scompare Matera?

Dopo averci illuso per anni con la storiella che la crisi in Italia non c’era, che ci avrebbero abbassato le tasse, che ci saremmo ripresi presto e meglio di altri paesi… ecco invece arrivare la stangata.
Una serie infinita di tagli, nuove tasse, blocchi assunzioni/contratti/pensioni.
Vedremo alla fine quanto pagheremo le scelleratezze dei nostri governanti.
Rimane però una promessa mantenuta. In campagna elettorale avevano promesso l’abolizione delle province ed eccoci qua… pare finalmente che le province saranno abolite. Non tutte però… solo quelle con meno di 220mila abitanti, non in regioni con statuto speciale, non confinanti con l’estero…. ne rimane qualcuna da abolire?
Pare che da abolire ci sia proprio la provincia di Matera. Evviva! 😕


Commenti da Facebook

26 Commenti

  1. RoKKo77

    Ciffo ma tu sei a favore degli sprechi?

    Premesso che i tagli servono e non capisco perchè ti alteri, perchè non dai un esempio di nuove tasse che sono state messe? io ho letto la norma e non ne ho trovate, tu sai leggere meglio però non hai specificato quali sono le nuove tasse, qualora non ci fossero potresti rettificare la tua frase?

    Per quanto riguarda la provincia potrei anche non essere daccordo perchè è una manovra che ci puo colpire ma non puo essere che il vero problema sia che è la Basilicata che è troppo piccola come regione? Il paradosso sarebbe che Potenza diverrebbe unica provincia in una Regione di meno di 600000 persone, si perchè siamo diminuiti visto che ci sono lucani come te che non vivono in Lucania.

    Credo che a questo punto il progetto della grande lucania sia l’unica nostra ancora di salvezza. vedi il link

     http://it.wikipedia.org/wiki/Progetto_Grande_Lucania

  2. giulianob83

    Prima fanno provincia città come Monza che si trova a soli 25-26 km da Milano e poi si accorgono degli sprechi e vogliono tagliare le province con meno di 220.000 abitanti..Tagliamo anche la provincia di Monza, assolutamente inutile visto la vicinanza al capoluogo lombardo. Pare che certe manovre vengano fatte ad hoc per favorire certe zone d’italia. Credo che sarebbe più giusto mantenere Matera e non Monza a questo punto

    giuliano

    1. Vincenza Abbatiello

      L’imposizione si può avere sia mettendo mano alle tasche, sia trattenendo ciò che spetta.

      Mi spiego meglio.

      Il fatto che siano congelati gli aumenti di stipendio per un certo numero di anni, il fatto che non si congeli la possibilità di andare in pensione, il fatto di congelare il tfr cosa vuol dire? che ci viene tolta la possibilità di utilizzare dei soldi che altrimenti avremmo usato o comunque incamerato.

      Il tfr è una somma che viene trattenuta per essere poi rilasciata nel momento in cui una persona finisce di lavorare. Non ricevere il tfr cosa significa secondo te Rocco? non è anche quella una forma di imposizione?

      Non limitiamoci a leggere superficialmente le leggi, bisogna leggere tra le righe.

      Per quanto riguarda l’abolizione delle province non credo sia una cosa definitiva, pare che sia tutto da valutare.

       

      1. RoKKo77

        Vincenza se tu fossi prossima alla pensione e dovessi finire il tuo rapporto di lavoro è giusto che prendi il tfr, se esso viene spalmato in tre anni vuol semplicemente dire che se per esempio devi prendere come buona uscita 50000 euro invece di prenderla in un unica soluzione prenderai 17000 euro all anno, non so quanti sono capaci di spendere 50000 euro tutto in un anno, quindi non so quanto sia grave, è grave che siamo in un periodo non bello per tutti, ma penso che sarebbe piu grave se si aumentasse l IVA come fanno altri stati, non penso che vogliamo questo noi italiani, non so vincenza, tu avresti una soluzione migliore? perchè è piu facile criticare che fare proposte, tu ne avresti qualcuna?

