Val Basento: La valle delle lacrime

Per l’ennesima volta il nostro TG3 della Basilicata parla della val Basento, per l’ennessima volta si parla di aziende in crisi che licenziano i loro dipendenti. Questa volta tocca alla CFP, tocca ai loro dipendenti organizzare i soliti blocchi per chiedere semplicemente almeno la cassa integrazione.

Si perchè nella valle delle lacrime ottenere la cassa integrazione è una vittoria.Sembra un film già visto con scene viste decine e decine di volte, scene di tristezza e di sconforto. I soliti imprenditori del Nord ( imprenditori con soldi rigorosamente pubblici ), i soliti sindacati ( sempre pronti alla difesa dei loro operai/interessi ) ed i soliti politici ( che hanno interesse ad inventarsi enti inutili come la Tecnoparco per poter sistemare i loro amici politici trombati ).

Chissà forse ci sarà una via di uscita? Forse proprio noi di monte.net possiamo dare una svolta, possiamo fare delle proposte concrete. Chissà magari sarà la volta buona che ci capita questo benedetto sviluppo sulle nostre teste. Ad esempio possiamo dire la nostra su come uscire da questa interminabile crisi economica della nostra regione. Forse qualche politico potrà prendere spunto dalle nostre considerazioni e dai nostri consigli. Mi rendo conto che al 99% nn servirà a nulla, ma non possiamo rimanere sempre e comunque passivi. Se vogliamo qualcosa non possiamo stare sempre muti con la speranza che altre persone possano fare qualcosa per noi.

A questo punto vi dico la mia proposta: visto e considerato che in questi ultimi anni molti paesi orientali ( Cina ed India ) hanno un forte incremento economico si ha la necessità di aumentare scambi commerciali con questi paesi. Ciò significa utilizzare maggiormente i porti come quello di Taranto.  A mio avviso sarebbe utile poter sfruttare la nostra vicinanza alla città pugliese con infrastrutture ferroviare efficienti che possano consentire il trasporto su ferro. Praticamente un qualcosa di diverso dal solito trasporto in gomma, un’efficiente trasporto su rotaia potrebbe ridurre i costi ed aumentare la voglia di investire. Chissà forse un giorno la chiameremo la VALLE DEI SORRISI.

Dai ragazzi su con altre proposte.


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6 Commenti

  1. RoKKo77

    Ora chi non capisce il meccanismo è pregato di evitare di rispondere o magari farà piacere se chiederà spiegazioni in merito a cio che sto scrivendo, tutto parte dai bandi regionali, ovvero come le regioni spendono i soldi pubblici stanziati ad ogni finanziaria per fare in modo di sviluppare il mezzogiorno (quei famosi soldi che Prodi decanta tanto che ha stanziato in piu quest anno in poche parole e che a livello di leggi regionali non ne è stata ancora fatta manco una e siamo a settembre!) quando dovremmo accedere a qualsiasi bando di regola una volta ottenuti i requisiti e consegnato la domanda noi dovremmo star tranquilli che tutto fili liscio ma il problema nasce sempre quando invece le domande per svariati motivi non vengono mai accolte ma soprattutto perchè i soldi son finiti!finiti dove?finiti nelle tasche di quelle quattro aziende create invece da imprenditori del nord che han prosciugato tutte le risorse economiche che invece sarebbero state piu utilmente spese per 100 piccoli imprenditori locali che hanno voglia di investire veramente e di restare sul territorio!!!beh se almeno si vuol provare a cambiare sicuramente lasciando le amministrazioni regionali in mano alla sinistra credo che sia un film gia visto, ORA CON QUESTO NON DICO PER NIENTE CHE DALL’ALTRA PARTE SIA MEGLIO MA…PROVIAMOCI, al massimo l errore durerà per soli 5 anni ma intanto ora stiamo subendo da 20 anni il regime!

  2. For Peace

    Mi piace questo sito quando si discute di temi così interessanti.

    Ma si, ha ragione Gianni, ha ragione per la prima parte Rokko, a parlare abbiamo tutti le nostre ragioni. La Basilicata appartiene a Noi, e ve lo dice chi purtroppo è stato costretto ad andarsene per lavoro (per il momento). Ma in concreto che cosa possiamo fare? Secondo me destra e sinistra sono la stessa cosa, anzi meglio chi ha già competenza (e chiedetelo magari a politici vicini, far ripartire una macchina e diverso dall’averla già in moto), da noi il problema è culturale. Cerco di spiegarmi: alle elezioni quante promesse riceviamo, quanti ricatti si fanno, ora in un quadro del genere c’è chi “ci marcia”.”””” Sta Basilicata”””” le risorse per camminare c’è le ha, siamo 600.000, ci rendiamo conto, ha pochi abitanti in più della città di Bari.  Voglio sapere perchè dobbiamo scappare dalla NOSTRA TERRA, oppure perchè dobbiamo elemosinare il lavoro? Proposte: purtroppo non nè ho più, se però qualcuno prendesse l’iniziativa di scioperare alla SCANZANO,  mi prenderei i giorni di ferie per esprimere il mio BASTAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA.

