Autodifesa

Il desiderio di far male a un altro é un istinto profondo. Accumuliamo risentimento, che fornisce una vitalità particolare, un sentimento di azione e di vita; e ciò che si è accumulato deve essere speso attraverso ira, insulti, svilimento, ostinazione e attraverso i loro opposti. È questo accumulo di risentimento che ha bisogno di perdono, il quale diviene superfluo, se non cè tesaurizzazione di colpi ricevuti.Perché tesaurizziamo lusinghe e insulti, ferite e affetto? Senza questo accumulo di esperienze e delle loro reazioni, noi non esistiamo; non siamo nulla se non abbiamo nome, affetti, credenze. È la paura di essere nulla che ci spinge ad accumulare; ed è questa stessa paura, conscia o inconscia che sia, che, nonostante le nostre attività cumulative, provoca la nostra disintegrazione, la nostra distruzione. Se possiamo renderci conto della verità di questa paura, allora è la verità che ci libera di essa, e non la nostra risoluta determinazione di essere liberi.Tu non sei nulla. Puoi avere nome e titolo, proprietà e conto in banca, puoi essere potente e famoso; ma nonostante tutte queste salvaguardie, tu non sei nulla. Puoi essere del tutto inconsapevole di questa vacuità, di questo nulla, o puoi semplicemente non volerne essere consapevole; ma quel vuoto c’è, qualunque cosa tu faccia per evitarlo. Puoi tentar di sfuggirgli in modi obliqui, attraverso la violenza personale o collettiva, attraverso l’adorazione individuale o collettiva, attraverso il sapere o la distrazione; ma sia che tu dorma sia che tu vegli, quel vuoto c’è sempre. Puoi imbatterti nei tuoi rapporti con questo nulla e la sua paura soltanto con una consapevolezza senza scelta delle vie di evasione. Non sei connesso a questo nulla come un’entità separata, individuale; non sei l’osservatore che lo guarda; senza di te, il pensatore, l’osservatore non esistono. Tu e il nulla siete una sola cosa; tu e il nulla siete un fenomeno unico, non due processi separati. Se tu, il pensatore, ne hai paura e lo avvicini come qualcosa di contrario e opposto a te, allora ogni azione che tu possa intraprendere verso di esso porterà inevitabilmente all’illusione e così ad ulteriore conflitto e dolore. Quando ci sia la scoperta, la sperimentazione di quel nulla che si riassume in te, allora la paura  che esiste solo quando il pensatore è separato dai suoi pensieri e così cerca di stabilire un rapporto con essi  si dissolve completamente. Soltanto allora é possibile alla mente essere tranquilla; e in questa tranquillità, la verità viene in essere.


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