  3. ciffo

    ….a corrente alterna.
    La pressione fiscale si misura su mille cose. Gli enti locali dovranno pur trovare altre risorse per bilanciare i tagli. I nuovi pedaggi stradali chi li paga? Se credi che la pressione fiscale non aumenterà per nulla… beato te che vivi nel mondo delle favole.
    Ad ogni modo il mio post non vuole mettere in discussione la necessità dei tagli. Semplicemente ho posto l’accento su 2 aspetti, la velocità con cui cambia la pubblicità del governo (fino a ieri niente crisi, ottimismo, stampa di sinistra pessimista, ecc) e di conseguenza l’opinione degli idioti/tifosi e il dilettantismo di alcuni provvedimenti. Questo sulle province è così fatto male che verrà eliminato sicuramente.
    Nel frattempo facciamoci 2 risate e riflettiamo su come la nostra regione vale zero per il nostro governo.
    Mi dite voi perché le province che confinano con l’estero non dovrebbero essere eliminate anche se piccole? Forse perché l’Italia confina con paesi stranieri solo al nord?

    1. Vincenza Abbatiello

      Bossi ha accettato l’eliminazione delle province solo perché la maggior parte di quelle da eliminare sono quelle del centro e del sud.

      Per la proposta di farci due amare risate vi passo il link di crozza, si tratta della puntata di ieri sera di ballarò.–parla proprio della bella notizia e di quella brutta…sentite un po’ (non so se l’avete già visto, forse sì)

       http://www.youtube.com/watch?v=hhDq6vsfNfw

      Rocco io una proposta tra le tante l’avrei, in merito ai tagli, tagliare del 50% lo stipendio dei parlamentari, dei ministri, del primo ministro, di tutti i privilegiati insomma. Facciamoci un po’ il calcolo, semplicemente non mi sono presa la briga di farlo, ma qualcuno l’avrà fatto già, bisogna cercare.

      Per quanto riguarda il tfr i soldi del tfr sono soldi del lavoratore, indipendentemente da come vuole spenderli.

      Tremonti ha dichiarato: abbiamo fatto tagli alle spese e non aumentato la pressione fiscale per evitare di bloccare lo sviluppo.

      Ma se gli stipendi sono sempre uguali, quando ci sono, la precarietà è un must, i tfr sono bloccati, mi dite voi cosa dovremmo investire? io non lo so… 

      chi vivrà vedrà—- 

      ti voglio riportare un commento di Vannino Chiti, Vice Presidente del Senato:

       “finiamola con questa storia che non si mettono le mani nelle tasche degli italiani. Il momento è grave e ci vuole serietà. Se non aumento le tasse ma costringo un bambino ad andare con la carta igienica a scuola, se tanti lavoratori sono in cassa integrazione, se ci sono giovani precari a vita, se aumenta il costo del metano, se non ci sono i posti negli asili nido pubblici, tutti questi sono costi per le famiglie che già non riescono a arrivare a fine mese. Se, come sembra, quasi la meta’ di questa manovra, 10 miliardi su 24, viene da tagli a comuni, province e regioni, come fanno a dare i servizi ai cittadini?”  

  4. RoKKo77

    ok vincenza sono daccordo per un taglio netto al 50 per cento ma di tutti i parlamentari e tutti i dirigenti , secondo te la tua proposta sarebbe accettata dall’opposizione e dalla maggioranza? mi faccio promotore con te per una raccolta di firme per portare questa proposta dinanzi al parlamento!

  5. Raf

    E in effetti la coperta è corta. Per riabbassare il rapporto deficit/PIL c’è poco da fare: o si tagliano le spese o si aumentano le tasse.
    Non so se ci siano “ricette” migliori, come direbbe un mio amico.
    Di certo trovo infelice il blocco degli stipendi dei dipendenti pubblici.
    In generale ridurre il potere d’acquisto del lavoratore dipendente (in questo caso pubblico) fa decrescere la domanda.
    Quindi il contrario di quello che gli economisti liberali insegnano bisogna fare in caso di crisi.

    Forse è corretta nel breve periodo, ma nel medio non so quanto sia apprpopriata. Considerando anche che la propensone al risparmio aumenterebbe…

    Sugli interventi a manager e grossi politici siamo tutti d’accordo. Se pur un pagliativo sarebbe almeno un segnale per incentivare gli altri a fare sacrifici.
    Giusta l’osservazione di Ciffo: ma non dicevano che la crisi era finita?

    PS: chi convince i materani ad essere in provincia di PZ?

    1. angelo87

      sono pienamente d’accordo con Vincenza…bisogna leggere tra le righe le proposte fatte dal governo…se bloccano gli stipendi e le pensioni dovrebbero bloccare anche il costo della vita, mentre quello è in vertiginoso aumento….quindi i primi a risentirne di questo provvedimento non sono e non saranno mai chi prende 5mila euro di stipendio o 3mila di pensione , bensi la fascia dei lavoratori e dei pensionati piu debole che gia ora hanno difficolta ad arrivare alla fine del mese figuriamoci tra 4 anni.

