150° Anniversario dell’Unità d’Italia. Auguri a tutti da Montescaglioso.net

Il traguardo è importante, sono 150 gli anni che i “popoli italici” hanno trascorso sotto un’unica nazione, un unica bandiera, un’unica identità.

In questi giorni molti mettono in dubbio l’effettiva unità del nostro popolo, altri dichiarano di non identificarsi nell’unica nazione voluta dall’alto o dagli intellettuali. Mi sento di dire che questi atteggiamenti dimostrano inequivocabilmente l’essere italiani di chi li manifesta.

L’italiano è fatto così c’è poco da fare, in fondo siamo una nazione giovane quindi dal carattere volubile. L’italiano deve studiare e deve crescere per avere piena consapevolezza di se. E’ davvero troppo presto per mettergli il voto.

Bisogna riscoprire la propria storia e gli eventi anche culturali che hanno portato al sogno unitario.

Montanelli diceva: “Un popolo che ignora il proprio passato non saprà mai nulla del proprio presente.” 

Sentiamo di conoscere il nostro passato? Conosciamo lo spirito del Risorgimento? 

La costituzione dice che l’Italia è una Repubblica fondata sul lavoro, mi scusino i padri costituenti ma oggi ci vorrei aggiungere che “dovrebbe” essere fondata anche sulla cultura e sull’informazione.

Un compagno di viaggio del protagonista di “Nuovo mondo” (Emanuele Crialese, 2006) è ignaro di cosa significhi “sono italiano”, capiva soltanto cosa significasse “sono di Scicli” oppure “sono di Petralia”……ma cosa voleva dire “essere italiano”? L’episodio si svolge agli inizi del secolo, ma mi sono chiesto se il regista non abbia voluto dire qualcosa di più,  non abbia voluto dire che dentro di noi ancora oggi qualcosa non è chiaro.

Chi sono gli eroi che hanno “fatto l’Italia”? Perchè l’hanno fatto? Avrebbero fatto meglio a fare prima “gli italiani” che l’Italia? 

L’argomento è complicato, anche perchè è storia recente; ma come vediamo noi la nostra patria, davvero come dicono tanti la sentiamo solo durante i mondiali di calcio?

Ho trovato questa bellissima frase irriverente ancora di Montanelli:” Noi l’Italia la vediamo realisticamente qual è: non un vivaio di poeti, di santi e di navigatori, ma una mantenuta costosa e scostumata: ma è la sola che riesce a riscaldare il nostro letto e a farci sentire uomini, anche se cornuti.”

Chiudo facendo gli auguri a tutti gli italiani di Monte.net, a chi è orgoglioso di esserlo e a chi crede di non esserlo. Accetto anche io volentieri il consiglio che Dereck da a Danny nel finale di “American history X”, dice di chiudere sempre con una citazione perchè c’è sempre qualcuno che ha detto qualcosa nel migliore dei modi, quindi se non riesci a fare di meglio ruba da lui e farai la tua figura. Più che con una citazione vorrei chiudere con una canzone.


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