M. ALLAM: Lucania trattata peggio di una colonia dai politici di destra e sinistra

   OGGI SULLA GAZZETTA C’E’ UNA LETTERA DI M.ALLAM, CHE ATTACCA DURAMENTE LA NOSTRA CLASSE POLITICA (DESTRA E SINISTRA). DICE:LA SINISTRA CAMPA CON L’ASSISTENZIALISMO E LA DESTRA PENSA AL PROPRIO TORNACONTO PERSONALE.

vI CONSIGLIO DI LEGGERE TUTTA LA LETTERA, FINO ALLA FINE. FATE QUESTO PICCOLO SFORZO PERCHè APRIRE UN DIBATTITO SAREBBE INTERESSANTE. 

SI TRATTA COMUNQUE DI UN INTELLETTUALE DI FAMA INTERNAZIONALE, QUINDI BISOGNA PERLOMENO RIFLETTERE SULLE PAROLE, ANCHE SE NON SI E’ DACCORDO.

mario

Cari amici e care amiche del popolo lucano, circa quaranta anni fa arrivai in Italia per conseguire la laurea in Sociologia all’università di Roma. Mi innamorai subito della bellezza naturale della nostra patria e della bontà d’animo dei nostri connazionali, scegliendola come la mia grande casa per la profonda sintonia con i principi e gli ideali che danno un senso alla vita, al punto da ritrovarmi a dire a viva voce “Io amo l’Italia”e di essere onorato ed orgoglioso di essere italiano. Oggi per uno di quei casi che non sono mai fortuiti e che per un credente celano la mano della Divina Provvidenza mi ritrovo ad essere affascinato dalla vostra terra, che ha il dono di riassumere quanto di più prezioso abbia l’Ita – lia nell’offerta naturale di mari, laghi, monti, colline e pianure, così come ha saputo custodire a dispetto delle avversità una genuinità che è propria di chi coltiva una solida fede, ha a cuore la dignità della persona, considera centrale la famiglia naturale, è fedele alla tradizione della propria comunità. 

Ecco perché per me la Lucania è la regione più bella e i lucani sono il popolo più genuino d’Italia. Purtroppo c’è un abisso tra la realtà della Lucania e dei lucani e quella dell’insieme della classe politica che l’amministra. La sinistra, che da un ventennio ha imposto un potere egemonico grazie alla quota pro-capite di assistenzialismo più alta d’Italia, e la destra che è sostanzialmente connivente con una dirigenza preoccupata esclusivamente del proprio tornaconto personale, sono riusciti a realizzare il paradosso che fa sì che, da un lato, la Lucania sia potenzialmente la regione più ricca d’Italia e, dall’altro, i lucani siano tra le popolazioni più povere d’Italia. Questa classe politica sta provocando la rovina della Lucania sperperandone le ricchezze naturali il cui sfruttamento arricchisce una casta, danneggia l’ambiente e nuoce alla salute dei cittadini; così come sta portando al suicidio demografico e della civiltà dei lucani a causa dell’in – debolimento della famiglia naturale, il calo del tasso di natalità, l’invecchiamento della popolazione, la crescita della disoccupazione e la fuga forzosa di migliaia di giovani in cerca di migliori condizioni di vita. 

Ebbene cari amici e care amiche del popolo lucano, da quando il «caso» mi ha portato qui in mezzo a voi, ho provato nel corso degli anni una particolarissima emozione che solo una realtà straordinaria è in grado di suscitare. Ed oggi che molti amici mi chiedono di contribuire al riscatto civile e politico della Lucania, percepisco questo invito come un segno da cogliere, una chiamata da seguire, una missione da adempiere. Tocco con mano il desiderio incontenibile di cambiamento della stragrande maggioranza dei lucani che sono stanchi e nauseati dell’autoritarismo, della corruzione, del clientelarismo, del parassitismo, dell’immobilismo e del menefreghismo di una classe politica che è di fatto diventata straniera agli occhi della propria gente, lontanissima dai problemi reali con cui ci si confronta giorno dopo giorno. Sento vibrare forte nell’animo dei lucani la voglia di riprendere in mano il timone del proprio destino, per orientare questa casa comune nella direzione del porto certo del bene comune e dell’interesse generale. 

Pertanto sulla base di una profonda convinzione sono fortemente determinato a contribuire alla rinascita della speranza, partecipando alla causa comune del popolo lucano al riscatto della propria dignità, per assicurare che ciascuno di noi possa essere pienamente se stesso in casa propria, salvaguardando un futuro migliore per i nostri figli e nipoti. Cari amici e care amiche del popolo lucano, È arrivata l’ora di agire, di far sentire la propria voce, di uscire allo scoperto superando l’apatia, la rassegnazione e il disfattismo! Chi tace quando in ballo ci sono la vita propria e dei propri figli, quando sono messi a repentaglio i valori non negoziabili fondanti della nostra comune umanità, non si limita solo a subire l’arbitrio altrui ma si rende connivente con il proprio aspirante carnefice. Non possiamo più continuare a tacere e non dobbiamo più continuare a subire! Rivolgo un accorato appello a tutte le persone di buona volontà che certamente si trovano a destra, al centro e a sinistra, a tutti coloro che hanno ormai smesso di votare e coloro che non sono mai andati a votare perché hanno perso o non hanno mai avuto fiducia nell’insieme di questa classe politica: uniamoci per promuovere un autentico cambiamento della cultura politica, affinché la politica corrisponda effettivamente al servizio della collettività; uniamoci per salvare la Lucania dalla distruzione e per riscattare i lucani dal suicidio demografico, sociale e civile; uniamoci per promuovere un nuovo modello di sviluppo che s’ispiri all’economia sociale di mercato che mette al centro la dignità della persona e persegue il bene comune, e per edificare un nuovo modello di convivenza fondato sui valori e sulle regole che sono il fondamento della tradizione millenaria del popolo lucano. Se tutti insieme innalzeremo il vessillo di «Io amo la Lucania», noi ce la faremo! Se tutti noi ci ribelleremo a questa classe politica che tratta la Lucania come se fosse una colonia africana da depredare e saccheggiare lasciando i lucani poveri e sottomessi, noi ce la faremo! 