      Sono d’accordo con voi anche sul fatto che si dovrebbero tagliare gli stipendi, ma non solo, anche gli alberghi di lusso e le megamangiate che ogni gg fanni con i nostri soldi!!!

      Anzichèeliminare la provincia di Matera perchè non potenziano al massimo la lotta all’evasione fiscale???…miliardi e miliardi di euro nascosti allo stato!!!

      1. Vincenza Abbatiello

        Berlusconi e Tremonti dicono che hanno rinunciato a toccare le tasche (ormani neanche più quelle hanno, visto che sono ridotti inm "mutande", forse è per questo che ci han rinunciato a farlo..) però stanno adottando misure che tra le altre cose prevedono un taglio incisivo dei trasferimenti di fondi alle Regioni. Questo significa meno sanità per tutti, ma a parte la sanità, le istituzioni locali avranno comunque un compito arduo da svolgere, infatti dovranno scegliere se aumentare le tasse o lasciare i cittadini a piedi, senza nettezza urbana, senza quei servizi che gli enti locali sono in grado di offrire anche e soprattutto grazie ai trasferimenti dallo stato. Quindi l’unica via per offrire servizi sarà aumentare le tasse e le imposte di competenza dell’ente locale (come vedi rocco ecco un primo esempio di aumento di pressione fiscale che non traspare dal testo, cioè che non è detto chiaramente, ma che si legge agevolmente tra le righe).

        Così facendo si agevolerà il cammino, già avviato, verso il regresso civile e sociale. 

        Caro Angelo per riprendere le parole del tuo amato e da me stimato Vendola questa non è altro che Macelleria Sociale.

        Sarebbe invece bastata un poco di lotta all’evasione fiscale. 

        Pare che Berlusconi abbia ammesso che sono 120 i miliardi di euro che mancano a causa dell’evasione fiscale, era quindi sufficiente recuperare un quinto di questa cifra in due anni di malgoverno anziché aumentare tale cifra a forza di condoni e scudi.

        Inoltre oggi un mio amico mi ha postato un bellissimo commento su facebook a tal proposito che vorrei condividere con voi. Leggetelo è davvero molto interessante:

         

        Il mio post diceva: 

        La chiesa parla di valori, di etica, di morale, di bene, di amore, insomma di tutto quanto di amorevole e caritatevole ci possa essere. Ora mi chiedo perché non raccogliere una petizione per inviare tutti i preti, le suore, i frati in missione. Tutti. Come la Grande Madre Teresa. Sarebbe bello se facessero davvero qualcosa di buono per l’umanità intera. Voi cosa ne pensate?

        Il suo commento è il seguente:

        "Ieri è stata presentata la mastodontica manovra finanziaria da 24 miliardi; se si spiegasse agli Italiani che i patti concordatari con lo Stato Vaticano ci costano 9 miliardi all’anno:praticamente basterebbe abolire unilateralmente per poco più di 2 anni l’erogazione di fondi al Vaticano per fare la manovra a costo zero e non sulle spalle dei lavoratori italiani.
        Se si spiegasse che la IOR ricicla decine di miliardi all’anno di contanti sporchi ascrivibili a traffici illeciti di droga, armi e tangenti (dalla maxi tangente Enimont, alla truffa del Banco Ambrosiano, fino ai recenti casi di Balducci … un gentiluomo del Papa in galera) … è stato calcolato il costo nazionale di tali traffici in circa 120-140 miliardi di euro l’anno: nero/corruzione/traffici criminali.
        Se si spiegasse alla gente che lo Stato Vaticano non ha ratificato gli accordi internazionali anti-riciclaggio, e decine di rogatorie di diversi paesi sono semplicemente bloccate.
        Se si spiegasse chiaramente che la dichiarazione esplicita dell’8×1000 è solo del 30%, ma in virtù di un meccanismo perverso la chiesa incamera più del 90% delle indicazioni non espresse (casella bianca), e di questa montagna di soldi (circa un miliardo di euro) solo il 16% è destinato ad opere caritatevoli.
        Se si mostrasse al TG1 il servizio di Exit, in cui un prete dell’Aurelio che accoglieva i poveri (pasti caldi, posti letto e servizi) in una struttura del Vaticano, è stato sfrattato per convertire la struttura in residence di lusso, ed era costretto a continuare la sua opera in un capannone abbandonato, moltissimi nelle parole del prete capirebbero quanto la pubblicità dell’8×1000 sia ingannevole; nessuno sa che il Vaticano detiene 1/5 del patrimonio immobiliare Italiano (1/4 a Roma) su cui non paga alcuna tassa.
        Se fosse mostrato nelle TV Italiane l’intervento del ministro della giustizia tedesca, che depositava nella Bundestag le carte dei procedimenti d’accusa penali contro Ratzinger e la sua cricca per le migliaia di casi di pedofilia occultati, e se, quanto il papa parla di complotto internazionale e di attacco alla chiesa gli si chiedesse come mai il Vaticano patteggiò negli anni 90 risarcimenti per decine di milioni di dollari … che ovviamenta paghiamo noi.
        Se si dicesse che il Vaticano non paga l’acqua?
        Vogliamo dire qualcosa sulle ingerenze in politica con approvazioni di leggi assurde come quelle sulla fecondzione assistita, sul testamento biologico etc.

