PARTENZE DA FERMO, atto finale

Quando abbiamo letto sulla Gazzetta della Basilicata che “sette giovani attori” si sarebbero cimentati nella declamazione di alcuni racconti ci siamo sentiti più responsabilizzati. Perchè attori non lo siamo ancora, poi chissà…le poliedriche capacità dei lucani sono note.
Ma posso affermare senza false modestie che bravi lo siamo stati davvero.
Andiamo con ordine. Un mese fa Angelo propose alla neonata e ancora sconosciuta Futura Compagnia Senzarte, di cui lui stesso ne è l’ispiratore, la collaborazione con la Libreria dell’Arco che aveva appena pubblicato “Partenze da fermo”, una raccolta di racconti lucani in cui spicca il nome dell’ultima vincitrice del Campiello, Mariolina Venezia, celebre assente della serata insieme a Dora Albanese e Maurizio Canosa.
La presentazione è slittata di una settimana. Avremmo voluto, infatti, approfittare delle vacanze natalizie, periodo dell’anno in cui quasi un’intera generazione di giovani montesi ritorna dai suoi provvisori domicili sparsi per tutta Italia. Nonostante tutto la gente che è affluita era notevole. Non c’erano solo le donne fresche fresche della benedizione di don Pietro ma anche un nutrito gruppo di coetanei che in fondo al teatro della parrochia S.Lucia ha commentato e ripreso la serata.
Le diplomatiche e intraprendenti Cinzia e Lidia hanno presentato gli autori dialogando con loro sul tema conduttore del libro, il viaggio, e annunciando gli aspiranti “attori” della Compagnia, di cui loro stesse costituiscono l’anima organizzatrice.
I primi a cimentarsi con la declamazione sono stati due ragazzi deliziosi, Giuliano e Chiara, che hanno creduto, forse, più di tutti nel progetto della compagnia teatrale, fin dall’inizio.Giuliano ha letto un brano de “L’incidente” di Costantino Dilillo mentre Chiara ha declamato un brano del viaggio in “Eurostar” di Pancrazio Toscano.
Poi è toccato a Gianni, vera rivelazione della serata. Ha declamato prima in tono nostalgico un brano di “10 lire per sognare” di Pasquale Doria e poi ha ammiccato, divertito, leggendo “Zampa di velluto” di Maurizio Canosa.
Io mi sono occupata di interpretare con gravità il viaggio di sola andata di Dora Albanese ne “Il registratore”, un brano che sentivo molto vicino alla mia esperienza di montese domiciliata altrove. Vincenzo ha letto con la sua serena fermezza un brano di “Fuggire da lei” di Antonio Paradiso mentre Annarita si è cimentata nella declamazione dell’impegnativo testo di Mimmo Calbi: per giorni ha dovuto ripetere a se stessa parole che erano un vero scioglilingua. Alla fine Vito con le sue doti affabulatorie ci ha incantato ricordandoci le buone abitudini del vicinato di una volta leggendo un brano consistente di “Capo del piano” scritto da Peppe Lomonaco. Ringraziamo Vito per aver sempre tenuto alto il morale del gruppo e per i suoi preziosi consigli.
Da segnalare l’intelligente intervenyo finale di don Domenico che vi invito a visionare non appena l’immancabile ZODD inserirà il video della serata sul sito.
Questi sono gli eventi e le persone, con cui ho ricominciato a condividere le nervose ambizioni della nostra terra, che danno un senso al mio ritorno. Sono contenta di aver preso parte alla presentazione di ieri sera mettendo da parte inutili imbarazzi.
Angelica


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14 Commenti

  1. Cinzia

    Quanta adrenalina, ieri pomeriggio, cara Angelica! Scorreva a fiumi! Ore 16.30: la chiesa ancora chiusa e noi con una prova, LA prova, ancora da fare, quando mancavano appena 3 ore all’apertura del sipario. Sedie da sistemare, palco da ripulire, microfoni da provare, ansia da domare.

    Alle 20.00 il sipario si è aperto e lo “spettacolo” è cominciato. Sul palco letture di racconti e domande agli autori.

    Tuttavia per noi non è stata solo la presentazione di un libro. E’ stato il “debutto”, la concretizzazione di mesi di incontri e copioni svolazzanti, di peregrinazioni da una sede all’altra (abbiamo cominciato all’Ostello Perfetta Letizia, per poi passare alla sede dell’AML e dopo al teatrino dell’oratorio, fino ad approdare alla chiesa di Santa Lucia), di momenti di sconforto davanti allo scemare progressivo del numero dei partecipanti e di entusiasmo e grinta per far sì che la Futura Compagnia SenzArte potesse passare dalla potenza all’atto, per citare Don Domenico.