Uniamoci pertanto e diciamo a viva voce: «Sì! Noi siamo i Lucani e ce la faremo!». Cari amici e care amiche del popolo lucano, è con questo messaggio che vi comunico che accetto l’invito rivoltomi da tante persone di buona volontà a candidarmi alla Presidenza della Regione Basilicata come indipendente a capo della mia lista «Io amo la Lucania».

MAGDI ALLAM          


Commenti da Facebook

29 Commenti

  1. Cristoforo Magistro

    Accogliendo l’invito di Mario, ho letto con attenzione l’appello elettorale di Magdi Allam.
    Mi sembra costruito secondo la tecnica del cosiddetto “lessico della menzogna” e che la struttura di contenuti cui rimanda si adatti alla realtà politica ed economica della regione con la genericità di un oroscopo.
    Magdi Allam è un convertito. Buon per lui. Credo che chiunque abbia il diritto di cambiare idea anche in materia di fede, ciò che non mi convince è il proporsi come guida da parte di chi ha già sbagliato. Ciò che mi convince ancora meno è che dall’alto di una notorietà raggiunta criticando aspramente i suoi ex correligionari, si proponga di governare la Basilicata richiamandosi alla “genuinità” e alla fedeltà alla tradizione dei lucani.
    Io credo che personaggi come Magdi Allam sarebbero più credibili, e più utili al paese di cui si sentono e fanno giustamente parte, facendo sentire la propria voce su fatti come quelli di Rosarno, aiutando i vecchi e i nuovi italiani ad evitarne altre.

    1. lomfra

      caro cristoforo il tuo discorso teoricamente fila, salvo il fatto che sbagli le premesse, non capico quando dici che non ti convince il fatto della sua candidatura perchè ha già sbagliato? sbagliato cosa? sbagliato per aver avuto il coraggio di cambiare idea? se cambiare un idea è sbagliare salutiamo ogni speranza di progresso umano, e torniamo all’era dei dinosauri… (quelli umani naturalmente, dalla lungimiranza di una talpa).

      Credo che il caso anomalo della basilicata abbia bisogno di più magdi e meno de filippo, più woodcok e meno pagliuca, più de magistris e meno genovese, più interessi concreti del sud e meno pdl e pd-l da sempre strumenti e servi di roma, una volta li chiamavano i galantuomini, adesso si chiamano onorevoli, ma è la stessa cosa, a cuore hanno solo il potere; il magdi che dici tu, che non si esprime sui fatti di rosarno parla come pochi lucani avrebbero il coraggio di parlare, e dietro di lui cè il movimento della grande lucania, le cui fila non sono tutte fatte di musulmani convertiti.

      Preoccupa il caso concreto ed evidente a tutti delle condizioni della nostra regione, la scarsità di iniziative di progresso a lungo termine, il silenzio dei parlamentari lucani pidiellini e piddiini su questa finanziaria che sferrerà un ennessimo colpo al sud. 

      Gli italiani ebbero l’aiuto degli americani per liberarsi di mussolini, noi a chi dovremmo invocare aiuto per liberarci di un intera classe politica vecchia e serva della poltrona?

  2. vince_ditaranto

    Ciao Drago, ciao Cristoforo. Devo ammettere che di istinto la candidatura di Allam in Basilicata mi ha fatto un po sorridere, della serie…."ma cosa centra con noi? cosa centra con i lucani?". Questo, secondo me, la dice lunga su come le segreterie nazionali trattano noi lucani. Sembriamo davvero un feudo, un posto nel quale può essere mandato chiunque a prendersi i voti dello schieramento di turno senza che i "locali" possano davvero esprimere "uno di loro" come naturale candidato a guidare la regione. Chiariamoci, non è la prima volta che viene messo in piedi un meccanismo del genere, ma questa candidatura stona più di altre proprio perchè il personaggio è "arciconosciuto".

     Non credo che la sua descrizione sia generica come dice Cristoforo…….ma il punto è un altro. E’ davvero così poco auspicabile, a prescindere dal caso Allam di cui parliamo, che un intellettuale che non conosce bene la nostra realtà si candidi per governarla? 

    Non è che nello stato in cui versiamo sarebbe meglio essere governati da qualcuno che ha spessore e che è POCO addentro agli scenari locali, e per questo teoricamente più virtuoso?

  3. Cristoforo Magistro

    Sono d’accordo con Vincenzo.
    A me sembra da “colonia africana” proprio il fatto di ricorrere all’intellettuale di grido per farsi governare. Mi porta a pensare ai rinascimentali capitani di ventura.
    Al di là della storia personale di Allam, mi pare che la cosa non funzioni neanche quando a cimentarsi nel ruolo di salvatori delle comunità beote sono italianissimi –ahi!- personaggi come Sgarbi che da sindaco di Erice, per sua stessa ammissione, non ha cavato un ragno dal buco.
    Quanto alla questione sollevata da Lomfra a proposito di Allam, io ponevo la cosa in modo diverso. Naturalmente siamo tutti soggetti a errori, non mi pare il caso però di rivendicare a merito l’aver sbagliato in passato.
    Diffido inoltre profondamente di chi si presenta come uomo chiamato dalla Provvidenza. A mio avviso chi nella Provvidenza crede non dovrebbe così meschinamente pensare di arruolarla per avere qualche voto in più.
    Lomfra accenna anche al movimento della “Grande Lucania” che starebbe dietro al personaggio. Ci risiamo. Quanto sarà grande un movimento che si richiama al regionalismo e non ha poi una sua “creatura” da candidare?