        Si potrebbe continuare per ore … semplicemente Vincenza, se si informassero gli Italiani, si potrebbe realizzare quell’utopia che prospetti nel tuo post. Mi spiace anche smontare il mito di Madre Teresa; ma qualcuno ricorda la costruzione di qualche ospedale a Calcutta? Qualcuno ricorda di aver mai visto un letto? Dei medici? Una commissione ministeriale dell’OMS denunciò la fondazione di Madre Teresa, che nonostante i miliardi incamerati da donazioni, teneva i malati in condizioni tragiche, buttati su pagliericci, assistiti da suore e non da personale specializzato, e privati di ogni tipo di supporto medico … anche la poveretta è stata semplicemente strumento di una grande operazione di marketing.(Jurgen Heim)" 

        1. vince_ditaranto

          Ciao Vincenza, condivido le osservazioni fatte. Anche secondo me è sballata e inappropriata perchè non strautturata. In chiaro stile Italiano al momento del bisogno si cerca di rastrellare soldi qui e li. Dilettanti.

          Ma…..ti dico una cosa. Ammesso che tale manovra passi…. perchè dici che gli enti locali si vedranno costretti a tagliare i servizi ai cittadini!!! Dovranno adeguarsi e tagliare anche loro gli sprechi. Dovranno rinunciare a dare consulenze agli amici o ad inventarsi cariche e benefit che non esistono. Non credi?

          1. Vincenza Abbatiello

            Corvo certo gli enti dovrebbero evitare gli sprechi, anzi devono evitare gli sprechi, hai completamente ragione, però poi avranno comunque bisogno di entrate e se non vi saranno più i trasferimenti le uniche entrate saranno le tasse e le imposte di loro competenza.

             

          2. vince_ditaranto

            Vincenza fermati un attimo…..parliamo di numeri. A quanto pare ci saranno tagli agli enti locali. Tradotto, ti davo 1000 ora ti do un x% in meno. Mettiamo un 30%-40% (che comunque è tanto).

            Passiamo ai bilanci delle regioni per esempio. Da dati che si leggono in giro lo spreco delle regioni è abbastanza elevato (scusami se non segnalo dati ma sto scrivendo solo considerazioni). Quindi sembrerebbe che basterebbe eliminare lo spreco per ammortizzare l’x% in meno che il governo (ingiustamente) taglierebbe. Ripeto che lo spreco derivante da appalti gonfiati, consulenze d’oro, primariati inventati, cariche multiple ecc…ecc…non sono 4 lire, se ricordo bene i dati diffusi da Stella e Rizzo nel libro "La Casta". Ovvero sembra indecoroso buttarla sui servizi al cittadino perchè NON si vuole toccare i privilegi. Sembra che la quota per gli sprechi sia "intoccabile"!

            E’ come se un padre di famiglia per 6 mesi va in cassa integrazione e chiede ai figli ristrettezze, magari di lasciare l’università, di usare vestiti di anni prima….ecc….ecc…..giustissimo….ma nel frattempo non rinuncia alle vacanze alle maldive con la moglie, si cambia di nuovo la macchina, perde soldi giocando a carte con gli amici.

             

  6. yuri

    Ciao…

    Trovo molto interessante la discussione che è venuta fuori.

    Volevo solo scrivere una cosa,attenendomi al titolo dell’argomento,che per me la dice lunga su chi e come le redini vengono tirate allo Stato.

