mercoledì 24 Aprile 2024

Tradizioni: Le Pettole dell’Anima del Purgatorio!!!

Rientrando a casa intorno a mezzogiorno, già dentro l’ascensore, si percepiva l’odore caratteristico di olio fritto profumato delle case montesi del periodo di Natale. Ho realizzato subito che mia moglie stava friggendo le pettole, come ogni anno il giorno dell’Immacolata, tradizione che abbiamo mantenuto anche qui nella nebbia padana di Fidenza.

Come ogni anno, ho riempito un piatto di pettole belle calde, fragranti, e mentre mi accingevo ad uscire di nuovo, mio figlio mi ha chiesto come mai tutti gli anni quando friggiamo le pettole devo portare sempre un piatto a qualcuno.

Non ho mai detto ai miei figli, che anche questa usanza è tradizione consolidata non solo nella mia famiglia, ma nella stragrande maggioranza delle famiglie montesi, ma alla sua domanda non potevano non venirmi in mente i racconti di mia nonna.

Era la notte dell’Immacolata di tantissimi anni fa, quando mia nonna, ma credo questo sia accaduto alle nonni di tutti nell’immaginario collettivo, durante le poche ore di riposo, in una fase di dormiveglia, ricordava di aver sognata sua madre morta qualche tempo prima che le aveva espresso il desiderio di mangiare qualcosa di buono. Inutile dire che di fronte a tale richiesta, e turbata da quel sogno cosi reale, impossibilitata a riprendere sonno, si alzò dal letto e si mise a trombare il pane. Fu allora che realizzò l’idea, avendo di fronte quella pasta, di prenderne un pò e friggerla nell’olio bollente, per poi portarla in regalo ad una vicina di casa che versava in condizioni di miseria.

La notte seguente la madre le ritornò in sogno, dicendole espressamente di aver gradito il dono e di essere rimasta molto soddisfatta del comportamento della figlia.

Nascevano in quel modo ufficialmente le pettole.

Fin qui il racconto di mia nonna, quanto ci sia di vero, o quanto sia leggenda non si può sapere, fatto stà che è usanza a Montescaglioso di portare a regalare il primo piatto di pettole dell’Immacolata ad un vicino, con la convinzione di fare cosa gradita ai propri cari che non ci sono più.


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