    Detto questo, devo aggiungere che con ciò non penso che viviamo nel migliore dei mondi possibili e che risulta anche a me che ci sono, in Basilicata e non solo, seri problemi nella situazione economica, nella gestione della cosa pubblica e nel rapporto fra cittadini e istituzioni.
    Credo, come tantissimi altri, che sia necessario aprire una nuova stagione politica, ma non riesco a immaginare chi e come può promuoverla.
    Bisogna riconoscere che il berlusconismo ha fatto cadere su tutto una grande nebbia che non nasconde solo l’entità reale dei problemi, ma anche le vie di fuga dell’utopia.
    Spero vivissimamente di sbagliarmi.

    1. lee87

      Sono abbastanza daccordo con Cristoforo, secondo me la candidatura del personaggio intellettuale di turno servirebe solo a prendere voti, ora io non dico che questo signore non sia una persona affidabile, ma rendiamoci conto che è molto facile dire belle parole, parlare di provvidenza di miglioramento della Lucania e lui lo fà quasi come se ne sapesse più di noi che ci viviamo. Be sicuramente vanno migliorate molte cose, la crisi politico-economica c’è, esiste, ma io diffiderei del primo arrivato che mette inzieme 50 righi di complimenti alla nostra regione e di qualche frase fatta. 

      1. vince_ditaranto

        Ciao Lee87, condivido le tuè perplessità sul "metodo" di sfruttare un personaggio noto per prendere voti. Può darsi che in questo caso sia così.

        Vorrei però fare una considerazione sulla tipologia di uomo a cui vogliamo affidare il nostro consenso, questo al di là di Allam. Ti faccio una domanda: sei sicuro che sia più redditizio fidarsi (politicamente) di chi "ci vive" in un posto e quindi lo conosce bene? Siamo sicuri che la conoscenza del territorio sia automaticamente trasformata in un valore aggiunto per le politiche regionali? Siamo sicuri che in questo periodo storico-politico non sia più auspicabile un attore esterno che, poco uso alle pratiche "virtuose" del sud, applichi le fondamentali regole di democrazia e trasparenza? Un attore che non avendo radici nel territorio possa lavorare libero da compromessi e clientelismi?  

        Cosa ne dici?

        1. lee87

          Be capisco benissimo le tue considerazioni e capisco anche che c’è un’aria di diffidenza verso la classe politica lucana, ma secondo me candidando un esterno il loro obbiettivo non è così sano e superpartes come spereresti tu, purtroppo la politica decadente è oggi ad un livello non solo della nostra regione e credo che anche un’esterno se non in buona fede non migliori le cose, il tuo discorso comunque è rispettabile, ma i compromessi e i clientelismi non esistono solo nella nostra regione, in ogni caso io ho una mia idea politica, ma ora parlando da cittadino credo che bisogna aver fiducia in una ripresa della politica, so che è difficile sembra un utopia ma il problema è che finchè la gente si allontanerà sempre di più da essa pensando che è sporca non si farà altro che lasciarla in mano a i soliti potenti che fanno ciò che gli pare, bisogna entrare nella politica attiva, capire i meccanismi e informarsi realmente sule leggi che vengono approvate a livello regionale e provinciale, per capire se realmente siamo fermi o se le amministrazioni fanno passi avanti.

    2. lomfra

      tra un ghirigori e l’altro il signor magistro è riuscito a spostare la conversazione sul berlusconismo, non nebbia come dice lui, ma a mio avviso luce di questo periodo storico e politico italiano. Berlusconi stà portando agli estremi i problemi italiani, esaltandoli e facendoli venire alla luce con la normalità con cui la mattina ci guardiamo allo specchio e indifferenti iniziamo la giornata, luce della provvidenza, per restare in tema, altro che nebbia…

      Volevo poi rispondere ad una domanda immagino retorica, che ritengo un affermazione che manca di premesse solide:

      "Quanto sarà grande un movimento che si richiama al regionalismo e non ha poi una sua “creatura” da candidare?"

      E rispondo dicendo che c’è una grossa differenza tra chi l’utopia la cerca nel presente e chi nei fantasmi del passato, tra chi si sforza di creare un pensare e sentire nuovo e chi pensa ancora vecchio, tra chi ammette che un avventura politica regionale possa rappresentare un opportunità (anche solo di risveglio delle coscenze) e chi continua ancora a cercare dei valori da appiccicare addosso al nuovo pd; siamo vecchi, siamo tutti vecchi a partire dagli intellettuali di stato per finire con i 20 enni che invocano il fascio o la falce e martello su facebook. 

      Tra un calembeur e l’altro ci si è dimenticati delle parole dette da un musulmano convertito, della pesantezza con cui dovrebbero cadere su chi ha le coscenze sporche siano essi servi o padroni. La colonia africana, che in realtà è quello che siamo, ha una sua storia costellata di illusioni, dal comunismo al democristianismo, ma nessuno mai che avesse, nemmeno nel nome, una piccola pretesa di affermazione economica e culturale.

  4. Cristoforo Magistro

    La senilità mi porta a non raccogliere le intenzioni polemiche contenute nell’intervento di Lomfra.
    Mi limito a fargli notare che le premesse su cui baso la mia affermazione riguardo alla “Grande Lucania” sono i risultati ottenuti dal movimento nelle ultime elezioni provinciali: l’1% nel Potentino e il 2,3% nel Materano.
    Il giovane Lomfra se la prende anche con chi cerca l’utopia “nei fantasmi del passato”.
    Sarà lo stesso Lomfra che su questo sito ha riportato il futuristico proclama del “Parlamento delle Due Sicilie” ?

    1. lomfra

      … e bene si il mio intervento volutamente polemico e dalle apparenti contraddizioni con il proclama del parlamento delle due sicilie, benchè possa sembrare retaggio del passato, è ventata di novità per un sud che non ha mai avuto il coraggio di affermare la sua forza politica, e che storicamente diffidente ha sempre accolto e fatto sparire contributi pubblici e assistenzialismi creando raramente opportunità durature.