    Sull’ipotesi di abolire alcune provincie,sembra che i parametri siano stati fatti su misura per evitare quelle del nord Italia,ma ieri qualcuno si è accorto,tale Umberto Bossi,che tra queste rientra Bergamo e la dichiarazione è stata esplicita e senza mezze misure:"Se toccano Bergamo è guerra civile",a quel punto Tremonti ha smentito che sia mai stato scritto su qualche foglio che le provincie sarebbero state toccate.

    Conclusione:siamo in balia di un Federico Barbarossa redivivo e chi ne subisce le conseguenze in primis è il meridione d’Italia:a questo punto non so in che condizioni si andrà avanti col federalismo,visto che non c’è un interlocutore capace di proteggere le necessità delle regioni del sud e i parametri vengono stabiliti solo da una parte,non politica,ma territoriale.

    PS:sono moltissimi i casi,e vivendo in Emilia ne ho sentiti(Ex.:metropolitana di Parma),di finanziamenti europei verso il sud,che si fermano nelle regioni del nord:siamo già federali e il modo di fare è molto capital-liberistico o da legge della giungla.

    Ciao…

    1. Vincenza Abbatiello

      Yuri purtroppo è noto a tutti che il governo è "manipolato" dalla Lega, quel "povero" Fini lo aveva denunciato, ma già la sua furia si è pacata….qualcuno (Luigi De Magistris, in un articolo pubblicato oggi su Il Fatto Quotidiano di oggi) ha definito la Lega "architrave del sistema"

  7. gianni

    Ma magari scomparissero tutte le Provincie. Purtroppo il provvedimento (è evidente l’influenza della Lega!!!) prevede solo la scomparsa di una decina di Provincie e non tutte . Comunque già questo penso sia un buon passo avanti per l’eliminazione degli sprechi. Concordo con Corvo, purtroppo questi enti servono solamente ed esclusivamente ad aumentare la spesa pubblica senza nessun beneficio per i cittadini.

    In Italia ci sono troppi politici che non hanno alcuna influenza (a parte le raccomandazioni!!!) sul territorio. A che mi serve un’amministrazione provinciale se tutti questi compiti possono essere demandati alla Regione e ai Comuni? Pensate che non esiste nessuna nazione ad avere le provincie….solo in Italia. Certo eliminare le provincie significherebbe solo una perdita….meno elezioni, meno clientele e meno classe politica. In una realtà come la nostra dove l’unica via di benessere sembra essere la politica del clientelismo questo sarebbe un grave colpo per i nostri tanti ed inutili politici. 

     

    1. Wiseman

      condivido l’idea di chi è favorevole all’abolizione delle province, anche se il nostro presidente Stella, in un’intervista al Corriere, affermava che lui farà di tutto per non passare alla storia come l’ultimo presidente della provincia di Matera! e per dare un segnale del nuovo corso all’insegna del risparmio, dichiarava che il suo autista adesso gli fa anche da segretario, oltre che da usciere.Speriamo che   non si becchi una denuncia per sfruttamento di manodopera! Penso anche che, comunque non se ne farà niente…..è difficile togliere l’osso dalla bocca del cane, specie quando è affamato!

      Eppoi, a leggere qualche particolare, i comuni che potrebbero scegliersi la nuova provincia, il trasferimento delle nuove competenze ecc. il tutto dovrebbe avvenire i 4 mesi? ma quando mai in Italia!

      Sempre sulla provincia di Matera, ma qualcuno conosce i dati ufficiali di quanti dipendenti ci sono? chi parla di 3-400 chi addirittura di 500.

      Oggi,leggevo sulla Gazzetta, un’idea di un lettore, ovvero di creare una nuova maxi provincia che comprenderebbe Matera,Altamura,Gravina, Santeramo,Laterza e Ginosa fino a Gioia del Colle……utopìa?

      1. Vincenza Abbatiello

        Caro Wiseman ti chiedo una cosa. Secondo il tuo modesto parere questi 400 o 500 o qualunque sia il numero di dipendenti della provincia andrebbero poi licenziati e messi in mezzo alla strada? o sarebbero comunque ricollocati da qualche altra parte?

        Pare che non vi sia alcuna abolizione delle province e poi se dovessero essere abolite le province per la loro inutilità, come sostiene qualcuno, allora andrebbero abolite tutte e non solo alcune.

        In base a quale criterio si è scelto di definire il nr. di 220.000 abitanti?

        E poi state tutti tranquilli. Bossi, appena ha saputo che Bergamo rientrerebbe nel piano di soppressione, ha minacciato di scatenare la guerra civile; quindi non credo se ne farà nulla.

