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  1. Cervo Cacciatore

    Sono esterrefatto e meravigliato nel vedere un programma comunale dove si parla ancora di villa belvedere, programma fatto dal sindaco Zito e dall’assessore Brigante non onorano le delibere fatte quando erano amministratori e assessori di maggioranza nel 2007 e non onorano le opere realizzate con quelle delibere nel dare riconoscimento a dei valori fondamentali dello scautismo e di BADEN POWELL riconosciti in tutto il mondo. Pensavo che per 5 anni non erano state onorate dette delibere ma purtroppo non vengono onorate neanche da chi le ha realizzate. BELLA RINASCITA MONTESE

    Eppure nella sala consigliare S. Pertini esiste una targa che lo scautismo mondiale e italiano  riconosce benemerenza al consiglio comunale di Montescagloso.

    Domenico Didio

    1. Cristoforo Magistro

      Ho visto il programma dell’estate montese.

      Nutrito e nutriente. Mi dispiacerà perdermi le serate dedicate al cibo e anche qualcuna riservata alla cultura. Riguardo a quest’ultima ho visto che le date con i relatori più noti saranno quella del 25 luglio, con Pino Aprile e Raffaele Vescera, e quella del 9 settembre con Sigfrid Hobel

      Mi pare che dietro quei nomi e i temi che tratteranno ci siano non dico una politica culturale, ma delle scelte indicative di ciò che questa amministrazione ritiene opportuno far conoscere ai cittadini. É quindi evidente che si è usciti dalla pratica dell’indifferenziato dell’amministrazione precedente e ciò non può che valutarsi positivamente. Chi è stato scelto per governare una città deve, a mio avviso, caratterizzarsi per ciò che propone all’attenzione dei cittadini secondo il proprio particolare orientamento politico. Non mi sto riferendo evidentemente a pratiche alla Peppone e Don Camillo, oggi tutto è più sfumato, ma restano differenze fra ciò che rimane della cultura di sinistra e ciò che, sia pure in senso lato, è di destra.

      Niente da dire quindi sul diritto di chi amministra a proporre ciò che è più vicino alla propria visione della realtà, della storia, della cultura. Anzi.

      Ciò detto, credo che sia opportuno fare qualche considerazione su quelle scelte.

      Pino Aprile, giornalista, è diventato noto al pubblico con Terroni, un libro che ha avuto tirature bibliche e la cui tesi di fondo – il Sud conquistato dai Savoia con la violenza e ridotto a colonia del Nord, ecc. – è stata contestata dagli storici di professione. Una contestazione che ha dato all’autore la palma del perseguitato, dell’invidiato, e, in definitiva, del terrone maltrattato dai razzisti con la puzza sotto il naso che occupano le cattedre universitarie. Da qui inviti a cascata per conferenze, sagre, convegni dovunque si sentisse il bisogno di alimentare un certo vittimismo dei meridionali. Manifestazioni nelle quali per lo più Aprile dice trionfalmente la sua senza nessun contraddittore, mentre quando ce l’ha non ne esce un granché bene .

      Come accadrà a Monte visto che l’altro relatore, Vescera, autore di romanzi che si caratterizzano come contro storie, non mi pare che si discosti molto dalle posizioni di Aprile.

      Non sarebbe stato opportuno, anche per rendere il dibattito più interessante, affiancargli qualcuno che la pensi diversamente?

      Che dire poi del tema dell’esoterismo che tratterà il massone professor Hobel? Intrigante, come dicono le parrucchiere. Se la rivelazione dei misteri esoterici dell’abbazia dovesse aprire la stagione della discussione su altri misteri, che ben venga.   

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