  5. drago

    ciao ragazzi, voglio dire un paio di cose sul confronto Lomfra- prof. Magistro.

    innanzitutto vorrei pregare il Prof di non prendersela con Lomfra.Conoscendo l’intelligenza di Lomfra sono sicuro che nella sua risposta c’è  solo tanta passione senza intenti polemici fini a se stessi. La passione di Lomfra è comprensibile. ha detto delle cose giuste quando ha affermato che Allam dice delle parole  che molti lucani pensano, ma non dicono. E’ vero, quei concetti si sentono spesso in giro nelle discussioni.

    Il Prof Magistro, secondo me, è un grande ottimista,e questo è un pregio non indifferente, ma può trasformarsi in un difetto grave nelle situazioni più difficili come la nostra. Lui stesso qualche tempo fa disse che molti giovani sono disillusi, pessimisti.

    Da cosa nasce il disincanto? Secondo me, nasce dal vedere che i problemi storici del Sud e quindi anche della Basilicata sono ancora tutti lì: assistenzialismo, distacco tra governanti e governati, menefreghismo, clientelismo. In fondo le responsabilità di questi mali sono delle persone prima di tutto. Però uno sguardo alla classe politica è d’obbligo. Allora la domanda fondamentale da farsi è: la nostra classe politica negli ultimi anni si è battuta per diminuire quei mali che ho elencato? Secondo Allam la situazione è la stessa di prima. E’ difficile affermare il contrario. Dopo di che bisogna sviluppare una capacità critica nei confronti di noi stessi e dei politici. Purtroppo questa capacità la vedo in Lomfra, ma non la vedo nel prof.Magistro, che ha elencato dei problemi(spesa pubblica ecc.) ma sorvola sul fatto che quei mali restano e che forse bisognerebbe chiedere ai politici di combatterli più duramente..

    In sostanza il prof dovrebbe entrare nel merito dei problemi elencati e dire se si è fatto abbastanza…

    ciao a tutti..

    mario 

  6. Jacobsen

    Caro Prof. Magistro,

    riporto le parole di Madgi Allam: “La sinistra, che da un ventennio ha imposto un potere egemonico grazie alla quota pro-capite di assistenzialismo più alta d’Italia, e la destra che è sostanzialmente connivente con una dirigenza preoccupata esclusivamente del proprio tornaconto personale”

    Non mi sembrano parole generiche, mi sembra che parlino proprio della Nostra Regione. Mi sembrano parole difficili da smentire…parole che sentiamo di rado. Anche io come il Corvo devo dire che la candidatura di Allam mi ha fatto sorridere ..

    Forse Allam non sa nemmeno dove sia Potenza ….ma la situazione l’ha inquadrata bene (o gliela hanno fatta inquadrare).

     

    E purtroppo è ancora più difficile smentirlo quando parla dei gravi danni alla salute dei cittadini e dell’immobilismo della classe dirigente di fronte a ciò.

     

    Purtroppo la nostra Regione conta poco (anche se non ci piace sentircelo dire) e anche le  candidature che ci impongono sono lontane da quelle che scaldano e suscitare speranze (vedi Bonino o Vendola)…..però oramai accontentarci o farci bastare i vari De Filippo, Pagliuca, Mastrosimone e compagnia bella è davvero un impresa titanica.

    Quindi non deve stupire se la candidatura di un ultracattolico che probabilmente non sa bene dove sia la Basilicata riesce a riscaldare più delle vecchie minestre riscaldate. 

     

    Concludo dicendo che qualche politico locale si è indignato di fronte alle parole di Magdi Allam e ha detto che queste parole offendono i lucani, io gli voglio dire chiaramente che non mi sento offeso. E voi altri??

  7. Cristoforo Magistro

    Come citato da Jacobsen, Magdi Allam ha detto: “La sinistra, che da un ventennio ha imposto un potere egemonico grazie alla quota pro-capite di assistenzialismo più alta d’Italia, e la destra che è sostanzialmente connivente con una dirigenza preoccupata esclusivamente del proprio tornaconto personale, sono riusciti a realizzare il paradosso che fa sì che, da un lato, la Lucania sia potenzialmente la regione più ricca d’Italia e, dall’altro, i lucani siano tra le popolazioni più povere d’Italia.”

    Se, prima di prenderle per oro colato, andassimo a verificare la testuale fondatezza di queste parole, avremmo qualche sorpresa su alcuni punti e ci sorgerebbero dubbi su altri…
    Quando, ad esempio, leggo che la sinistra da un ventennio ha imposto ecc., mi chiedo: ma nell’ultimo ventennio la Basilicata non è stata governata dal centrosinistra?
    Rispetto al periodo, un “ventennio”, da quando il misfatto s’è compiuto, mi chiedo: prima non era così? Il testo di Allam sembra escluderlo e afferma senz’altro che la sinistra ha imposto il proprio potere egemonico con l’assistenzialismo.
    Mi chiedo ancora: sarà vero che la Basilicata ha la “quota pro-capite d’assistenzialismo più alta d’Italia”?
    Quando leggo di una destra “sostanzialmente connivente con una dirigenza preoccupata esclusivamente del proprio tornaconto personale”, mi chiedo se si vuol dire con questo che la destra (il suo elettorato?) è connivente con la propria dirigenza o con quella di centro-sinistra e, ancora, se la dirigenza che si accusa di preoccuparsi “esclusivamente del proprio tornaconto personale” sia quella di destra o di sinistra.
    Si afferma, inoltre, che destra e sinistra unite sono riuscite a “realizzare il paradosso che fa sì che, da un lato, la Lucania sia potenzialmente la regione più ricca d’Italia e, dall’altro, i lucani siano tra le popolazioni più povere d’Italia”.
    Lasciamo insoluto il dilemma sulle potenzialità della Lucania regione più ricca d’Italia e domandiamoci se è stato a cominciare dall’ultimo ventennio che le sue popolazioni “siano fra le più povere d’Italia.”
    Quando, nel mio primo intervento, dicevo che il proclama di Allam mi sembrava costruito sul “lessico della menzogna” mi riferivo alle ambiguità – sopra ho cercato di analizzarne alcune- che rendevano il suo appello generico. Generico anche nel senso che la polemica sulle cose regionali degli ultimi anni ha visto nascere un “genere” di denunce – alimentato per qualche tempo da campagne giornalistiche che la magistratura ha poi condannato- di cui si è parlato dappertutto. Anche su questo sito.
    Prendendole per buone, cosa aggiungono di nuovo le accuse di Magdi Allam rispetto a quelle, ad esempio, di un Mario Altieri o di un Carlo Vulpio?