        Ancora vi è l’art. 114 della costituzione che così recita:

        La Repubblica è costituita dai Comuni, dalle Province, dalle Città metropolitane, dalle Regioni [cfr. art. 131] e dallo Stato.

        I Comuni, le Province, le Città metropolitane e le Regioni sono enti autonomi con propri statuti, poteri e funzioni secondo i princìpi fissati dalla Costituzione.

        Roma è la capitale della Repubblica. La legge dello Stato disciplina il suo ordinamento.

         

        e ancora l’art. 133 che dice:

        Il mutamento delle circoscrizioni provinciali e la istituzione di nuove Provincie nell’ambito d’una Regione sono stabiliti con leggi della Repubblica, su iniziativa dei Comuni, sentita la stessa Regione.

        La Regione, sentite le popolazioni interessate, può con sue leggi istituire nel proprio territorio nuovi Comuni e modificare le loro circoscrizioni e denominazioni.

        Quindi non capisco come la manovra finanziaria possa attuare tale soppressione. 

        Qualche amico però mi fa notare che si tratta di accorpamento e non di soppressione. Ma accorpare non vuol dire mettere insieme qualcosa comportando comunque l’eliminazione di qualcos’altro?

         

        1. Wiseman

          cara Vincenza,se posso.

          A mio più che modesto, inutile parere, non sembra che qualcuno finirà sul lastrico anche perchè pare che lo stesso provvedimento preveda la ricollocazione di tutti gli attuali dipendenti delle province, che siano 4 o 500,(non lo sai neanche tu?) nessuno morirà di fame! Apprezzo la tua saggia citazione della Costituzione però….se ci vuole ! ripeto per tutte le province! stranamente hai subito citato Bossi, ma tu come la pensi sull’argomento?

          1. Vincenza Abbatiello

            Per quanto riguarda il numero di dipendenti, mi informo e ti dico.

            Per quanto riguarda la mia opinione io non credo che l’ente Provinciale sia un ente inutile nel momento in cui svolge correttamente e diligentemente la funzione a cui è preposto e quindi nel momento in cui non è fonte di sprechi.

            Detto questo io non riesco ad immaginare la città di Montescaglioso accorpata alla provincia di Potenza. Tu ci riesci? (ovviamente questa affermazione è dettata dal cuore :))

            Per quanto riguarda la citazione della Costituzione era solo un modo per approfondire la questione e capire se, come in tanti altri casi, non si ravvedessero elementi di incostituzionalità. Quindi, il mio, nel citare la Costituzione, era un invito a tutti ad approfondire e quindi a scambiarci poi l’informazione.

             

             

        2. tm

          Mi dispiace che la discussione su questo bellissimo post inserito da Ciffo abbia preso una piega che credo non fosse nelle intenzioni originarie.

          Felice credo avesse lanciata questa discussione per farci riflettere sulle tante cavolate demagogiche raccontateci in quesi anni dal Governo di centro destra, sulla crisi che si stava risolvendo, sui prelievi fiscali che dovevano essere abbassati, sul controllo della spesa pubblica e via dicendo.

          Purtroppo la discussione sembra si sia arenata sul problema delle province, tralasciando quelle che sono gli interventi previsti dalla manovra finanziaria.

          Sinceramente io sono per l’abolizione totale dele province, in qualità di enti, e per il loro mantenimento in qualità di regioni territoriali, ma non in questo modo, ma con una riforma generale dell’ordinamento dello stato, in modo da trasferire gli attuali poteri delle province direttamente ai comuni, e alle aziende sanitarie locali.

          Il vero problema di questa manovra finanziaria sta nel fatto che si vuole intervenire per, cosi dicono, salvare l’euro, e lo fanno salvare ancora una volta a coloro che l’euro non lo hanno minacciato: i lavoratori.

          Se è vero come ci vogliono far credere che esiste il pericolo reale di un fallimento della nostra moneta, ci sarebbe da chiedersi chi sono coloro che la minacciano?

          Sono quelli che si accingono ad andare in pensione, e che giustamente dopo una vita di lavoro si aspettano il loro  tfr?

          Sono i lavoratori statali ai quali si congelano gli aumenti fisiologici degli stipendi?

          Sono i camionisti che usano ogni giorno l’autostrada per il loro lavoro?

