Montescaglioso: monumenti

Montescaglioso: uno sguardo.

E’uno dei maggiori centri abitati della Provincia di Matera per dimensione demografica, importanza economica e patrimonio storico ed ambientale. Sorge su un rilievo orografico all’altezza massima di 365 ml sul mare, che separa la vale del Bradano dal bacino della Gravina di Matera. Conta circa 10.000 abitanti concentrati in un unico nucleo urbano. L’economia è prevalentemente agricola con produzione ortofrutticola particolarmente pregiata e un segmento specializzato in olivicoltura basata sull’utilizzo di una cultivar locale, la “ Ogliarola bradanica “. Montescaglioso è sottoposta alla giurisdizione ecclesiastica dell’Arcivescovo di Matera – Irsina che si onora anche del titolo di Abate di S. Angelo in Montescaglioso. Esistono due parrocchie ed un convento di Padri Cappuccini e numerose associazioni cattoliche impegnate sul volontariato; una comunità di Testimoni di Geova; una comunità di Pentecostali; gruppi di immigrati rumeni di osservanza cristiano-ortodossa e gruppi di immigrati mussulmani. Insieme al Comune di Matera ed all’Amministrazione Provinciale di Matera, il Comune di Montescaglioso è titolare del Parco delle Chiese Rupestri del Materano, comprensivo di circa 8.000 ettari dei quali, 3.500 nel territorio della città. Il Comune è anche proprietario di circa 3000 ettari di terreni altamente pregiati destinati a colture intensive o coperti da boschi e pascoli. Il patrimonio demaniale rinveniente dalla liquidazione dell’asse feudale, è gestito con fitti a privati. In tale superficie sono compresi circa 800 ettari di bosco e macchia mediterranea tutelati da una riserva naturalistica e destinata ad area di preparco del Parco delle Chiese Rupestri del Materano. La città conserva una forte identità culturale e storica attestata dal persistere di antiche tradizioni e riti, tutelati e valorizzati dall’Ente Locale e dall’associazionismo locale ed un cospicuo patrimonio monumentale. Le tradizioni religiose o popolari e gli eventi culturali più significativi sono: La festa patronale di S. Rocco nel mese di Agosto. I riti della settimana Santa, tramandatisi da secoli senza significative modifiche. Il Carnevalone contadino, forse l’unico, in Basilicata, a conservare integra la tradizione più antica. La Notte del Cucibocca, festa dedicata ai bambini il 5 Gennaio. La Cavalcata del Borbone, corteo storico rievocativo della visita di Re Carlo di Borbone a Montescaglioso nel 1735. Il rally delle chiese rupestri. Il cospicuo patrimonio monumentale, storico ed ambientale appare come uno dei più imponenti della Regione ed attesta la complessità della vicenda storica locale. La complessa storia della città evidenzia la presenza di numerose chiese, palazzi, monasteri, masserie ed aree archeologiche, che costituiscono un patrimonio culturale e monumentale di grande significato:

Monasteri e chiese monastiche:

Abbazia benedettina di S. Angelo (sec. XI-XVIII).

Monastero della SS. Concezione (sec. XVII-XIX).

Convento di S. Agostino (sec. XV-XIX).

Convento dei Padri Cappuccini. (sec. XVII-XX).

Chiesa di S. Antuono (sec. XV: dipendenza dell’abbazia di S. Antonio da Vienne di Napoli, scomparsa).

Possedimenti dell’Abbazia di S. Angelo:

Chiesa di S. Maria in Platea (sec. XI).

Chiesa di S. Stefano (sec. XI).

Chiesa di S. Simeone (sec. XI).

Chiesa di S. Nicola (sec. XI: scomparsa).

Chiesa di S. Lucia (sec. XI).

Chiesa di S. Maria la Nova (sec. XI).

Grancia di S. Maria del Vetrano (sec. XI).

S. Lorenzo a Murro. (sec. IX- XI).

Grancia di Vallecupa (sec. XVI).

Oliveto dei Monaci (sec. XVI).

Parco dei Monaci (sec. XVI).

Cappella di S. Scolastica (sec. XVII).

Cappella di S. Vito (sec. XI).

Grancia di S. Agata (sec. XVI).

Cappella di S. Giuliano (sec. XI: scomparsa).

Chiesa di S. Tommaso (sec. XII: scomparsa)

Chiese urbane secolari.

Chiesa Madre dei SS. Pietro e Paolo (sec. XVIII).

Chiesa di S. Rocco (sec. XVI).

Chiesa del Crocifisso (sec. XVI).

Chiesa ed ospedale della SS. Annunziata (sec. XVI).

Chiesa di S. Andrea (sec. XV).

Chiesa di S. Maria dell’Abbondanza (sec. XV).

Chiesa di S. Caterina (sec. XV).

Chiesa di S. Croce (sec. XV).

Chiesa di S. Biagio (sec. XI).

Chiesa di S. Giovanni (sec. XV: scomparsa).

Chiese ed insediamenti rupestri;

Cripta della Scaletta (secc. IX-X).

Cripta del Canarino (secc. IX-X).

Cripta di Villa Irene (sec. XI-XII).

Cripta di Cozzo S. Angelo (secc. IX-X).

Santuario della Madonna della Murgia (secc. IX-X).

Chiesa del ” Paritiello ” (sec. XVI-XVII).

Palazzi urbani. Contuzzi, Fini, Venezia Cappellanio, Andriulli, D’Alessio, Ciannella. Fortificazioni.

Mura o terrazzamenti della fase greca.

Tratti di mura medievali a Porta S. Angelo.

Porte urbiche: Porta S. Angelo.

Cinta muraria: Castello normanno/ palazzo marchesale e torre medievale in P. Roma.

Masserie e strutture agricole storiche:

Masseria Strada a Murgia S. Andrea.

Masseria Galante a Isca l’Arena.

Masseria Quinto a Cannezzano.

Masseria Andriulli a Fiumicello.

Masseria Fini a S. Canio.

Masseria Buccico a Visciglito.

Masseria Messina a Murgetta.

Casili a secco sulla Murgia e intorno al paese.

Insediamenti indigeni e greci:

Abitato indigeno a difesa S. Biagio.

Abitato indigeno al Pagliarone.

Abitato indigeno e greco a Cozzo Presepe.

Abitato indigeno, greco e romano a Montescaglioso.

Villaggio indigeno e medievale a S. Vito.


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