mercoledì 24 Aprile 2024

“E’ stata una lunga giornata” di Peppe Lomonaco

Mentre camminavamo a passo lento, Annina mi ha stretto il braccio con la mano libera, nell’altra teneva il bouquet di fiori bianchi.
Insisteva a stringermi il braccio.
Per un po’ ho pensato al male in agguato: mi sono venuti i brividi. Ma lei ha avvicinato il viso sulla mia giacca  come per nascondersi.
E’ stato a quel punto che ho percepito il suo pianto trattenuto.
Le ho detto di smettere, chè avrebbe potuto piangere comodamente quando saremmo rientrati a casa.
Ha smesso quando ci è riuscita, e mi ha sussurrato che lei non piange per scelta, ma quando le viene.

E’ STATA UNA LUNGA GIORNATA . Questo il titolo dell’ultimo lavoro dello scrittore montese Peppe Lomonaco .
Un bel racconto spaccato di vita non tanto lontana. Quando, nel vero senso della parola, la disperazione induceva la gente a prendere la valigia di cartone a partire verso l’ignoto Nord.

E' stata una lunga giornata: articolo gazzetta
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  1. CEA

    A VENEZIA UN SUCCESSO “AD ALTA VOCE”

    Sabato 1 ottobre a Venezia e Mestre ha preso felicemente il via con circa duemila presenze la nostra manifestazione con il  contributo di 24 lettori d’eccezione.