    Io so, come tutti, che c’è dello scontento in Basilicata e che la regione non ha avuto lo sperato sviluppo economico e occupazionale. So anche che nel 2006 è uscita dall’obiettivo uno, non sono in grado di stabilire quanto su ciò abbia pesato una sua crescita e quanto l’ingresso nell’UE di aree ancora più povere. Credo anche che la valutazione dello stato di salute di un territorio vada fatta in relazione a quello di altri. In Basilicata il costo della vita è ancora, anche se sempre meno, inferiore a quello di altre regioni. La mia impressione, a giudicare dagli stili di vita e consumi, è che sia meno povera di quanto appaia dalle statistiche; non so quanta ricchezza in nero nasconda.
    Credo anche che la dimensione demografica, la scarsità e difficoltà di collegamento ai grandi centri, l’essere in mezzo a regioni ad analoga -se non più forte- vocazione agricola, ecc., non le consentano di formare la massa critica necessaria ad avviare significativi processi economici.

    Credo che sarebbe opportuno studiare e conoscere la storia lucana dell’ultimo trentennio. La storia non le storielle. Io ho tante impressioni, ma non posso dire di conoscerla. Ciò che più temo è che la Lucania – che ha cominciato a partecipare alla vita civile e politica del paese, da popolo e non più da plebe, da appena un cinquantennio- si faccia irretire da nuovi sanfedismi o fascismi.

    La nostra regione ha avuto un grande, modernissimo e misconosciuto uomo politico che si chiamava Francesco Saverio Nitti. Fu, per qualche tempo, il deputato che raccoglieva il maggior numero di preferenze, appena toccò i militari, le banche, gli interessi francesi, fu fatto oggetto di campagne diffamatorie che lo seppellirono nel fango. Una parte della Basilicata vi partecipò con entusiasmo e nel 1921 la regione fu usata come cavia in corpore vili, quasi come territorio per esperimento del colpo di stato dell’ottobre del 1922.
    Nel 1924 fu la regione che diede, in percentuale, il maggior numero di voti al listone fascista.
    È impossibile che oggi si ripeta quel che accadde allora in quelle forme, ma certe modalità di delegittimazione dell’attuale ceto dirigente le ricordano molto.
    A mio avviso si tratta di un gruppo che deve trovare rapporti più stretti e sinceri con la popolazione e fare in modo che questa sia informata, partecipe e corresponsabile delle scelte decisive. Bisognerebbe studiare i modi per farlo. Si tratta anche di un gruppo che dovrebbe allargarsi e rinnovarsi, ma farei attenzione a non buttare il bambino insieme all’acqua sporca.

    Mi scuso per la lunghezza, la noiosaggine e l’incompletezza dell’intervento.

  8. vince_ditaranto

    Sino a questo momento il dibattitto mi sembrava gradevole da seguire, e sicuramente degni di nota gli aspetti evidenziati dal professor Magistro, da Lomfra, da Jacobsen….

    Ma non potevo non commentare l’ultimissimo post del professore che, abbandonando ogni diplomazia, inanella una serie di considerazioni a mio parere sballate, battendo il record di monte.net……che sino a poco fa era del sottoscritto..Cool!!!

    Per rispondere a Jacobsen comincia una farraginosa "analisi del testo" di Allam  che ha capito soltanto lui…….io l’ho riletta tre volte ma non ho capito cosa il Prof volesse dire.

    Prosegue con affermazioni, a mio avviso gravi, sul fatto che le molte denuncie giornalistiche e non degli ultimi anni sono frutto di campagne denigratorie della nostra regione tanto è vero che le ha condannate la magistratura….????!!!?!??!?!?! Boh…

    Per chiudere in bellezza asserendo che la classe dirigente lucana non è poi come si dice, anzi sono vittima di chissà quale disegno accusatorio….

    Non vorrei sbagliarmi ma argomentazioni simili le ho già sentite negli ultimi tempi da qualcuno che ha una torre a Cologno Monzese……….professore si contenga!!!!

  9. Cristoforo Magistro

    Questa discussione dimostra nel suo piccolo come tutto possa trasformarsi in uno sgradevole pateracchio senza capo né coda.
    E così, nello stravolgimento del significato delle parole e del senso comune, il giornalista cialtrone e il giudice che gli si accoda nel mettere sotto accusa determinati personaggi è un eroe, il verdetto di un collegio giudicante che condanna il primo e riforma le sentenze del secondo è roba da ridere.
    Se per qualcuno così ha da essere, effettivamente non ci sono argomenti in contrario che tengano.
    In nome del fatto che non lo capisce, il buon Vincenzo decide che il mio esame del testo di Allam è farraginoso e le mie considerazioni sballate e mi tira su nella graduatoria di chi le spara più grosse su Monte.net fino al punto di farsi sorpassare.
    Tutto ciò è molto simpatico e mi fa sentire più giovane. È simpatica anche la famigliarità che mi usa invitandomi a contenermi.
    Troppa grazia. Non credo di meritarla e non vorrei ritrovarmi all’asilo infantile.