          NO, a me non sembre che gli attacchi all’euro vengano da queste categorie, semmai coloro che lo attaccano sono le grosse multinazionali che sono quotate in borsa, sono le compagnie petrolifere che comprano il petrolio a 60 euro a barile e mantengono i prezzi della benzina agli stessi livelli di quando ne costavano oltre 100,

          sono le aziende distributrici del gas, che lo comprano a tre centesimi a metro cubo e ce lo fanno pagare più di quanto costava 40 centesimi.

          Sono i palazzinari, quelli che costruiscono abusivamente e che da questa finanziaria si ritrovano con il regalo di una nuova sanatoria edilizia.

          Mi dispiace ma non ci siamo. ancora una volta ci fanno pagare i danni degli speculatori, degli affamatori di popoli e degli inquinatori di oceani.

          Qualcuno aveva chiesto cosa centrava lo sciopero generale, la risposta pensando a queste cose, se la può dare da solo.

          1. Wiseman

            chiedo anch’io scusa a Ciffo perchè continuo a stare fuori binario….

            Sicuramente i giovani non sanno o qualcuno ha dimenticato che,in passato, abbiamo subito dei veri e propri furti da altri governi: ricordi il famoso decreto Amato, nel 91 se non erro, approvato di venerdì sera e con il quale lo Stato si appropriò del 3% su tutti i depositi bancari,di risparmio e conti correnti! ufficialmente per proteggere la lira da un forte attacco speculativo dopo che aveva subito una svalutazione del 30%!

            Hai dimenticato la famosa "una tantum" di Prodi per l’ingresso nell’euro(eurotax)? eppure in nessuna delle occasioni si fecero scioperi o si minacciarono rivoluzioni!

            Oggi, se io fossi al posto di Di Pietro o Bersani, alla proposta del governo di ridurre gli emolumenti (quali?) ai parlamentari, avrei rilanciato addirittura triplicando le percentuali e puntando i piedi perchè si acceleri la riduzione degli stessi. In questo senso, andava anche il mio post sui cani e ossi.

          2. tm

            Nessuna memoria corta caro Wise, in entrambi i casi, manovre che non mi trovarono assolutamente d’accordo, le cose furono chiamate per nome e cognome, quantomeno.

            Nel caso dell’una tantum, di 20 euro per l’ingreso in zona euro, la si camuffò come prestito da restituire negli anni a seguire.

            Questa volta non si intaccano i conti correnti dei cosiddetti "risparmiatori", o non si chiede un prestito ai cittadini, si dicono a coloro che si aspettavano degli aumenti come da contratto, che tali aumenti non sono più validi, di qui lo sciopero, non va dimenticato che i contratti in discussione sono stati stipulati dopo anni di trattative e altri scioperi, si chiede a coloro che si aspettavano la restituzione del tfr di congelarlo per tre anni, altro che prestitodi 20 euro, qui si tratta di migliaia e migliaia di euro che i lavoratori hanno accantonato durante una vita di lavoro e che arrivati al momento di incassare, non possono più incassare.

            Caro Wise, tu parli di DiPietro e Bersani, sui quali potresti anche trovarmi d’accordo, ma che fine hanno fatto le propagande elettorali del centro destra di ridurre il numero di parlamentari e consiglieri regionali?

            Perchè invece di parlare di riduzione di province,(cosa sulla quale hanno già fatto marcia indietro oggi), non si parla di dimezzamento di parlamentari e portaborse?

            Mi dispiace Wise, se in altre occasioni lo sciopero non c’è stato, vuol dire che si è sbagliato a non farlo, non per questo bisogna continuare a sbagliare.

             

  8. Ape Maya

    Sulla questione dell’abolizione della provincia di Matera, io avrei qualche perplessità in merito a un’eventuale divisione dei compiti. Magari il mio ragionamento sarà banale, ma mi sono chiesta: se, abolita la provincia di Matera, resta la sola provincia di Potenza, ciò significherebbe che Potenza dovrebbe avere dei doppioni: uffici provinciali e uffici regionali per occuparsi del medesimo territorio. In vista di ciò, non potrebbe esser più fecondo a questo punto eliminare anche la provincia di Potenza e delegare tutto alla Regione direttamente? Alla fine queste famose "mansioni" che vengono attribuite alla Provincia, quali sarebbero? Io non le ho mai capite…

    Di certo se la Provincia serve solo a livello di infrastrutture, non ci accorgeremo neanche della sua scomparsa, considerando quante strade nella provincia di Mt sono abbandonate a se stesse.

