Montescaglioso: la polizia recupera due fucili. Sono quelli dell’agguato a “Peccati di gola”?

Erano nascosti in un sacco di juta e sotterrati. Due fucili, un Beretta calibro 12 e un Franchi calibro 16, sono stati ritrovati in un terreno in agro di Pomarico, poco distante dalla pizzeria-ristorante “Peccati di gola” di Montescaglioso, il locale che nei primi anni Novanta fu teatro di un sanguinoso regolamento di conti tra i clan montesi, con due morti e quattro feriti. A fare la scoperta è stata la polizia. Le armi, per Nicola Fucarino, dirigente della Squadra mobile di Matera, sono state verosimilmente seppellite “in maniera definitiva” nel luogo del ritrovamento perché “bruciate”, ossia non più utilzzabili dopo l’ultima azione criminosa per la quale erano state utilizzate. Insieme con i fucili è stato rinvenuto anche un discreto numero di cartucce. Il calcio e le canne di una delle due armi erano state segate. Questo per consentire al suo utilizzatore di poter mimetizzare il fucile imbracciandolo sotto un giubbotto o una giaccone. Il rinvenimento poco distante dal luogo dell’agguato di quindici anni fa e lo stato in cui i fucili sono stati ritrovati, che attesterebbe che le armi sono state seppellite più o meno nello stesso periodo, farebbero ipotizzare una connessione con l’agguato del 15 maggio ‘91. Per il momento, però, resta solo una ipotesi investigativa, suggestiva ma non ancora suffragata da elementi di riscontro oggettivi.
Si tratterà ora di capire se quelle armi abbiano sparato nel mucchio la sera in cui nella pizzeria “Peccati di gola” caddero sotto i colpi dei sicari Giuseppe Mazzoccoli e Francesco Giannotta, che stavano feseteggiando la scarcerazione di Alessandro Bozza, vero obiettivo dei killer. A fare fuoco i rivali del clan Zito. Due dei killer, Rocco Petruzzo e Giuseppe D’Ambrosio sarebbero stati uccisi qualche mese più tardi.

Antonio Murzio
fonte: Il Quotidiano della Basilicata


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