I tuoni di Monte Cupo 4

Segue dal Capitolo 2 – Casa Giudice

   La ragazza fa come le aveva detto la vecchia zingara e prepara un incontro con Rocco alla scadenza del nono giorno dall’inizio dei mestrui. I due combinano l’appuntamento nella cantina di lui, situata in posizione esterna alle mura del paese, proprio sotto la Porta S. Angelo. Il posto è ideale perché vi sono solo cantine scavate nel tufo ed è poco frequentato. Il giorno convenuto Rocco aspetta la ragazza, che arriva con un fiasco perché aveva detto alla madre che andava in cantina a prelevare un po’ di aceto per i peperoni. Per non allarmare la madre le dice che dopo si fermerà da un’amica che vuole mostrarle il corredo. In una fiaschetta Lucia porta l’intruglio. I due ragazzi non si perdono nei preliminari e passano subito alle vie di fatto consumando avidamente le giovanili energie. Quando la passione si spegne Lucia porge a Rocco la fiaschetta.

   «Assaggia il vino nuovo, te ne ho portato un po’. Sono passata apposta in cantina a prenderne per te. Bevilo d’un fiato e dimmi che ti è piaciuto».

   A Rocco la cosa pare strana. Pensa fra sé “sono in cantina e mi porta il vino” ma non ci fa caso. Però non gli va per niente in quel momento di bere vino. Per non indispettire Lucia, che sa piuttosto permalosa, decide di assecondarla. Appena la ragazza si distrae per ricomporsi, versa la fiasca sul cumulo di vinaccia ammassata per la concimazione degli ulivi e poi finge di bere.

   «Mi è piaciuto» le dice lui.

   «Anche a me» risponde lei. «Ci rivediamo?».

   «Può darsi».

   «Ci vediamo. Ci vediamo» le dice lei già assaporando il momento in cui vedrà Rocco in ginocchio a implorarla di sposarlo. Lucia scappa via per non far insospettire la madre, fiduciosa nell’efficacia della pozione. “Mi cercherà lui” pensa fra sé.

   Passano alcuni giorni ma Lucia non sente notizie da Rocco. Una sera lo va ad aspettare vicino alla fontana mentre Rocco torna dalla campagna a dorso di mulo.

   «Allora, non ti sei più fatto vedere».

   «C’è molto lavoro da fare in questi giorni».

   «Però in cantina ti è piaciuto».

   «È piaciuto anche a te, mi sembra».

   «Ma il vino lo hai bevuto?».

   «Il vino l’ho bevuto. Ma che c’entra il vino?».

   Lucia è impetuosa, l’apparente indifferenza di Rocco la indispone.

   «Senti Rocco, allora dimmi quand’è che ci vediamo di nuovo. Mia madre comincia ad avere dei sospetti e prima che mi dica lei qualcosa gli vorrei parlare io di te».

   «Ma tu sei matta» le risponde Rocco, per nulla intimorito dal tono deciso della ragazza e con una evidente sensazione di fastidio. «Ho altro per la testa in questo momento».

   «Questo significa che non ti farai più vedere?».

   «Lucì, non lo so. Te l’avevo detto dall’inizio che non prendevo nessun impegno. Io non ti ho ingannata».

   Lucia si rende conto che le è andata male ma lei non è il tipo che si tiene dentro le delusioni.

   «Allora sai che ti dico? Che sei proprio un porco, Rocco Giudice. Non ti far più vedere da me se no ti do una coltellata». Lucia se ne va maledicendolo e maledicendo se stessa per essersi illusa.


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