    Per questo su quel palco ieri non c’erano solo Lidia e Cinzia ad introdurre i brani, non c’erano solo Giuliano, Chiara, Gianni, Annarita, tu – Angelica cara, Vincenzo e Vito a leggere quei passi scelti con cura, non c’era solo Angelo ad accendere e spegnere le luci.

    Ieri sera su quel palco c’era l’entusiasmo, la voglia di fare, la speranza. Spero che al pubblico, prima ancora di qualche sbadiglio e qualche piccola gaffe, sia arrivato soprattutto questo.

    1. falco

      Ho partecipato con molto interesse alla manifestazione.

      Bravi, mi siete piaciuti.

      Un pò emozionate le co-conduttrici 🙁

      Un pò meno mi sono piaciuti gli autori sul palco, a parte Peppe Lomonaco, continuamente alla ricerca di concetti a dir poco surreali filantro-folosofici invece di spiegare in maniera semplice e, soprattutto, reale il particolare stato d’animo in cui si sono trovati quando hanno pensato e messo nero su bianco i racconti narrati.

      Incuriosito dall’elogio del Sig. Paradiso, appena arrivato a casa, ho letto la pagina e mezza ( contributo all’opera) della scrittrice Mariolina Venezia e francamente sono rimasto un pò deluso. Forse, anzi sicuramente, mancanza mia. 

      Naturale , semplice e brillante, invece, Peppe Lomonaco senza fronzoli ed essenziale. Non lo dico per campanilismo.

      Auguri a tutti e complimenti per l’impegno, è da pochi.

       

      Ciao.

       

       

    2. michela

      Prima di tutto vorrei fare i complimenti ai ragazzi della Futura Compagnia per l’organizzazione della serata… bravi! complimenti davvero! ieri si è parlato del viaggio, dell’emigrazione dei pensieri, sia quando questi seguono uno spostamento fisico sia quando rimangono fermi nella testa ma vagano similmente ad un viaggio reale… e si è parlato degli spostamenti concreti per lavoro o per sola e necessaria sete di conoscenza, direi quasi dovere di conoscenza d’altro… si è discusso delle radici, dell’affezione alla propria terra come espressione di valenza poetica o come necessità di fermarsi in un posto noto, caro, dove l’essere stanziali non è solo un pit stop, ma una decisione presa con coscienza, liberamente, quando questo, ovviamente, ci consente di poter vivere, di avere un lavoro, di poter costruire un futuro… come sottolineava Peppe Lomonaco, uno degli autori. Tempo fa mi è arrivata la mail di un amico californiano, uno stralcio del suo diario di viaggio, un percorso che per lui dura ormai da 7 anni, 7 anni di zaino in spalla e solo gli occhi e i pensieri a fargli compagnia… qualcuno degli utenti e qualche montese se lo ricorderanno, John Kosakowsky, Amne20, te lo ricordi? Bè, lui diceva che fino a qualche tempo fa “the place where the largest portion of my heart lives, where the most pieces of my heart rest peacefully. That is still the foothills of Northern California. But there must be more to it. I have to be careful, because I live in a fairy tale. I drift from one fantastic place to another: the Egyptian pyramids; rainforests; the Grand Canyon . I must retain some anchor, for fear of floating away. I envision insanity as a state of uncontrolled drift, as a vagabond child’s balloon, floating homeless and unassociated at the will of the fickle wind. I use my heart as an anchor. It attaches me to the real world of society and love and humanity …  So I feel good to return to gravity, where I am something outside of my imagination. I am home. And life is an orchard. No matter how far I wander, there will always be a bed and food.

      tornare a casa è come un’ancora, un posto dove ci sarà sempre cibo ed un letto disponibile, un posto dove ritornare alla gravità, fuori dalla mia immaginazione…

      ma tempo dopo scriveva che non riusciva più a considerare neanche la California, casa sua, come “il ritorno a casa” e che gli sembrava che le uniche cose concrete che rimanessero fossero la ricerca di una chiave di una stanza, un materasso dove dormire  e la sua immaginazione…

      dopo ieri sera mi sono chiesta se più che la nostalgia a tenerci legati alla nostra terra non sia la paura di volare via come un vagabond Child’ s ballon in a state of uncontrolled drift… che non sia solo la necessità di ancorarsi a qualcosa che abbia la parvenza della concretezza?

      voi che dite?

      pensieri vaganti…

      ps: leggerò presto il libro nella speranza di trovare risposte.

      topobiche_81

  2. cristina contuzzi

    Complimenti a tutta la compagnia per la lodevole iniziativa di promuovere il teatro! Mi piacerebbe aiutarvi partecipando attivamente ma attualmente il mio tempo è veramente tiranno! Sono comunque lieta di sostenervi da lontano intervenendo come spettatrice a tutti gli eventi che vorrete organizzare.

