Nel paese che muore d’amianto

A Ferrandina e dintorni le morti di tumore sono tristemente troppo numerose rispetto alle medie. Se ne sono accorti anche all’Espresso.

Il noto settimanale pubblica un articolo su Ferrandina e sugli operai della ex Materit: 86, di questi già 10 sono morti, 16 hanno il cancro, il resto si sottopone a controlli frequenti. E purtroppo le conseguenze dell’inquinamento coinvolgono anche i familiari e l’intero paese.

Insieme all’articolo anche un video e una fotogallery.

Che dire… abbiamo affrontato già troppe volte questi argomenti e ripetersi sarebbe inutile… almeno per noi 4 gatti che siamo sempre qui a dire le stesse cose risultando noiosi e ripetitivi.

Concludo facendo mia la frase dell’operaio intervistato nel video… purtroppo “il lucano è povero e fesso“.


Commenti da Facebook

21 Commenti

  1. Cinzia

    Quei sacchi abbandonati a se stessi li vedo tutti i giorni dalla Basentana…
    Uno degli intervistati dice: “Il problema è che il lucano è povero e fesso pure” E come si fa a non essere d’accordo?!?!
    Infatti quei sacchi abbandonati sono ancora là ed ogni giorno una famiglia lucana piange un proprio congiunto morto di cancro…

  2. Jacobsen

    Caro Ciffo,

    mi hai preceduto di 15 minuti..avevo inserito lo stesso post. Ora l’ho rimosso per evitare inutili sovrapposizioni.

     Sarebbe interessante sistemare ognuno di quei sacchi abbandonanti al ciglio della strada davanti ad ogni ente che si occupa di ambiente in Basilicata?

     Non credo, però, che il numero dei sacchi a disposizione sia sufficiente.

    1. giusy

      "Il lucano è povero e fesso..la Lucania pattumiera d’Itaia" . Fa rabbia non riuscire a smentire queste affermazioni! Tanto si può, tanto SI DEVE fare per lo smaltimento di queste sostanze, per impedire questo scempio! IL video, le parole, il volto degli operai, della signora Nunzia, stringono lo stomaco. E’ inconcepibile ma ormai ci sentiamo rassegnati a quello che definiamo addirittura nostro destino. Queste morti sono OMICIDI;  la colpa è di chi non ha rispettato le leggi, di chi ci avvelena e poi va a letto tranquillo mentre in qualche altro letto si piange continuamente un nuovo morto. I colpevoli ci sono, i modi per rimediare al problema ci sono..eppur non si muove niente! Le battaglie intraprese da associazioni,da iniziative private sono perse in partenza. E allora che si fa? Dobbiamo continuare a pregare che la malattia non ci colpisca, non colpisca un nostro caro, o nel caso contrario, che sopraggiunga quando il nostro percorso di vita l’abbiamo più o meno vissuto, sentendoci fortunati per questo? Si sente dire che sono malattie moderne, del progresso…ma quale progresso!!!! Siamo vittime dello schifo e dei soprusi!

                                                                                                           

      1. Wiseman

        devo purtroppo segnalare che proprio oggi, in paese c’è stata l’ennesima vittima dell’amianto, è deceduto infatti un signore che ha lavorato per diversi anni nell’area maledetta, aggiungo che la causa   della malattia era stata accertata già da qualche tempo.Per riservatezza non faccio nomi, voglio,tuttavia estendere il mio cordoglio a tutta la famiglia, molto conosciuta e stimata in città.

  3. Raf

    E’ vero, ciffo, alla fine di queste cose se ne parla sempre in quattro gatti… come se tutti gli altri abitassero a 1.000 km di distanza.
    Più volte abbiamo sollevato il tema, abbiamo fatto degli appelli. Ci siamo rivolti anche agli amministratori , dal comune alla regione affinché si promuovano attività di smaltimento, bonifica del territorio…
    E’ vero anche che quelli che leggono pero’ non sono in quattro gatti. E quello che mi rammarica è che a questi appelli non ci sono risposte.