    1. vince_ditaranto

      Caro Prof Magistro, spero abbia colto l’umorismo esplicito nella battuta della classifica di chi le spara grosse (….avevo messo anche la faccina), così come nella battuta del "si contenga"…..richiamata solo per assonanza con la battuta che le ho fatto sul Cavaliere.

      Spero di non averle mancato di rispetto, perchè non era assolutamente mia intenzione e lei non è una persona che se lo merita.

      Sulle questioni che tira in ballo ero invece serissimo. Sono convinto che la Lucania non è una isola felice, sono convinto che le inchieste che si sono succedute in Basilicata non devono essere liquidate come ha fatto lei, sono convinto che la classe dirigente lucana deve fare un passo indietro e consegnare "le targhe". 

      Di recente ho riascoltato le parole di Enrico Berlinguer sulla famosa "questione morale", mi sono venuti i brividi per quanto fossero attuali le sue parole e per quanto si potessero riferire alla nostra terra. 

    2. lomfra

      E’ con grande piacere che stamattina ho aperto e sfogliato le pagine del Quotidiano di Basilicata in cui è riportata per intero un intervista al candidato della Grande Lucania, sempre più seguito ed apprezzato, Magdi Cristiano Allam. Da agnostico (o quasi ateo) convinto che sono, non avrei mai pensato di trovarmi in totale accordo con le parole di un cattolico che applica alla sua politica i principi cristiani molto più di chi fà della religione cristiana il proprio stemma o la propria base retorica da campagna elettorale.

      Dall’ accurata intervista che ho letto viene fuori un Magdi molto informato della realtà lucana, dei suoi problemi e delle sue potenzialità, nelle sue parole non c’è arrivismo o volontà di cavalcare il malcontento, ma attaccamento a realtà piccole dove il fattore umano conta ancora qualcosa. Questa è la realtà della nostra terra, 131 comuni piccoli o piccolissimi, divisi geograficamente ed attanagliati da tanti problemi, dove il fattore umano non è solo un vantaggio ma anche un problema che rende gli uomini vittime del voto di scambio, quell’odiosa pratica che spinge la gente a votare qualcuno in cambio di qualcosa, spesso lavoro, o semplici favori, che non portano progresso duraturo ma solo degrado, emigrazione, frustrazione e malcontento.

      Il Cristiano Allam punta proprio su quella gente che non ha nulla da chiedere, o per orgoglio o per convizione, e che crede nell’esistenza di uno sviluppo alternativo, il Magdi Lucano Allam non perde occasione per lanciare un appello dal quotidiano in cui invita il 1.000.000 di lucani emigrati a tornare nella propria terra per farsi fautori di un nuovo sviluppo; sinceramente non ho mai sentito politici lucani parlare così (probabilmente l’emigrazione a qualcuno conviene). Sintetizzare tutta l’intervista mi riesce difficile e sicuramente non renderei affatto il suo contenuto, per questo vi invito tutti a leggere l’articolo sul giornale di oggi.

      Per tornare al dibattito con il prof. Magistro, che ha perso di vista il senso del post di drago, credo che non sia il più adatto a illustrarci i problemi della realtà lucana, di cui penso abbia perso di vista la reale consistenza, immagino che lui non legga quotidianamente i giornali locali, cosa che faccio sempre e che spesso mi porta ad irritarmi per le vicende scandalose che si susseguono nella nostra politica, nella nostra economia e nella nostra società, è uno scandalo che gente vecchia, non solo nell’età ma anche nei modi di pensare la politica, si continui a proporre come "il nuovo", è ancora più scandaloso che si propagandino dei totali fallimenti come le vicende del petrolio lucano come dei successi, è vergognoso che i politici del Pdl lucani di fronte alla volontà del governo nazionale di ritornare a mettere le scorie a Scanzano ci invitino a stare buoni e di attendere perchè la Basilicata non ha le caratteristiche per impiantare una centrale nucleare o un deposito di scorie…

      E’ arrivato il momento di guardare negli occhi chi ci ha governato per decenni, chi continua a raccontarci fandonie da sempre, chi ci ricatta quotidianamente e ci tiene sotto il giogo di una speranza che da troppo tempo continua ad illuderci, e far sentire quanto è forte la nostra rabbia.

      E allora, perchè no un Magdi C. Allam?

      come era scritto in una vecchia locandina elettorale della DC: Nel segreto dell’urna dio ti vede, Stalin no. Io oggi direi: Nel segreto dell’urna la tua terra ti vede, chi ti ricatta NO.

  10. ciffo

    Vorrei dire la mia sui temi di questa discussione.
    Mi sembra di capire che Cristoforo voglia suggerire cautela, evitare quindi di esaltarsi per l’entrata di Magdi Cristiano Allam sulla scena politica lucana in quanto il presunto nuovo liberatore userebbe proclami generici cavalcando l’onda giustizialista di Vulpio/Altieri. In ogni caso Cristoforo dice di stare attenti a delegittimare un intero ceto dirigente perché il più delle volte questo comporta poi un cadere dalla padella nella brace… Cristoforo correggimi se la mia sintesi non è proprio esatta.

    Mi viene da dire a primo acchito che Cristoforo non ha tutti i torti. Stiamo parlando di un personaggio che cambia idea molto spesso… la sua storia ci dice che non è molto credibile. Non dimentichiamo che solo pochi mesi fa Allam si è fatto eleggere al parlamento europeo chiedendo il voto agli elettori del nord-est per impegnarsi per loro in Europa. Che rispetto ha questo uomo dei suoi elettori quando poi oggi afferma che si trasferirà in Lucania e dedicherà il 100% alla nostra Terra? Ho la sensazione che Allam sia solo in cerca di visibilità. La Grande Lucania pure? Allora forse ha fatto bene a scegliere Allam ma dubito che così facendo il movimento potrà andare lontano.

