La lettera con cui Vincenzo Petruzzo saluta la Polisportiva Montescaglioso dopo il suo passaggio all’ Asd Montescaglioso

Vincenzo Petruzzo

La lettera del difensore dopo il passaggio all’Asd Montescaglioso: “la Polisportiva è una famiglia che vuol bene alle persone e che ti cresce prima per la persona che sei e poi per il calciatore che potresti essere. Grazie di tutto…”

La lettera con cui il difensore Vincenzo Petruzzo saluta la Polisportiva Montescaglioso dopo il suo passaggio all’ Asd Montescaglioso. Ora pero’ come ben sapete sono un giocatore dell’ Asd Montescaglioso penso solo al presente alla mia nuova società hai miei nuovi dirigenti che ammiro e che apprezzo molto e colgo l’occasione per ringraziare loro per questa grande opportunità ho tanta voglia di far bene non vedo l’ora di sudare per conquistarmi un posto da titolare.

“Alla Polisportiva e a tutti i suoi tifosi.
Questi sono giorni in cui ho provato sentimenti contrastanti. Da una parte sono entusiasta dell’opportunità che avrò, di giocare, nel massimo campionato regionale, con la squadra del paese dove sono nato ; dall’altra provo un grande nodo alla gola per quello che sto lasciando e che con questa lettera voglio ringraziare.

La squadra del Montescaglioso

In primis grazie ai miei compagni di squadra. Il termine compagni è un eufemismo, non spiega quello che eravamo. Siamo stati amici, fratelli, genitori e figli. Fianco a fianco in tutti i momenti che questo dannato e, allo stesso tempo, divino gioco ci ha regalato durante queste 12 stagioni tra Prima categoria e Promozione stagioni, dentro e fuori dal campo. Salvezza, cene, retrocessioni Play-Off raggiunti, Play-Off persi . Momenti vissuti con lo stesso ardore e la stessa passione, che rimarranno indelebili nei nostri cuori e nelle nostre menti. Grazie al meraviglioso presidente, persona con una sensibilità fuori dal comune, che ha dimostrato nei miei confronti una fiducia incrollabile, anche nei momenti più difficili. Mai dimenticherò il suo essere buon padre di famiglia. Lo rispetto e lo stimo come un figlio può fare con il proprio padre.
Grazie alla Società della Polisportiva, una famiglia che mi è stata sempre vicino, che mi ha fatto diventare uomo sopportando i miei capricci. Una famiglia che vuol bene alle persone e che ti sceglie prima per la persona che sei e poi per il calciatore che potresti essere.
Grazie a tutto lo staff che ha condiviso con la squadra il caldo e il freddo, la pioggia e il sole e che ha gioito e pianto con essa. Grazie per quello che mi avete dato e per il modo in cui mi avete permesso di lavorare e divertirmi.
Infine grazie , ai nostri tifosi, alle persone che ogni giorno erano lì al campo, pronte a regalarti un sorriso, pronte a farti sentire il loro calore.
Un semplice grazie non può bastare a spiegare la mia gratitudine verso tutto l’ambiente.
Me ne vado felice e fiero per aver onorato la maglia della Polisortiva in tutti questi anni mettendoci sempre il massimo impegno. Adesso questa storia sembra che abbia scritto la parola fine: non dentro di me, però. Dentro di me non finirà mai. Tutti questi sono pezzi della mia vita che mi hanno emozionato profondamente. E in cui, ho messo tutta la mia anima.
Con infinito affetto
Vincenzo Petruzzo
Forza Polisportiva!”
E tenete a mente che gli addii non contano, conta solo quello che c’è stato”.
Vincenzo


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