  4. drago

     che dire? cosa manca per ribellarci?

    in questi anni penso di aver capito una cosa delle nostre parti: non si può delegare niente, quindi se qualcosa non va, bisogna agire direttamente senza aspettare che gli altri si possano dare una mossa. Il problema è capire come si può agire..forse un incontro per i quattro gatti, ma forse siamo già sei, visti i sei commenti.

    mario 

     

    1. vince_ditaranto

      Ribellarci. Questa è l’unica cosa da fare.

      A mio avviso questo è un fronte su cui davvero possiamo unire tante persone.

      Mario hai perfettamente ragione sul discorso del "delegare"…..passiamo all’azione. E’ inutile aspettare o chiedere alle istituzioni/politici……come possono essere loro la soluzione essendo loro stessi il problema?

      A mio avviso dobbiamo incontrarci in estate per decidere e organizzare un giorno di manifestazione in tutta la basilicata, in contemporanea….con dirette web magari.

      Si possono fare tante cose….le idee ce le abbiamo dobbiamo metterci la volontà.

      Se è vero che siamo condannati a morire "ammorbati" almeno facciamolo con dignità.

      Muoviamoci.

  5. gianni

    Ma non ci avevano detto che noi Lucani non siamo più fessi da quando siamo stati in grado di vincere la battaglia contro le scorie nucleari a Scanzano. Questo signori è il classico esempio di quanto, appunto, siamo fessi a credere ai nostri politici locali. Fessi anche perchè crediamo ancora al fatto che in Italia si possa ritornare al nucleare senza avere il minimo dubbio che tutto questo è in realtà potrebbe essere un finto sponsor elettorale di Berlusconi (come lo è per il ponte sullo stretto!!!). Fessi perchè dobbiamo organizzare conferenze di esperti internazionali che ci vengono a dire che il nucleare crea problemi alla salute (…tanto piacere!!!). E’ più importante parlare dei danni del ncleare pur sapendo che in Italia non verrà mai costruita nessuna centrale nucleare e non parlare dei danni ambientali che continuamente subisce la nostra Regione. Fessi perchè non abbiamo ancora capito che i responsabili di quello che succede a Ferrandina sono coloro che si riempiono la loro "boccuccia profumata" per dire che sono contro il nucleare e a favore dell’ambiente.

    Però dai in fondo chi se ne frega delle vittime….noi parliamo del fatto che in Basilicata esiste il pericolo nucleare così i lucani (cioè i fessi) vengono distratti da quello che in realtà crea danni alla salute. In fondo troviamo pure la scusa per creare consensi e per far guadagnare qualche professorino amico dell’amico…..e ai morti chi pensa??? Nessuno, tanto loro non possono più protestare!!!!

    1. tm

      100 per cento puliti, recita la relazione ministeriale sui mari lucani, con buona pace di tutti che anche quest’anno possono godersi il meritato bagno nel mare di Metaponto, salvo poi scoprire che la fascia metapontina ha un tasso leucemico molto più alto rispetto alla media nazionale, che aggiunto al tasso tumorale di Ferrandina, per i postumi della lavorazione dell’amianto, e io ci metterei anche Montescaglioso, per quei camion che di notte entravano nella discarica della carrera, e dei quali non si è saputo più niente, fanno della provincia di Matera una delle zone a più alto rischio di malattie da cancro.

      Voglio lancaiare un appello pubblico ai vari politici Lucani, affinchè venga presa in considerazione seriamente la questione, e in particolare al sen. Bubbico, e all’ex vicepresidente della provincia Bitondo, essendo stati in passato rispettivamente assessori alla sanità della regione e della provincia.

      Ai miei compagni lucani di SEL, vorrei ricordare che la nuova sinistra si costruisce a partire da questi problemi, e non dalla divisione di sedie e assessorati.

      Da parte mia mi aggrego al gruppo dei gatti, con l’auspicio che invece dei miagolii per una volta si facciano sentire gli artigli.