    1. ant

      Purtroppo la chiusura di nuovi stabilimenti industriali in Val Basento è all’ordine del giorno. Le cause credo che vadano individuate con molto rigore senza accusare in maniera semplicistica nessun politico od istituzione politica. Il problema è che questi insediamenti industriali sono sorti durante la prima repubblica dove i contributi erano stanziati a pioggia e senza un minimo di garanzie sulla durata e sul vincolo di territorialità (di esempi purtroppo ce ne sono tanti). La Nylstar, la Natuzzi e molte altre, stanno trasferendo le proprie produzioni o esternalizzando alcuni servizi all’estero dove  i costi sono notevolmente ridimensionati, con i soldi concessi con molta generosità dallo Stato Italiano: questo è il grande scandalo. Per chi dice che la Val Basento finirà male grazie ai voti di sempre è opportuno ricordare che è anche grazie a quello schieramento politico che si sono concepiti bandi come la Matera – Treviso, che sicuramente non ha rispettato le attese, ma che ha portato qui da noi la Comer e che porterà un’altra grande società come la Brembo e spero molte altre. Tradotto in soldoni nuovi posti di lavoro.  Non pensate che un cambiamento a destra in questa regione possa portare chissà quale benessere, anzi, vi informo che la Giunta Buccico a Matera sta avendo non pochi problemi e già si paventano rimpasti e dimissioni generali. In sostanza ha ragione Beppe Grillo che accusa indistintamente i politici di destra e di sinistra.

  3. Bandera76

    Caro gianni….

    NN sono pienamente d’accordo con il tuo discorso, soprattutto quando accusi gli imprenditori del Nord,perchè prima di accusare loro ci dobbiamo accusare NOI…

    Più che noi i nostri politici che come tu ben sai piazzano in quelle aziende personale altamente squalificato per poterli poi ” usare” al momento del voto..!!!!

    Come fanno a produrre le aziende se gli operai per una banale partita di calcio tra amici o per vedere l’Italia che gioca ai mondiali manda la cosidetta ” Malattia”…..tanto io sono coperto dal Sig….politico di turno!!!!

    Non c’e la faremo mai.. quindi gianni che cosa vai trovando dagli imprenditori del Nord?

     

    1. gianni

      Caro Bandera76,

      quello che dici purtroppo può essere vero. Ad ogni modo non credo sia giusto generalizzare ed associare questi comportamenti a tutti. Comunque ammettendo che fosse vero il tuo ragionamento forse non ti sei accorto di aver sottolineato un’altra responsabilità propria di questi imprenditori.In pratica tu dici che quest’ultimi son costretti ad assumere operai squalificati pur di rientrare tra le grazie dei politici per ottenere i finanziamenti necessari. Chiaramente tutti gli imprenditori per essere definiti tali devono fare di tutto per avere maggiori profitti, ed io credo che anche loro non disdegnano pratiche clientelari ed assinstenzialistiche, quindi non possono essere definiti dei santi.

      Non ha senso lamentarsi dei propri operai se la stessa impresa si fa assumere i propri operai da sindacati e politici. Aziende serie assumono in prima persona andando alla ricerca di personale qualificato. Ripeto il tuo ragionamento a mio avviso ha delle basi di verità, ma appunto per questo anche l’impresa ha le sue responsabilità.

      Comunque adesso è inutile fare polemiche, preferirei sentire proposte. Chissà forse abbiamo la speranza che l’1%  dei nostri politici possano ascoltarci e magari intervenire anche fuori campagna elettorale sulla questione.  

  4. RoKKo77

    La tua proposta bella o brutta non mi interessa ma non ho sinceramente capito se e come la vuoi realizzare o se era giusto un pensiero per dire la tua su un argomento che ha preso la piega piu sbagliata di questo mondo. A volte sembra che ci siano imprenditori del nord che vengano a rubare i soldi in basilicata, in parte è anche cosi ma da un altra parte il problema è che spesso per poter elargire tutte queste somme la basilicata richiede la presenza in aziende di tot personaggi da mettere a lavorare, è ovvio che sia tutta gente magari poco competente ma c è anche da dire che essi in ogni caso sono comandati da gente che sa come coordinarli perciò il problema della conduzione aziendale non esiste, la CFP nel caso specifico non ha problemi economici ma sono due anni che si sa gia che deve chiudere cosi come tutte le altre aziende che durano a seconda dei piani di investimento in basilicata e quando terminano le erogazioni economiche non ha piu motivo di esistere qualsiasi azienda in val basento perchè servono solamente per fare in modo di comprare impianti costosissimi e tecnologicamente avanzati e tenerli in marcia a basso regime per massimo 5 anni per poi chiudere l azienda mettendola in cassa integrazione e prendere questo impianto e sostituirlo a quello ormai obsoleto sito nelle sedi principali delle aziende cosidette del nord per poi spostare l impianto obsoleto all estero nei paesi dell est, questo è stato il caso della Barilla a matera, il caso della ERGOM, il caso della Nylstar, il caso storico dell’Anic.La CFP nn soffre di alcun problema economico perchè addirittura un anno fa chiusero una linea di produzione qui a pisticci per aprirne altre due in sardegna e vi garantisco che aprire due linee in sardegna è controproducente rispetto a tenerle aperte in basilicata e tutto cio vi chiederete perchè?solamente perchè la sardegna eroga molti piu soldi della basilicata e se qualcuno abbia mai pensato che tutto cio che si fa è merito del fatto che la basilicata sia un isola felice beh se lo scordi perchè la basilicata è solo un pozzo di soldi senza fondo dal quale attingere e tutto questo perchè siamo amministrati da gente che fino a prima di ricoprire le poltrone non era nemmeno in grado di spiccicare due parole in italiano, non ce l ho con nessun politico in particolare ma sicuramente se proprio dobbiamo fare una proposta concreta sarebbe quella di mettersi in campo e iniziare a pensare a sfruttare le nostre ricchezze lasciando gli introiti dentro la nostra regione e questo vuol dire valorizzare l imprenditore lucano che nasce nella nostra regione e non i falsi prestanome che sono messi qua o la solo per regalare soldi a chi non li merita!

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