Dagli Stati Uniti

Ci scrive Angelo Andriulli, dal New Jersey, Stati Uniti.
Ci chiede di pubblicare questo suo articolo, dal momento che non è ancora riuscito a registrarsi come utente del sito.

Ti diamo il benvenuto, Angelo, e speriamo che continuerai a seguire e partecipare alle nostre discussioni.

“Ho seguito con molta attenzione la campagnia elettorale svoltasi in Italia e non sono stato certamente sorpreso dalla vittoria di Berlusconi, anche se non credevo che la Lega prendesse tutti quei voti. A questo punto, per come l’Italia è ridotta con tutti i suoi problemi, si spera che il prossimo governo abbia la forza e la volontà di affrontare i problemi di un paese in declino, per la prima volta sento parlare di impoverimento del nostro paese, sono cose che non dovrebbero succedere, per un paese che dovrebbe essere la sesta potenza mondiale.

Mi ha molto colpito il commento di un giornalista inglese, che fà il corrispondente in Italia e ha definito l’Italia come il paese più sviluppato del terzo mondo.

Qui in America, le cose non vanno bene con la recessione alle porte, il costo della vita aumenta sotto i nostri occhi e le paghe degli Americani stentano a tenere il passo. Spero che la nuova amministrazione (io votero’ per Obama) sia in grado di risolvere i problemi strutturali di questo paese come assicurazioni sanitarie, aumento della disoccupazione, lento declino della classe media colpita da tassazione estrema. Come vedete, molti dei problemi che avete in Italia sono gli stessi che abbiamo qui in America.

Saluto gli amici di sempre,
Angelo Andriulli”


Commenti da Facebook

1 Commmento

  1. Cinzia

    Angelo, grazie per la tua testimonianza che mi fa riflettere su molte cose.
    In estate, quando molti italo-americani rientrano a Montescaglioso per le vacanze, non fanno altro che parlare dell’America come del paese delle meraviglie, sottolineando le differenze che ci sono tra l’Italia (e Montescaglioso, in particolare) e gli Stati Uniti in campo sociale, economico, politico, civile ed esprimendo chiaramente la propria preferenza per lo stile di vita americano.
    Siccome i tempi sono cambiati, l’informazione è veloce ed accessibile a tutti, il livello medio di istruzione è aumentato, e libri e giornali li leggiamo anche noi, mi viene da chiedere: perchè si ostinano a presentarci gli Stati Uniti come un paese da favola?
    Una cosa che mi fà sorridere ancora oggi: mi sono sentita dire da un mio parente di origine montese, ma nato e cresciuto là, che noi italiani crediamo troppo alla stampa e ai telegiornali e non siamo capaci di formulare giudizi indipendenti, per questo ce l’abbiamo tanto con Bush!!!
    Tu cosa ne pensi?

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