    Se invece le "mansioni" della Provincia sono importanti, non si potrebbe a questo punto evitare di concentrare tutte le questioni alla sola città di Potenza? Sarebbe cosa più equa magari spostare il capoluogo di Regione a Matera e mantenere la Provincia di Potenza. Per lo meno non darebbe l’impressione che il territorio materano venga abbandonato a se stesso completamente…

    Tutto ciò sempre ammesso che queste idee di abolizione passino, è chiaro.

    Circa i tagli di cui avete parlato, secondo me bisognerebbe considerare a più ampio raggio il fenomeno. Faccio un esempio.

    Negli ultimi tempi le Università sono in fermento per il decreto Gelmini, che sembra seguire pedissequamente la linea di pensiero di Tremonti&co. L’università di Bari ha organizzato nel mese di maggio una serie di incontri studenteschi a riguardo, culminati nell’occupazione dell’Ateneo del 18 maggio, di portata nazionale, che ha affiancato la mobilitazione del Coordinamento dei Ricercatori Italiani. E ad oggi la facoltà di Lettere e Filosofia e di Scienze Politiche è occupata.

    In particolar modo, il decreto penalizza in maniera accentuata proprio la fascia dei ricercatori, che verranno ancor più colpiti anche dai tagli. I blocchi delle assunzioni e dell’assegnazione di assegni di ricerca riguarda anche loro, però col mancato relativo taglio delle mansioni. I ricercatori lamentano di trovarsi oggi nella condizione di non poter dedicarsi alle attività di ricerca, per cui sono stati annessi al sistema universitario, perché viene scaricato sulle loro spalle l’onere della didattica, senza che venga loro riconosciuto nel decreto lo status di docenti. Perciò, gran parte dei ricercatori dell’Università di Bari si è rifiutata di tenere corsi universitari per il prossimo anno accademico 2010/2011 e ha sospeso la didattica in questa fine di maggio, in segno di protesta.

    Riporto un link che riguarda la mobilitazione del 18 maggio: 

     http://www.repubblica.it/scuola/2010/05/18/news/proteste-4156623/

    Si potrebbe inoltre aprire una nota dolente a parte circa le assunzioni nel mondo della scuola: la Gelmini negli ultimi anni ha tolto la specializzazione della SISS, dimenticandosi però di sostituirla con qualcos’altro. Il risultato è che da almeno due anni ci sono laureati che aspettano che lei si decida a tracciare la strada per il conseguimento dell’abilitazione all’insegnamento, al momento sospesa.Risultato:  precariato, precariato, precariato.

    Come vedete, questi tagli di cui si parla oggi sono anche accompagnati da altri provvedimenti collaterali che, magari, non fanno scalpore come l’abolizione delle province, ma forse hanno un impatto ancora più forte, perché riguardano molto più di 500 persone.

    1. michele82

      METTERE LE MANI IN TASCA AI RISPARMIATORI OGGI è UN CICLO CONTINUO,VUOI CHE CI GOVERNI LA DESTRA O LA SINISTRA…

      QUANDO SI PARLA DI ABBASSARE GLI STIPENDI AI MANGIONI CHE SONO A ROMA ALLORA DIVENTA UN FATTO DI STATO,QUANDO SI TRATTA DI RENDERCI LA VITA UNA TASSA ALLORA SI METTONO LE MANI NELLE TASCHE DEI RISPARMIATORI… E QUI NESSUNO PARLA…RAGAZZI QUANTI DI VOI SN SENZA LAVORO?QUANTI DI VOI VANNO VIA PER STUDIARE O LAVORARE?

      ALLORA SAPETE COSA VI DICO CHE LANOSTRA ROVINA è LA POLITICA DEL MAGNA MAGNA E CHI CI GOVERNA NON MERITA DI FARLO Xè COME TUTTI NOI NON CONOSCE LA FAME O COME FARE AD ARRIVARE A FINE MESO O MEGLIO ANCORA COME PAGARE L’AFFITTO A FINE MESE…PER NON PARLARE DI UNA VISITA SPECIALISTICA COME LA PAGHI?

      NON C’ENTRA NULLA LA PROVINCIA MA I MARPIONI E MANGIONI CHE ABBIAMO A ROMA…

      OBBIETTIVO? DIMINUIRE LE CARICHE STATALI E GLI STIPENDI,E SE DOVESSERO TOGLIERCI MATERA COME PROVINCIA MEGLIO PASSARE ALLA PUGLIA CHE SOTTO I POTENTINI ALTRIMENTI SAREMMO TUTTI ALLA FRUTTA SE POTREMO PERMETTERCELA…

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