    Si stima che almeno duemila spettatori abbiano seguito le “Parole per l’Italia” tra il Centro Scalzi, la linea 1 dell’Actv, la Casa del volontariato, Palazzo del Re e in molti altri luoghi di Venezia e Mestre. Mentre è stato Pierpaolo Pasolini l’autore più letto e citato di questa edizione. E’ il bilancio della giornata di “Ad alta voce”, che oggi ha portato 24 scrittori, attori, poeti, protagonisti dell’impegno civile a leggere in luoghi insoliti di Venezia e Mestre. Tra il pubblico, moltissimi studenti, che hanno affollato anche la sala del Consiglio comunale, aperta per le letture di Maria Luisa Busi, Roberto Citran e Elisabetta Rasy, con l’intervento del vice sindaco Sandro Simionato. Ricordando il tema dell’unità d’Italia, al centro di questa edizione, Simionato ha sottolineato l’indivisibilità del Paese: “Soprattutto in un momento di difficoltà come questo – ha detto –  dalla crisi o si esce uniti, o non si esce”. Marco Gaiba, direttore delle Politiche Sociali di Coop Adriatica, ha rivolto “un particolare ringraziamento all’amministrazione comunale, a tutti i soci volontari, gli scrittori, gli attori e tutti coloro che hanno prestato la propria voce per una giornata di letture e solidarietà”. “Ad alta voce”, promossa da Coop Adriatica in collaborazione con il Comune di Venezia, sostiene infatti l’attività di Ausilio per la cultura, con la quale i soci Coop volontari consegnano libri a domicilio a persone anziane e disabili. Un appuntamento al quale, anche quest’anno, il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ha voluto conferire la propria medaglia di rappresentanza.
    Circa 30 fra detenuti e esponenti dell’associazionismo avevano preso parte ieri al prologo a porte chiuse nella casa circondariale di Santa Maria Maggiore, dedicato a “La cattiva strada” di Fabrizio De André, con Giorgio Gobbo e Filippo Tognazzo. La giornata di oggi si è aperta al Centro Scalzi della Chiesa di Santa Maria di Nazareth con le letture di Giorgio Gobbo, Debora Mancini (Pasolini, “Intervista del 1974” e “Io so”, “Le memorie di Garibaldi” di Alexandre Dumas, “Memorie di un mammifero” di Giorgio Manganelli), Rada Rajic Ristic e Mariolina Venezia (Peppe Lomonaco, “Una mattina mi sono alzato”), presentate da Susanna Preo. Tra gli appuntamenti della mattina, uno dei più seguiti e esilaranti è stato quello sul traghetto 1 dell’Actv, dove è stato Giancarlo Ratti a interpretare le sue parole per l’Italia con brani da “Marcovaldo” di Italo Calvino. Alle 11 sono andati in scena due eventi in contemporanea: all’ambulatorio di Emergency (Mestre), Gloria Scarpa ha presentato le letture di Paola Brolati, I Papu e Marica Rampazzo, che hanno scelto pagine da “Racconti partigiani e no” di Giovanna Zangrandi, “Mistero buffo” di Dario Fo, “Pappagalli verdi” di Gino Strada, che hanno commosso molti ascoltatori. Una piccola folla si è radunata davanti al trabaccolo Nuovo Trionfo, in Approdo di Campo San Vio, dove Alfredo Zambon ha introdotto le letture: Chiara Caselli ha scelto di declamare alcune delle “Parole per l’Italia” segnalate on line dai cittadini in occasione di “Ad alta voce”, e raccolte in un libretto che nel corso della giornata è stato distribuito agli spettatori. Vasco Mirandola ha proposto il “Il poema dei lunatici” di Ermanno Cavazzoni, Mariapia Veladiano ha scelto le “Memorie di Adriano” di Marguerite Yourcenar, e Massimo Zamboni un brano di Pasolini. Sempre Pasolini, con un testo su televisione e informazione (“è del ’73, ma sembra scritto oggi”), è risuonato in Ca’ Farsetti dalla voce di Maria Luisa Busi, che ha scelto anche “Indifferenti” di Gramsci, raccogliendo applausi scroscianti.  Nella sede del Comune hanno recitato anche Roberto Citran che ha letto Aldo Palazzeschi, e Elisabetta Rasy. Le letture sono riprese alle 15.30 alla Casa del Volontariato di Mestre con un appuntamento dedicato ai più piccoli grazie a Susi Danesin e Gaetano Ruocco Guadagno della compagnia “Il libro con gli stivali” presentate da Manuela Campalto, per una cinquantina di piccoli ascoltatori e genitori.
    Alle 16 c’erano circa 80 persone a Villa Erizzo ad ascoltare Antonia Arslan, che ha letto “Via col vento italiano” di Milly Dandalo, mentre Agnese Moro ha scelto la parola “storia” e una lettera sulla Resistenza del padre, Aldo Moro, scritta nel ’75, Evelina Santangelo “Terra matta” di Rabito e Mariolina Venezia. L’ultimo appuntamento prima del gran finale è stato seguito da un centinaio di persone: a Palazzo Da Re Vasco Mirandola ha eseguito un mix di canzoni, Livio Vianello ha proposto il “Sillabario” di Goffredo Parise e Massimo Zamboni “Un dolore civico profondo” di Pasolini.
    La tappa veneziana di “Ad alta voce” si è  conclusa alle 18 al Teatro Toniolo, con molti dei protagonisti della giornata: Maria Luisa Busi, Roberto Citran, Debora Mancini, Agnese Moro, Giancarlo Ratti, Mariapia Veladiano e un volontario di Ausilio per la Cultura a leggere le loro parole per l’Italia con l’accompagnamento musicale di Patrizia Laquidara, con I Papu in veste di conduttori e la regia di Filippo Tognazzo. All’appuntamento conclusivo della giornata è stata proiettata la video-lettera che Giuliano Amato, Presidente del Comitato dei Garanti per le celebrazioni del 150° anniversario dell’Unità d’Italia, ha voluto inviare a “Ad alta voce”, con la motivazione della “Parola per l’Italia” da lui scelta, “bellezza”. Altri due contributi video della serata sono quello sulla parola “bandiera”, scelta dall’attore Alessandro Bergonzoni, e quello costruito con le voci di alcuni italiani illustri del recente passato, da Sandro Pertini a Aldo Moro, da Anna Magnani a Pier Paolo Pasolini.

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