    D’altro canto non posso non sottoscrivere l’intervento di Jacobsen e comprendere le reazioni spropositate di Lomfra e corvo. Anche se non lo afferma chiaramente Cristoforo sembra voler dire che la classe dirigente attuale non è poi così male, che il fatto che un giudice abbia deciso che le indagini di De Magistris fossero da archiviare sia un motivo per ridimensionare le critiche e certificare la bontà di chi ha operato in Lucania.
    A me questo non sembra proprio. Se i giudizi politici si potessero esprimere solo con le sentenze allora in Italia abbiamo la migliore classe politica del mondo.

    Personalmente sono dell’idea che noi Lucani siamo dei pecoroni. La causa del nostro male siamo noi stessi. E noi pecoroni negli ultimi anni ci siamo affidati a pastori che hanno tenuto poco in conto il benessere del gregge. Magari non hanno infranto nessuna legge ma il mio giudizio è fortemente negativo. Chiunque è stato al potere in Basilicata, da sempre, ha avallato e rafforzato un sistema assistenzialistico-clientelare che ha consentito il mantenimento del potere. In tutto questo ci potranno essere stati provvedimenti positivi o azioni nella giusta direzione (ce ne sono stati?) ma MAI una reale volontà di cambiare le cose. Sono sicuro che per molti politici locali trovare un lavoro in una cooperativa a qualche disoccupato sostenitore sia un motivo di vanto più che di vergogna. Ecco perché il ceto dirigente lucano è da bocciare in toto senza se e senza ma!
    Vorrei capire se Cristoforo è d’accordo con queste mie ultime frasi.

    1. vince_ditaranto

      ciao Ciffo,

      a parte che mi devi spiegare perchè quello di Jacobsen è "un intervento" e la mia "una reazione spropositata"!!!!…….cmq sul primo punto, non so per LomFra e Jacobsen, volevo fare un discorso a prescindere da Allam. Ma vedo che qualcuno si è messo sulla difensiva come per correre ai ripari per una eventuale emorragia di voti…..

      Il punto non è se Allam sia giusto o meno, il punto è chi ha il coraggio di dire certe cose tra i nostri politici locali.  

  11. selvagg

    Penso proprio di aver perso di vista tutto il filo del discorso, dei post, della nostra realtà. Sicuramente ciò è dovuto al fatto di avere una certa età. Solo poche cose. Ho vissuto sempre in Lucania (avrò per questo i paraocchi?), non mi sembra che la mia regione sia tanto più compromessa delle altre.

    Scandali, vergogne, miserie, prepotenza, imbrogli, ricatti ci sono ovunque (ma io non mi sono ancora rassegnata ad accettarli).

    Mi fa piacere che qualcuno legga quotidianamente i giornali essendo noi, la regione che legge di meno.

    Ma in tutto questo io chiedo: è possibile che noi lucani che a detta di MAGDI ALLAM  “Ecco perché per me la Lucania è la regione più bella e i lucani sono il popolo più genuino d’Italia”, non siamo in grado di trovare uno che sappia rappresentarci ed abbiamo bisogno di un intellettuale esterno che ci  faccia capire le cose?. Perché leggiamo, perché andiamo a scuola se poi non siamo in grado di poter far nulla per la nostra regione?.

    I nostri politici sono tutti corrotti? Il nostro sistema è corrotto? Ma io, lucano,  forse posso cambiarlo, mi posso impegnare. Perché mi indigno quando vengono esperti da fuori regione dicendo che anche noi abbiamo le potenzialità, abbiamo i giovani che hanno studiato, che hanno imparato un mestiere,  le famiglie che hanno investito in loro. Non è forse il caso, anche questa volta, di prendere in mano la situazione e di affidarci alle nostre forze per cambiare la nostra regione e non chiedere ancora un “aiuto esterno”. Lamentarci è la nostra natura di uomini, accusare gli altri ci viene facile. Le difficoltà ci sono sempre, ma è ora che anche voi giovani vi assumiate le vostre responsabilità. Seguite l’invito a tornare tutti a lavorare in lucania, abbiamo bisogno di tutti intellettuali e non sparsi per il mondo. Quanti lo seguiranno? Un buon politico, un buon oratore riesce sempre a parlare al cuore della gente, specie quando  fa uso di concetti cristiani.

    Anch’io amo la lucania e  non è uno slogan politico. Io vivo la lucania. Lettere di promesse ce ne sono tante in giro prima delle elezioni. Io sono lucano in grado di confrontarmi con tutti.

     

  12. lomfra

    Ciffo ti stai diplomaticamente ponendo da arbitro della questione, questa volta però non credo che ci sia spazio per i ma e per i forse, e stranamente mi vedo pienamente daccordo con corvo, il punto è che ora come ora serve un segnale forte da parte dei cittadini lucani, un sengale di cambiamento di rotta, di novità. Se Allam sia buona pubblicità o buona politica lo vedremo, fatto stà che c’è bisogno di rinnovamento nelle classi dirigenti, certo sarebbe più auspicabile che ci fosse un lucano autorevole alla guida del movimento ma in fondo cosa cambierebbe? Se dietro un uomo non cè gente di buona volontà credo che qualsiasi candidatura sia vana. Io piuttosto starei a guardare i programmi elettorali e aspetterei con curiosità i comizi di questi signori. 

  13. Raf

    Credo che l’invito di Drago era quello di riflettere più sulle parole che sulla candidatura di M. Allam. Sulle parole di uno che è comunque un intellettuale autorevole e che in qualche modo dice delle cose condivisibili.
    E nel merito di quello che dice conta relativamente poco il fatto che sia un clericale convertito o che sia stato candidato per il nord est alle europee… o che gli interessi poco la Lucania.

    Poi se vogliamo parlare dell’opportunità da parte di un movimento regionalista di candidare un esterno… (Allam o altri) non lo vedo per forza contraddittorio se è una scelta dal basso, del movimento stesso…
    E’ più contraddittorio e meno “patriottico” accettare una candidaura imposta dalle segreterie di partito, da Roma, come stava accadendo per esempio in Puglia.