      1. Raf

        Mi associo all’appello di tm a chi si è occupato di sanità in Basilicata. Estendo l’appello a tutti i nostri amministratori, ai nostri politici perchè prendano in considerazione il problema e portino la discussione nelle sedi opportune.
        Forse non rispondono, ma sappiamo che i nostri post li leggono, tant’è che quando vogliono mandano i portavoce ad intervenire.

        1. giusy

          Mi unisco ancora una volta all’appello di raf…non si sa mai! La politica, i politici che realmente vogliono cambiare le cose nella nostra regione non possono rimanere indifferenti! Troppo spesso questo tipo di problematiche sono state usate "per fare bella figura" durante le varie campagne elettorali. E poi?? Una volta acquisita o persa la benedettissima poltrona il problema svaniva nel nulla! Ricordiamoci che la zona missilistica di montescaglioso è ritenuta ad alto rishio! Sicuramente la ribellione dei cittadini deve avere un ruolo fondamentale quindi ben vengano gli incontri!! Io ricordo ancora sbalordita le parole del signor Bitondo quando durante la scorsa campagna elettorale, su questo sito, gli fu sottoposto il problema della elevata incidenza di tumori nella nostra zona. Egli rispose che non è auspicabile tornare all’uso di candele e muli da traino. Qui i problemi sono altri e la risposta forse fu troppo frettolosa. Mi auguro ci sia voglia di chiarimenti da parte sua!

  6. drago

    Per adesso l’unico gatto ribelle è corvo, che dice che i politici non possono essere la soluzione ma sono il problema.

     Forse corvo ha ragione perchè dopo anni di schiaffi in faccia, dovremmo smetterla di pensare che un giorno questi signori si possano ravvedere e possano cominciare a risolvere i nostri problemi. Siccome questa conversione non avverrà, smettiamola di credere che siano le persone adatte a spiegare e cambiare.Forse tenendo questo atteggiamento stiamo facendo il loro gioco

    Forse tocca noi, anche se è difficile farlo, forse non ci riusciremo mai, ma cominciare ad acquisire la consapevolezza che il tempo della delega è finito ci può aiutare e ci può rendere più forti di fronte a noi stessi e  alla politica.

     mario

     

     

  7. drago

    forse ti rispondo, forse no…sono indeciso-(sto scherzando)

    A parte che io preferisco uno con un dubbio rispetto a tanti tromboni con certezze spesso sbagliate.

    Comunque caro riluttante, ti spiego perchè ho messo tanti forse.

    Fa parte della mentalità degli appartenenti ai famosi quattro gatti. Ti tocca mettere dei forse che normalmente  non metteresti perchè dici delle cose scritte da poche persone ( ma forse pensate da molti di più) e quindi non vuoi apparire troppo controcorrente rispetto agli altri-Allora si preferisce insinuare il dubbio piuttosto che essere categorici e apparire forse un pò antipatici. Però raccolgo il tuo invito ad essere più antipatico, prendendo esempio da te, anche perchè in qualche occasione è più divertente….

    ciao

  8. ciffo

    Vi segnalo l’ottimo post di astronik che riassume la catastrofica situazione ambientale lucana. Come leggerete astronik oltre a indignarsi si da da fare… e i soliti politici giocano a rimpallarsi le responsabilità… almeno quei pochi che hanno la decenza di rispondere.
    Poi ci si lamenta dell’antipolitica!
    Per non fare sempre di tutta l’erba un fascio non dimentichiamoci di nominare i pochi che qualcosa cercano di combinare… in Basilicata gli unici (per quanto ne so io) sono i radicali, con Bolognetti in primis!

    1. Wiseman
      Ecco l’osservatorio
      ambientale
      per la Val d’Agri
       

      POTENZA – Nell’ambito del protocollo d’intesa sulle estrazioni petrolifere in Val d’Agri, è stato approvato dalla giunta regionale "il progetto dell’Osservatorio Ambientale", struttura che sarà gestita direttamente della Regione «ma che verrà interamente finanziata, almeno per 15 anni, dalle compagnie petrolifere, che assicureranno anche la disponibilità di locali e di attrezzature».

