MONTESCAGLIOSO: AMMINISTRATIVE 2021, OLTRE LA PROPAGANDA ELETTORALE C’È UNA TRISTE REALTÀ!

Scaduto il termine per la presentazione delle liste, molti cittadini hanno notato l’assenza della lista del M5S. Pertanto, sento il dovere di rispondere alle richieste di chiarimenti, soprattutto perché, a detta loro, ci sarebbero delle “astrusità” tra i componenti delle medesime. Segno evidente che i cittadini non hanno perso gli ideali e il senso di appartenenza ai rispettivi partiti, movimenti o associazioni.

Intanto, accolgo con interesse la loro puntuale constatazione ma con dispiacere confermo che il M5S non correrà e non è nemmeno presente in nessuna delle due liste partecipanti alle amministrative del 3-4 ottobre 2021.

In ogni caso, saltare l’appuntamento delle prossime amministrative non significa affatto astenersi dall’impegno politico sul territorio montese, anzi, con la nuova riorganizzazione contiana, auspico ci sia una rigenerata adesione di cittadini/e risoluti/e a voler migliorare la qualità di vita della nostra comunità. Colgo l’occasione per dire ai 760 elettori, che alle amministrative del 2016 ci onorarono con il loro consenso, che il voto non basta più, per il cambiamento ci vuole partecipazione attiva! 

Brevissima cronistoria di una rinuncia.

Nei mesi scorsi, non essendo maturate le condizioni per presentare una propria lista e un proprio candidato Sindaco, il M5S montese aveva già pensato di non competere, ma grazie al nostro nuovo Statuto, per la prima volta, nei Comuni sotto i 15.000 ab., ci viene data l’opportunità di aderire alla formazione di eventuali Liste civiche in collaborazione con altre forze politiche e sociali.

In virtù di ciò, pur di offrire una valida e qualificata proposta politica alla Comunità montese, il M5S accettava di cooperare alla formazione di una eterogenea lista civica, poi denominata “La Città di Tutti”, da opporre come alternativa alla deludente e uscente amministrazione di centrodestra.

L’idea che differenti Partiti e Movimenti dialoghino e tentino di avviare un progetto politico va apprezzata e non demonizzata, specie se in una comunità c’è penuria di classe dirigente desiderosa di impegnarsi in politica, l’importante è che alla base del laboratorio politico ci sia una condivisione di valori e una stessa visione nell’amministrare la cosa pubblica.

Nel corso delle riunioni, con il pensiero rivolto alla Carta dei Principi e dei Valori racchiusa nel nostro Statuto nonché adempiendo alla linea politica del nostro Presidente Giuseppe Conte, come portavoce mi sono impegnato affinché si giungesse ad una lista civica politicamente più omogenea e orientata ai valori più compatibili con l’area di centrosinistra e con un candidato alla carica di Sindaco possibilmente espressione della medesima area politica (ad esempio, era stato proposto il nome dell’Ing. Rocco Dichio, poi non più disponibile), così come logica vorrebbe dovendo fronteggiare una lista civica autenticamente di centrodestra con un candidato Sindaco, Vincenzo Zito, iscritto alla Lega salviniana!

Per tale motivo, valutando inaccettabili le proposte/pretese provenienti da talune forze politiche, ho sempre considerato e ribadito che fosse politicamente inopportuno designare alla carica di Sindaco l’attuale candidato Dott. Commercialista Fabio Disabato chiara figura del centrodestra montese, soprattutto perché una tale scelta avrebbe inevitabilmente disorientato l’elettorato montese, come infatti sta accadendo!

 Altresì, tra le numerose proposte alla carica di Sindaco (ormai, il semplice candidato non lo vuole fare più nessuno), una menzione particolare merita la candidatura dell’Avv. Rocco Luigi Ditaranto di “Area Moderata”, affettuosamente promossa e caldeggiata da un esponente dello stesso partito e sulla quale sono nate dispute che si sono protratte ma gonfiate ad arte da alcuni “attivisti” dissenti ai quali consiglio di rileggersi l’attuale nostro Statuto ed in modo particolare il comma dedicato a “La cura delle parole”.

Ebbene, dopo un complicato percorso fatto di incontri e discussioni, la non raggiunta sintonia con le forze politiche coinvolte (cito le principali: Pd, Leu, Fratelli d’Italia, Italia Viva), constatando anche la loro concorde volontà a proseguire sulla strada dell’”assembramento civico”, il M5S, con coerenza, decide di abbandonare lo sperimentale “progetto politico”.

È bene puntualizzare che, fino al momento dell’abbandono, pochissimo spazio era stato dedicato alla discussione sul programma amministrativo.

Chiarito ciò, è d’obbligo volgere lo sguardo verso le più disparate criticità territoriali, a partire da quelle socioeconomiche che stanno inesorabilmente “divorando” la comunità di Montescaglioso, tra le quali; l’assenza di investimenti, il dissesto finanziario e quello idrogeologico, la progressiva riduzione del numero dei residenti, il degrado urbano e urbanistico, ecc…

A tal proposito, i prossimi cinque anni di amministrazione saranno caratterizzati dall’arrivo in Italia dei Recovery Fund, vale a dire, risorse finanziarie europee che alimenteranno il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), si tratta di un vero programma di investimenti che senz’altro coinvolgerà anche i piccoli Comuni.

Che a loro volta dovranno necessariamente misurarsi e fare i conti con le proprie in-efficienze gestionali e in-capacità progettuali nel campo della digitalizzazione, rivoluzione verde, infrastrutture, istruzione e ricerca, equità sociale e salute.

Quindi, ci saranno opportunità di crescita e sviluppo per il nostro territorio ma tutto questo, purtroppo, non sarà affatto scontato! Tutto dipenderà dal livello di preparazione, rettitudine, trasparenza amministrativa e “feeling” con la collettività che riuscirà a mettere in campo la nuova amministrazione.

Per questa ragione, c’è da augurarsi che le due “liste civiche”, contendenti il governo della nostra Città, sappiano interpretare bene gli atavici bisogni e connesse istanze della collettività, non solo, occorrerà pure scongiurare che la sfida elettorale in itinere non sfoci in una vergognosa lotta per mettere “le mani sulla città”!

Nel frattempo, i cittadini montesi non meritano di essere raggirati e attendono che venga compiuto un primo atto di trasparenza nei loro confronti, ovverosia, che i due aspiranti Sindaci cessino di “occultarsi” dietro le liste civiche e con coraggio e onestà intellettuale dichiarino apertamente che chi vota Vincenzo Zito sceglie la Lega di Salvini e chi, invece, vota Fabio Disabato sceglie una variegata e contraddittoria coalizione di partiti e associazioni.

Anche perché gli anzidetti candidati sono già stati “sgamati” da una comunità già provata da lunghi anni di crisi socioeconomica e, quindi, non serve più a nulla che le forze politiche, in modo patetico, continuino a rassicurare di aver fatto un “passo indietro” perché, dicono, antepongono i problemi dei cittadini alle logiche e interessi dei partiti. Ma dietro ai partiti e i movimenti civici non ci sono soltanto logiche e possibili interessi, ci sono soprattutto valori e principi da osservare e non da rinnegare in nome di un ambiguo interesse collettivo!

Ma, come si sa, in campagna elettorale, pur di guadagnare consenso, i candidati promettono tutto quello che la gente vuole sentirsi promettere. Sentirsi promettere ma non sentirsi presi in giro! (8/9/2021)

Peppino Ditaranto, M5S – Montescaglioso


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