Ritorna il Potenza International Film Festival

Vuole festeggiare il cinema, la terza edizione del Potenza international Film Festival. I cortometraggi arrivano da ogni angolo della Terra, ciascuno porta con sé qualcosa che si fa forma prima di affidare la pellicola allo schermo. Un sorriso, una lacrima, un odore: ti è facile immaginarli dentro quelle buste imbottite, mentre dai un’occhiata al timbro postale e apri. Una storia.
Tante storie, da tante parti, per conoscere e per riconoscersi nell’altro. Lontano, distante, diverso. Eppure con la capacità di scrivere con le immagini le tue stesse emozioni. Di affidarti un segreto che serberai ben oltre quei pochi minuti di proiezione.
Documentari; mediterraneo; mostre; lezioni; incontri. Ragazzi, tanti. Perché stavolta si vuol trattenere quell’umore di magica empatia che ci si ritrova tutti ad avere quando lo schermo si spegne e le luci si accendono: non te lo porti a casa, non subito almeno, ma lo condividi. Musica dunque, intrattenimento culturale, sapori, risate.
Più che un festival, una festa.

Una traiettoria che lambisce culture e indentità “altre”

Sarà il campus universitario di macchia romana del capoluogo a far da cornice, dal 1° al 9 dicembre, alla terza edizione del Potenza international Film Festival, promossa dall’associazione culturale Landscape e dallo studio cinematografico Noeltan Film in collaborazione con numerosi partner locali, nazionali ed internazionali.
Anche quest’anno il festival avrà la forma e la consistenza di un luogo di ricerca e di sostegno del nuovo cinema indipendente, che guarda con particolare attenzione al cinema realizzato in Paesi a scarsa capacità produttiva. Il cinema che nasce dall’esigenza del racconto e dalle pulsioni e tensioni umane, quel cinema che tanto spesso è così lontano dal mercato.
La traiettoria del PFF è assiduamente votata al confronto ed all’incontro tra autori e culture diverse in una città completamente periferica rispetto ai luoghi “storicamente” deputati alla produzione cinematografica, ma che cerca costantemente, attraverso le forme della cultura, di aprirsi al mondo.
Quest’anno il festival vedrà aggiungersi alle sezioni competitive già note rivolte al mondo del cinema breve e quella del cinema documentario, e quella dello short movie per ragazzi.
Fuori concorso numerosi programmi speciali focalizzeranno l’attenzione su Ritratti di vecchi e nuovi autori indipendenti del cinema, sui rapporti tra Cinema e Democrazia (sezione interamente dedicata a film realizzati in Paesi colpiti da tensioni politiche, sociali e/o economiche) e sulle Migrazioni (sezione dedicata alle culture migranti curata da Mohammed Challouf, regista e direttore del Festival di Hergla in Tunisia), incrociandosi con concerti, mostre, proiezioni e laboratori dedicati alle scuole e performance delle più interessanti generazioni della poesia.
Numerosi saranno gli incontri fra gli autori ed il pubblico, tra cui Domenico Starnone (sceneggiatore, Italia), Bruno Roberti (critico, Italia), Ram Prasad Devineni (produttore e distributore, India), Matthieu Darras (direttore e fondatore Nisimasa, Francia), Daniel Rosenfeld (regista, Argentina) ed Hector Di Lavello Occhiuzzi (regista, Uruguay).
Fiore all’occhiello della manifestazione, la “Giuria dei ragazzi” sarà composta da 50 studenti provenienti da tutte le scuole della Basilicata e lavorerà per ben tre giorni insieme al team del PFF per decretare il miglior short film per ragazzi.
Sarà inoltre attivato un campo di lavoro con lo SCI, il Servizio Civile Internazionale, durante il quale dieci volontari provenienti da tutto il mondo (Giappone, Repubblica Ceca, Polonia, Grecia, Portogallo, America Latina) potranno compiere un percorso di formazione e di scambio culturale impiegandosi nei vari ambiti organizzativi della manifestazione.


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