Scienza vs. Religione, ennesimo atto

A parlare questa volta è uno degli scienziati più importanti, Stephen William Hawking.

L’uomo dalla mente straordinaria, è considerato l’astrofisico che ha avuto il maggior impatto nello studio dei buchi neri, è tornato a dire la sua

sulla religione e su Dio. 

Intervistato dal Guardian, ha dichiarato quanto segue:

“Considero il cervello come un computer che terminerà di lavorare quando i componenti si deteriorano.

Non c’è nessun paradiso o altra vita per i computer dismessi; questa è una favola per la persone che hanno paura dell’oscurità.

Il Paradiso è una storia incantata per chi ha paura di morire”.

Sono dichiarazioni “pesanti” di chi evidentemente ha dato tutta la sua vita alla causa scientifica e che è cresciuto con questa forma – mentis.

Per quel che mi riguarda, mi fanno riflettere molto sul concetto stesso di VITA e sul perché l’uomo è QUI. Certo, non si potrà mai sapere con esattezza cosa c’è dopo la nostra vita “terrena” ma immaginarlo credo sia l’unica via per provare a capire.

E voi cosa ne pensate? Come prendete queste parole? Vi feriscono? Suscitano in voi uno spunto di riflessione o in base alle vostre esperienze di vita le ritenete ingiuste/sbagliate?


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6 Commenti

  1. torrista

    Ho provato parecchie volte ad essere ateo, ma non ci sono mai riuscito. E’ quel qualcosa che ti sussurra dentro…Devo consultare uno psichiatra? Smile

    Comunque se non c’è nulla dopo la morte è una bella fregatura. Cool

  2. Vincenza Abbatiello

    Io sono atea.

    Essere atea per me significa semplicemente non credere in Dio, ma credere in se stessi e nelle persone che ci circondano, credere nella forza dell’amore tra le persone, credere nella capacità delle persone di aiutare chi ha bisogno dell’aiuto dell’altro, credere che si possa fare del bene pur senza farlo in nome e per conto di un Essere Superiore, per “guadagnarsi” il Paradiso, ma solo perché lo si vuole, perché lo si sente.

    Forse bisogna essere più forti per fare questo,  ma a mio pare bisogna essere forti anche per credere. Io non sono mai riuscita a credere in un Essere Superiore, però ho molto rispetto per coloro che hanno fede ed in un certo senso li ammiro e a tratti li “invidio”; nei momenti di difficoltà sarebbe “utilissimo” per me potermi “appoggiare” a qualcuno, credere che pregando, affidandomi a qualcuno, le cose potrebbero andare meglio, risolversi, ma non riesco e allora devo contare solo sulle mie forze e su coloro che in quel momento mi stanno vicino.

    Dopo la morte cosa c’è? 

    Io credo una cosa semplicissima: c’è Vita e ad essa c’è una spiegazione scientifica, allo stesso modo c’è la Morte e sono fermamente convinta che con la Morte inizi una nuova “vita”; può sembrare un ossimoro, ma secondo me non lo è. Non saprei di cosa si tratta, ma sono convinta che la morte non concluda la vita. A volte ho pensato che dopo la morte si possa rinascere nel “corpo” di un’altra persona (una sorta di reincarnazione), ma non so se sia possibile. 

    Ci ho pensato per darmi una spiegazione all’inferno e al paradiso. 

    Inferno potrebbe essere per una persona vissuta in Paesi ricchi rinascere nel corpo di un bimbo africano o di un altro Paese del Terzo Mondo……può sembrare assurdo, ma ho pensato anche a questo….

    Non mi piace quando Hawking parla di Paradiso come “favola per persone che hanno paura dell’oscurità”, colgo una forma di non rispetto verso coloro che credono. Nessuno conosce la verità assoluta e a me piace credere che pur essendo atea coloro che hanno fede l’abbiano perché davvero esiste qualcosa a cui non riesco ad arrivare; sembra assurdo, ma a me piace credere che il limite sia mio e non certo di coloro i quali che credono. Mi piace credere questo, perché penso che sia davvero così.

    1. torrista

      Ciao Vincenza, sei molto brava 🙂 Mi ha colpito particolarmente l’interpretazione personale dell’ Aldilà, in cui riesci a fondere i concetti di Paradiso, Inferno e Purgatorio con la trasmigrazione delle anime. Non so se questo genere di escatologia sia mai stata formulata da qualcuno prima d’ora, potrebbe essere un’ idea del tutto originale. 

      E “sotto sotto”, anche in te, si intravede il barlume dell’ Ente Supremo, sennò chi regolerebbe tutto il processo di trasmigrazione? 😉

      Ape Maya, l’aria della Torre è carica di spiritualità ahahhahahahahah

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