      L’ufficio stampa della giunta ha spiegato che «fra i compiti dell’osservatorio vi sono la sorveglianza dello stato di salute della popolazione, il monitoraggio ambientale, l’archiviazione dei dati, la promozione di campagne informative, e la verifica delle attività già in essere, con riferimento alla conservazione della biodiversità».

      «In questo modo – ha spiegato l’assessore all’ambiente, Agatino Mancusi – aumenteremo il livello dei controlli sulle attività estrattive. Si avvia a diventare operativo – ha detto il presidente della Regione, Vito De Filippo – uno strumento che renderà più specifici i controlli, e che darà risposte sempre più puntuali ai cittadini, evitando inoltre, che qualcuno possa utilizzare paure immotivate come strumento di lotta o di pressione».

      immaginiamo cosa può venir fuori da un progetto finanziato da chi dovrebbe essere controllato!Yell
       
  9. ciffo

    …..Gran parte delle sedi tumorali che in Basilicata hanno l’incidenza massima è superiore a quella che si registra nel resto d’Italia e nelle regioni vicine, come è possibile leggere nella relazione di attività del Registro Tumori Basilicata Irccs-Crob. A confronto i tassi di incidenza, basati sulle SDO (Schede di Dimissione Ospedaliere), che misurano la quantità di nuovi casi in distinti lassi di tempo, tra i quinquenni 1997-2001 e 2002-2006. I dati sono allarmanti. I casi di tumori al polmone, alla mammella e alla prostata sono in aumento in tutte le aree della regione, con delle eccezioni ancora più negative in alcune zone. Il Lagonegrese e l’area Sud spiccano per l’incremento di tutte le forme di cancro, sia per i maschi che per le femmine. Nel Metapontino crescono i casi di tumori tiroidei con un abbassamento dell’età dei pazienti, tra le cui possibili cause si riconoscono le radiazioni ionizzanti. Nel Basso Sinni il tumore alla mammella fa registrare un +46.9, essendo passati da un 29.1 ad un 76; sulla Collina Materana il tumore al colon è a +20.8, così come nel Basso Basento e nel Melandro per le donne; l’Alto, il Medio Basento ed il territorio del Bradano preoccupano per il tumore alla prostata, rispettivamente, con un +39 (da 14.7 a 53.7), un +42.2 (da 4.4 a 46.8) ed un +46.9, poco meno di un terzo dell’incremento che si registra nel Vulture (+84.2). Accanto a queste sedi tumorali che colpiscono tutte le fasce d’età, i dati confermano anche l’insorgere di nuove patologie come il linfoma non Hodgking e la leucemia mieloide. Il linfoma non Hodgking, particolarmente "aggressivo" nell’area basentana (+28.7 per i maschi, +5 per le femmine), colpisce prevalentemente le persone tra i 40 e i 70 anni e le cui cause sono imputabili anche ad alcune sostanze chimiche, come pesticidi e solventi, presenti nelle acque e nei terreni. La leucemia mieloide non ereditaria, invece, fa registrare notevoli incrementi nella Val d’Agri e nella Val Camastra con aumenti medi pari a 10.3. Tra le sue cause, oltre alle radiazioni ionizzanti, al fumo di sigaretta e ad alcuni farmaci usati per la cura dei tumori, si annoverano le esposizioni al benzene, sostanza contenuta nel petrolio e nella benzina. Una forma di leucemia maggiormente giustificabile in centri urbanizzati e con forte inquinamento atmosferico. Nella stessa fetta di territorio, meglio conosciuto per le impattanti attività petrolifere e per la presenza del centro Oli Eni di Viggiano – unitamente alla Val Sarmento, al Vulture e al Melandro – anche il tasso di incidenza del tumore al pancreas (+16, +15, +17.1, +8.5, +4.6) denota disfunzioni……

     

    Pubblicato su Terra: Terra: Basilicata isola infelice

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