mercoledì 24 Aprile 2024

Evolution or Involution ???

 

 

Era ora che qualcuno se ne accorgesse… sono anni che ricercatori di tutto il mondo, scenziati, biologi e una piccolissima, ristretta, cerchia di politici lancia allarmi sempre più disastrosi e scoraggianti riguardo le sorti del Pianeta, ed ora, finalmente un rapporto ufficiale pubblicato sulla prima pagina del Sole 24, mi porta davvero a ben sperare (e soprattutto mi fà
abbandonare l’idea di fare il terrorista ambientale pro green-peace   🙂
Laughing

Autore del rapporto è nientepopodimeno che Nicholas Stern,  ex capo economista della Banca Mondiale, attualmente commissionato per questa ricerca dal governo Inglese! Nel suo (LODABILISSIMO & CORAGGIOSISSIMO) lavoro di 700 pagine, Stern giunge alla conclusione che si è ancora in tempo per evitare il peggio ma i Governi devono agire al più presto. L’obiettivo dell’economista è stabilizzare le emissioni di Co2 a 500-550 parti per milione rispetto alle attuali 430. A prima vista pare un risultato assai ragionevole, ma il rapporto spiega che per raggiungerlo, da qui al 2050, bisognerà ridurre di tre quarti le emissioni potenziali che si accumulerebbero al ritmo di crescita attuale. Per fare ciò, oltre a ridurre le emissioni di Co2, i Governi dovranno porre al più presto un freno alla deforestazione che pesa per ben il 18% delle emissioni mondiali, più di quanto causato dall’intero sistema dei trasporti. Ed è questa la massima sfida che il mondo dovrà affrontare nei prossimi anni. Se non verrà fatto nulla per arginare le attuali emissioni di Co2 i danni per l’economia globale equivarranno a una perdita complessiva del Pil del 20% pari all’impatto negativo delle due ultime guerre mondiali messe assieme. L’unico modo per fare fronte all’emergenza è sostenere costi equivalenti all’1% del Pil mondiale entro il 2050. Un esborso oneroso, ma tutto sommato modestissimo rispetto ai danni irreparabili che il pianeta sta correndo.

In Gran Bretagna, oltre al partito liberaldemocratico, che da anni è sensibile all’ambiente, quello conservatore, sotto la guida di David Cameron, sta cavalcando il tema in modo crescente proponendo tasse “verdi” legate al consumo di Co2. La risposta del Governo laburista non si è fatta attendere ed è giunta con il rapporto Stern. Ma, nonostante tutto, il Governo, contrariamente agli altri partiti, pare più orientato a promuovere un crescente commercio delle quote di emissioni di Co2 (i Paesi che inquinano accumulano debiti che pagano verso quelli che non inquinano e accumulano crediti).Insomma si guarda ancora al lato economico quando in ballo cè molto di più, ed è la nostra stessa esistenza !!!

 

E voi, state con i Petrolieri, o state con gli Ambientalisti ???


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3 Commenti

  1. titus

    Caro LomFra
    Prima o poi la natura si ribbellerà… all’operato disastroso dell’uomo…
    Malgrado ci siano allarmi, moniti e raccomandazioni…
    Si fa senmpre orecchio da mercante…
    Un po di tempo fa chi promulgava rapporti di monito verso l’ambiente veniva considerato un catastrofista…
    oggi c’è un certo assenso superficiale e insufficente…
    ciò che manca credo è il rispetto della natura…
    e fino a quando Dio OIL la farà da padrone sarà peggio…

    1. LomFra

      certo titus, ma questo fin quando i danni provocati all’ambiente non si faranno pesare sulle imprese, sui mezzi, e sugli stati che inquinano… Oggi vi sono delle sanzioni che vengono applicate, ma non a tutti gli stati, anzi in realtà sono davvero pochi quelli che aderiscono veramente al protocollo di Kyoto, e poi ci sono imprese che trovano ancora più redditizio scegliere di inquinare piuttosto che adattarsi, lanciando magari campagne pro-ambiente, ma solo per una questione di marketing! E questo nonostante è possibile produrre l’80% dei prodotti che consumiamo quotidianamente, con materiali ecosostenibili e riciclabili…

      1. titus

        Caro LomFra
        Il sistema economico impostato da diversi anni si basa sul consumismo sfrenato.
        Non esiste più aggiustare ma cambiare sostituire…
        con questo cosa voglio dire, la “civilta” del consumismo ha dei costi, qualcuno li deve pagare…
        chi li paga siamo noi…
        Non si tratta solo di effetto serra, ma anche sopratutto di riciclaggio parolona che usano in modo spropositato alcune fgrange governative…
        Come già affrontato qualche tempo fa l’argomento.
        1)aspetto:
        Ti lancio un Imput RSU Rifiuti Solidi Urbani…
        che fine fanno in discariche a cielo aperto…
        se esistono degli inceneritori secondo te questi rifiuti vengono stoccati e divisi per categorie???
        Secondo me no se si riesce a recurerare un 5% siamo fortunati…
        2) L’ambiente in senso più allargato, parchi boschi pinete etc…
        Proporrei un programma avanzato di ricostituzione ambientale di aree extramarginali (quindi si potrebbe cercare di equilibrare il bilancio di taglio con rimboschimento)
        3)Fonti alternative
        tutti ne parlano ma si riempiono solo la bocca, non esistono solo i pannelli Fotovoltaici, ma si potrebbero utilizzare le bio masse per combustibile come fanno in germania da una vita…
        Non parlo volutamente di quelli obrobri che sono le centrali elioiche altro che VIA VAlutazione d’Impatto Ambientale visiva…
        4)Bio disel, oli carburanti ottenuti da specie vegetali, colza soia etc…, piccolo appunto le varietà produttive sono OGM… che facciamo ogni cosa che si propone potrebbe avere il suo bastian contrario nell’accettare una proposta o l’altra, si mettessero d’accordo prima i grandi SCIENZIATI, LUMINARI, DOTTI E SAPIENTI.
        Ma si ricortdassero una buona volta Che Mentre il senato discute Roma Brucia…
        Devono dare delle linee certe di sviluppo e salvaguardia ambientale.

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