  14. falco

    Personalmente non ci trovo nulla di strano se un cittadino italiano, anche se non residente, non del luogo, si candidi per governare la regione basilicata. Lo permette la legge.

    Trovo, ADESSO, questo dibattito assolutamente fuori luogo, lo si dovrebbe affrontare qualora questo signore conseguisse un risultato elettorale importante. 

    In quel momento dovremmo chiederci e fare le dovute considerazioni.

    La campagna elettorale non è altro che un momento di propaganda e molte volte certe situazioni vengono create apposta per cercare di confondere e destabilizzare un sistema che, per qualche schieramento, si ritiene non favorevole.

    Detto questo, apro una parentesi e dico che non mi piace assolutamente il tono che viene adottato su questo forum su un qualsiasi argomento che si tenti di affrontare.

    Secondo me nessuno è portatore di verità assoluta, ed ognuno deve sentirsi libero di  scrivere quello che vuole, secondo il proprio credo e le proprie convinzioni, senza essere tacciati da insulsi ed offensivi appellativi.

    Questo, se si vuole rendere una discussione proficua e costruttiva per allargare il proprio orizzonte di conoscenza.

    Se invece qui solo per dare libero sfogo alle proprie frustrazioni quotidiane liberi di farlo. 

    I risultati già si vedono con TITT, PALUMM E NASCACACATA.

    CHIUSA PARENTESI.

     

     

    1. vince_ditaranto

      Ciao Falco,

      credo che il rispetto sia sempre stato dato a tutti (almeno da chi è più presente su monte.net)……se poi ci sono stati degli "episodi" non puoi ricondurre il tutto al sito. E’ la gente in generale che è maleducata e/o frustrata e come li incontri per strada li puoi incontrare sul web. Cmq non capisco a quali episodi ti riferisci…

      Tornando un attimo all’argomento del forum vorrei ribadire, anche se lo ha già fatto Raf, che Drago e altri stanno cercando di analizzare oltre alla candidatura Allam in se, i concetti forti che ha espresso durante questa lettera aperta. La discussione quindi è molto più ampia di Mgdi si-Magdi no. 

      Tu, cosa ne pensi della sua analisi? Leggila come le parole di un intellettuale non di uno che si sta candidando? Ti senti di essere d’accordo? Come spieghi che molti intellettuali/politici locali non usano lo stesso tono e gli stessi argomenti?

      Ti saluto con una perplessità…..tu scrivi "Trovo, ADESSO, questo dibattito assolutamente fuori luogo, lo si dovrebbe affrontare qualora questo signore conseguisse un risultato elettorale importante"…….non so se ho capito male….ma secondo te di un candidato si parla DOPO che è stato eletto e non prima? Che strana idea che hai di campagna elettorale. Parliamo anche di questo magari….

      buona giornata

    1. Wiseman

      non riferirò il mio primo pensiero, quando appresi la notizia perchè non ne sono fiero!

      condivido i dubbi e le perplessità di chi non crede, a priori, ad una persona che, eletto all’europarlamento tra le fila dell’UDC (indipendente),non accetta la "nomination" di Berlusconi, salvo poi candidarsi col sostegno della Grande Lucania, e se fosse proprio questa la grande novità? come tutti sapete siamo ormai a quota 7 liste, e, vorrà pur dire qualcosa: o il piatto è molto attraente oppure che,finalmente più di uno si è rotto le scatole e non ne può più di come si procede.Mancano dati ufficiali, ma sembra che solo negli ultimi 4 anni, ben 5000 lucani, per lo più giovani, abbiano emigrato. Qualcun altro sostiene che addirittura, la popolazione sia scesa sotto i 550000 abitanti! si può andare avanti così? stanno comparendo i primi manifesti elettorali:SCONTI SUL PREZZO DEL METANO PER TUTTE LE FAMIGLIE LUCANE,con agevolazioni per le famiglie più bisognose!, grazie agli utili del petrolio! un altro :assegno di disoccupazione per tutti i precari! in poche parole un’altra Italia! ma fino ad ora, queste facce toste, sono state sulla luna?

      per non parlare poi, dei soldi che prendono, consiglieri regionali e manager pubblici.

       (questi ultimi dati, pubblicati dalla Gazzetta ieri e venerdì scorsi).

      Personalmente penso che si debba dare fiducia a Magdi, anche perchè tra tutti gli schieramenti mi sembra l’unico che possa impensierire seriamente l’attuale governo!

  15. falco

    Ciao Corvo

    Vedo che hai estrapolato qualche riga del mio scritto. Però avresti dovuto completare la frase.

    Si vede lontano un miglio che si sta trattando di sola propaganda elettorale.

    Io nel discorso del Signor Allam, non ci vedo nulla di nuovo e di tanto innovativo. Siamo in campagna elettorale, quindi i discorsi che si fanno sono ne più e ne meno che propaganda e quindi dargli il giusto peso.

    Una volta che questo signore ha scelto la fetta di territorio da occupare trovo logico che lo stesso debba convincere qualcuno a votarlo. Se si è scelto la posizione centrale è normale che per farsi largo debba sgomitare un po col braccio destro e un po con quello sinistro.

    Un problema, secondo me, da affrontare quando sapremo veramente quanti lucani avranno avallato e condiviso le sue idee.

    Cari amici e care amiche una buona serata.

     

     

    1. Wiseman

      da non crederci!!!!!! è un attentato ai deboli di stomaco!!!!!!!!solo tu potevi scovare questo video….brà brà brà. Visto che l’hai tirato in ballo, aggiungiamo un altro pò di carne al fuoco. Se non lo sai (dubito), il nostro caro exsenato,excamera,exregione,exprovincia,attualmente agrobios con un imponibile si miseri 87.628 euro nel 2008 (gazzettadelmezzogiorno 8/2/10 ed.Basilicata pag 2), adesso è candidato a sindaco di Matera……..SurprisedSealedCry

       PS: ciffo,quando aggiornerai le faccine?

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