  3. aiace

    Una terribile influenza mi ha tenuto inchiodato entro le mura domestiche e non ho potuto partecipare. Da quello che mi hanno riferito e da quanto ho letto su Montescaglioso.net devo dedurre che, quella di domenica scorsa, è stata una serata memorabile e per tanti motivi. La partecipazione attiva dei presenti, la professionalità e bravura dei ragazzi della compagnia teatrale, lo scambio di opinioni con gli scrittori e l’emozione di Peppe Lomonaco hanno regalato, a chi ha partecipato, una serata ricca di spunti di riflessione e non solo sul viaggio. Ascoltare in diretta il pensiero degli scrittori aiuta a comprendere meglio i cosiddetti “luoghi dell’anima” anche se, alla fine, ogni lettore interpreta in maniera personale quello che legge. 

    Spero che ce ne saranno ancora di serate come questa.

    Un grazie alla “futura Compagnia Senzarte”

    1. giusy

      Complimenti davvero a questi ragazzi!! E complimentoni particolari a Cinzia e ad Angelica!

      Mi è dispiaciuto non essere a Monte per partecipare alla serata. Almeno, grazie a Zodd, potrò vedere il tutto tramite il sito.

      Cinzia, se non ti conoscessi, se non conoscessi il tuo amore, la tua passione per la Letteratura, per il Teatro, per il Cinema, davvero non riuscirei a capire come fai ad avere tanta grinta, tanto entusiasmo e tanta fiducia per la realizzazione di questo ambizioso progetto, nonostante le mille difficoltà che ogni volta ci sono…

      Siete un esempio importante per tutti quelli che dicono che a Monte non si fa niente! Il successo della serata vi dara’ sicuramente la grinta per continuare!

      Un grosso grosso applauso a tutti voi!!! 

      1. Cinzia

        Con nostra sorpresa abbiamo ricevuto da parte di diverse persone delle richieste di poter collaborare con la nostra compagnia.

         

        Tale interesse non può che farci piacere.

         

        Dunque, per chi fosse interessato, la Futura Compagnia SenzArte si riunisce ogni venerdì (tranne domani, 18 gennaio) alle 19.30 nei locali della Parrocchia Santa Lucia (la saletta-teatro).

         

        Al momento stiamo allestendo una commedia. E’ graditissimo il contributo di chiunque collaborare con noi!

         

        P.S. Giusina, chi non mi conosce penserà che ti abbia pagato per tutti i complimenti che mi fai… Ma non mi conosce… altrimenti lo saprebbe che non c’è trippa per gatti 😉 !

    2. rori

      C’ero anch’io domenica scorsa e non posso fare altro che ringraziare la ” Futura compagnia senz’arte” per l’iniziativa e per l’impegno messo nell’organizzare la bella serata. Bravi !!!!Smile

  4. dora

    Cara Angelica, sono Dora Albanese, per poterti ringraziare mi sono dovuta registrare… allora… semplicemente grazie.

    Vorrei tanto ricevere per mail -se vi è possibile- il filmato della serata, magari dove mi leggi, mi renderesti felice.

    Sarei venuta con piacere, alla presentazione, ma sono a Parigi dal 12 gennaio.

    Ti ringrazio ancora di cuore e se qualcuno di voi puo’ mandarmi il filmato ecco la mia mail: doralbanese@hotmail.com

    Saluti cari a tutta la compagnia….

    1. angelica

      Siamo lusingati dal tuo interesse, io, naturalmente in maniera particolare. Non so se il filmato è pronto, dovrebbe comparire a breve sul sito. Certamente se ciò non accadrà cercherò di inviartelo personalmente.
      A presto.

  5. dora

    Grazie,

    come ho precedentemente scritto, ammiro moltissimo chi riesce soprattutto vivendo in piccole realtà come le nostre, a fare qualcosa di bello e intelligente… e sono felice di vedere nelle foto che la compagnia è fatta prevalentemente da giovani… siete forti!!!

    Il paternalismo che c’è dalle nostre parti è logorante.

    Almeno per me, è sempre stato difficile portare avanti dei progetti… spero che il vostro vada alla grande, e se potete, tenetemi informata, così nel mio piccolo potrò parlarne su TOTEM, dove pure scrivo racconti… baci cari e a presto.

    Dora Albanese

     

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