non dà soluzione ai problemi che sembra denunciare, ma ne diventa parte.
          Proprio perché credo “che informare la gente di quello che accade sia un dovere in un Paese come il nostro”, vorrei che l’informazione fosse fatta più seriamente da come si presenta nel campionario di articoli de “Il quotidiano” da te linkati.
          Sono di fretta e vi risparmio le altre considerazioni che avrei avuto da fare al riguardo.

          1. vince_ditaranto

            Ciao Cristoforo,

            grazie per le risposte puntuali che mi hai dato. Ovviamente mi trovo d’accordo

            con felice quando dice che a seconda delle persone “messe sotto i riflettori” i giornalisti diventano eroi della libera informazione , vedi Santoro luttazzi e co., o beceri diffamatori.

            Cmq….visto l’argomento complesso sarebbe davvero opportuno parlarne a 4 occhi per non incorrere in fraintendimenti di valutazione. Magari la pensiamo nella stessa maniera e cambia solo l’enfasi che ne vogliamo dare.

            Opinione diversa abbiamo sicuramente sul libro di Stella, un giornalista che da tempo denuncia sprechi, privilegi e quant’altro. Il libro è stato solo un sunto e una riorganizzazione di molteplici inchieste, informazioni e ricerche portate avanti affinchè tutti sappiano e capiscano una volta per tutte che il furbo non è solo nello schiramento opposto al proprio, e non è affatto un caso isolato.

            Cmq… tu parli di “enfatizzazzione”……mi dispiace che pensi questo perche sono più o meno le stesse parole che utilizzano i nostri “cari” politici per rispondere alle imbarazzanti domande sui milioni di milioni di milioni di euro che si mangiano ogni anno……si generalizza, si enfatizza, è solo demagogia e via dicendo…..

            sarà…ma per mia formazione tendo a credere ai numeri…e quando si danno delle cifre di quella portata (credimi..in cifre fa spavento), è dificile porre “se” e “ma”!!!!

            Credo che tu non l’abbia letto, quindi ti passo un link ad un articolo di Stella uscito oggi che ha lo stesso taglio. Vedrai che è difficile credere che sia “un’enfasi”. Tanto più che i FATTI e i NUMERI rivelati da Stella  non sono mai stati smentiti da nessuno…ergo!!!!

            buona lettura

            http://www.corriere.it/Primo_Piano/Cronache/2007/08_Agosto/02/stella.shtml

             

            Buona giornata

            Vincenzo

      2. ciffo

        Cristoforo il tuo ragionamento è per me poco convincente anche se probabile. Soprattutto 2 sono i punti che non mi convincono.
        Nell’Italia in cui viviamo davvero tu credi che indagare il capo di una procura (e quindi di riflesso la procura per intero) non abbia alcuna ripercussione su un suo sottoposto?
        E poi la teoria del complotto politico…
        Berlusconi ha fatto davvero gravi danni all’Italia! Ora tutti a vedere complotti politici ogni volta che un giornalista o chicchessia “dissente”. Certo… come Berlusconi ha tutti i diritti di denunciare Travaglio o di definire “criminoso” l’uso della tv di alcuni giornalisti anche i nostri politici locali hanno il diritto di fare altrettanto (anche D’Alema ultimamente soffre di Berlusconite)… ma permettimi di sorridere a queste ipotesi… non le escludo a priori ma preferisco vedere motivazioni più semplici piuttosto che convincermi dell’esistenza di “pupari” che manovrano nell’ombra.
        Inoltre… se nell’inchiesta “toghe lucane” sono coinvolti sia esponenti di destra che di sinistra, del governo e dell’opposizione… di chi sarebbe l’intento politico di affossare il potere? forse vuoi dire che qualche pedina del proprio schieramento è sacrificabile pur di abbattere il re avversario?
        Comunque non vorrei che queste mie parole vengano interpretate come convinzione da parte mia di assoluta innocenza dei giornalisti e colpevolezza dei politici… voglio ribadire il concetto che è nostro dovere seguire i fatti con attenzione senza esagerare nei toni e senza dare nulla per scontato nonostante articoli o notizie bomba fino alla conclusione di indagini e processi. E’ nostro dovere però anche vigilare e segnalare cose e fatti che possono sembrare perlomeno “anomali”…. se poi ci sbagliamo non avremmo danneggiato nessuno, se invece abbiamo ragione sulle anomalie e non facciamo nulla allora si che saremmo complici… non credi che informare la gente di quello che accade sia un dovere in un Paese come il nostro dove ormai l’indifferenza e la delusione la fanno da padrone?

  12. Willianpoe

    Accolgo il tuo invito pacifico. Fumiamoci questo calumet. Mi scuso se sono stato rabbioso e ironico -a tratti intollerante- nel risponderti. Ammiro il tuo attivismo, a dispetto della mia insana prigrizia difficile da scrollare di dosso.Un pesante mantello o “Paltton”. Cercherò di rimediare. Ciao mario.

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