mercoledì 24 Aprile 2024

“libera nos a malo”, film sui misteri lucani

Il coordinamento di Libera basilicata presenta in anteprima nazionale

LIBERA NOS A MALO

misteri lucani:nell’indignazione le radici della speranza

un film di Fulvio Wetzl, con la collaborazione di Marcello Cozzi.

La presentazione si svolgerà a Potenza mercoledì 15 ottobre 2008 ore 18.30 teatro Don Bosco.

Interverranno:

Clementina Forleo, Gip Milano

Alberto Ianuzzi,giudice Corte d’Appelo

Vincenzo Magistà, direttore TGNORBA

-Fulvio wetzl,regista

Don Marcello Cozzi, Libera

Modera: Paride Leporace,direttore “Il quotidiano della basilicata”

 

La Basilicata, considerata “isola felice” perché unica regione del sud a non

avere una sua criminalità organizzata, in realtà da 40 anni a questa parte è stata

infiltrata da tutte le mafie confinanti. Ne sono testimonianza i tanti affari illeciti,

i non pochi morti ammazzati in regolamenti di conti tra malavitosi e soprattutto

le sparizioni e omicidi, di cui a tutt’oggi non si è data spiegazione.

Da Elisa Claps, 16enne scomparsa nel centro storico di Potenza una domenica

del ‘93 andando a messa, ai “fidanzati di Policoro”, uccisi in un delitto, rubricato

come “morte per folgorazione”, nella vasca da bagno, 20 anni fa; da Maria

Antonietta Flora scomparsa in una piazzola dell’autostrada SalernoReggio 

Calabria, a Domenico Di Lascio, industriale ucciso nel suo ufficio a Nemoli; dai

coniugi Gianfredi ammazzati a Potenza, all’autotrasportatore Vincenzo De

Mare, ucciso nel suo podere di Scanzano nel 1993.

Insieme a familiari delle vittime e a chi ha approfondito queste storie,

ripercorriamo le sparizioni e i delitti andando nei luoghi dove questi sono

avvenuti. Ma ripercorriamo anche i momenti esaltanti di una stagione nuova

per la regione, nel corso della quale tanta gente si è riunita intorno a Libera

perché chiedendo “verità e giustizia” si restituisca dignità alle vittime. Il quadro

che si ricostruisce non parla solo di un’isola che non c’è ma soprattutto di una

Basilicata in cammino e che scopre nell’indignazione le radici della speranza.

Libera Basilicata


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